Altra cosa di cui ormai sono quasi certo, è che le radici che verranno fuori non saranno affette dai vecchi problemi, nessuno mi toglie dalla testa che quella cosa l'ha fatta qualche prodotto chimico o similare.
:Saluto:
me lo auguro anch'io
Per ora la nuova radicina è “bianca”, ma sarà un paio di mm, forse neppure. Ma se il buon giorno si vede dal mattino
Bene bene, reaziona la bimba!!!, vuol dire che la hai operata bene
Complimenti, tra non molto la rivedremo in fiore:hands13:
Tra poco forse no, ma per il prossimo inverno mi aspetto proprio di sì, perché, bimba che non reaziona :martello2
Grazie dei consigli Primo...
Domani vedrò di organizzarla per bene dentro una busta.
Le radicine che ha non capisco quanto l'aiutino, sono un po' nere e un po' verdi macchiate "a caso". Certo se è sopravvissuta fino ad oggi qualcosa faranno...
Mi domandavo, se invece che in sfagno (che non ho) o in cotone (come diceva Piera in un altro forum) la lascio nel vasetto col bark e sotto metto l'argilla espansa con l'acqua? Ovviamente il tutto nel sacchetto chiuso. Dite che posso provarci o è proprio sconsigliabile?
Una volta che lo hai chiuso in un sacchetto, se il sacchetto chiude bene, basta anche una minima fonte di umidità, perché l’aria all’interno si saturi. Quindi l’argilla potrebbe anche essere superflua. Circa il materiale da usare intorno alle radici, non saprei dirti. Praticamente tutti i materiali sono stati usati con successo: lo sfagno, anzitutto, ma anche perlite, argilla espansa, e bark. Qualcuno però ha anche lamentato danni con l’argilla espansa e muffe col bark. Io non saprei proprio dirti, perché ho sperimentato solo il muschio comune. Lo stesso muschio che uso per tutte le mie phalaenopsis. Quello che posso dirti è che anche il muschio muffisce con una certa facilità, tuttavia nelle comuni phalaenopsis sane può essere usato tranquillamente anche per più di due anni senza cambiarlo, ma si tratta di phal sane. Le sue reazioni con una phal “malatina” le sto sperimentando ora. In passato l’ho usato per far radicare un keiki, e anche lì è andato bene, anche se adesso anche il keiki da una decina di giorni ha delle macchie nere all’attaccatura delle radici. Però per sei mesi era andato senza problemi.
In ogni caso, userei del bark nuovo, e mai bagnato prima con concime. Il bark vecchio e fertilizzato eviterei di coprirlo, perché troppo elevata la possibilità di muffa.
Coprire le radici non è comunque qualcosa che deve metterti fretta. Non è questione di ore o giorni.. Io non so quanto sia importante il materiale nel favorire l’emissione delle radici. Inizialmente, importante è l’umidità per impedire la disidratazione completa della pianta. Se, per ipotesi, uno avesse un ambiente (serra, orchidario, teca), con una umidità relativa molto alta, anche il sacchetto sarebbe inutile penso. Nel mio caso, è indispensabile perché l’aria è molto asciutta. La radice penso sarebbe sicuramente uscita anche se avessi continuato a tenere la pianta dentro il sacchetto a piede nudo, sospesa sopra un vasetto con l’acqua. Però, una volta uscite le radici, penso che il contatto con qualcosa di umido sia utile per favorire l’assorbimento di acqua da parte delle radici. A meno che uno non abbia un impianto a nebbia.
Scusa se sono un po’ dispersivo.
:Saluto: