questi terremoti, oltre a terrorizzarmi (mi pare comprensibile), mi spiazzano. ma non ci avevano insegnato a scuola che noi della pianura padana siamo a rischio zero, perchè su una specie di zatterona appoggiata sull'acqua? sbagliavano i maestri? o cosa è cambiato? mi rendo conto che gli studi potessero essere (o siano tuttora?) alquanto empirici, se una zona è ritenuta a rischio solo 'dopo' il verificarsi di un evento sismico. non pretendo nessun mago oronzo - che con la sola imposizione delle mani ci unge tutto l'anno - in grado di prevedere esattamente terremoti et similia, però così mi sembra peggio che brancolare nel buio. gli studi non sono sfociati almeno in qualche (nuova) certezza? o siamo in un pezzettino di mondo (parlo di tutta la penisola, non solo della pianura padana, eh) dove preferiscono non farci sapere quanto sia pericoloso vivere in equilibrio per non farci assalire quotidianamente da crisi di panico?