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Davide N.
Guest
... intanto a Varsavia, lontano dai riflettori e dai microfoni dei media mainstream, si stanno svolgendo le fasi finali del 18esimo Concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin. Per i pianisti classici, un evento di una popolarità paragonabile alla Coppa del mondo di calcio [per un nano secondo mi sono immaginato un mondo parallello e opposto, in cui il pianismo e il calcio si scambiano i ruoli...]
A segnarne il prestigio, non solo il geniale pianista-compositore a cui è dedicato, non solo la sua storia ricca di vincitori diventati poi famosissimi in tutto il mondo, non solo neppure il fatto che di vincitore, non ce n'è nemmeno uno per forza (arcinote le edizioni del 1990 e 1995, a cui non fu attribuito nessun primo premio); anche la rarità dell'evento, che si tiene solamente ogni 5 anni, aggiunge certamente un tocco di esclusività. Covid oblige, l'edizione dell'anno scorso è stata posticipata di un anno...
Tra le centinaia di aspiranti vincitori da tutto il mondo, di cui una marea di asiatici, se ne sono distinti finora 45, che si esibiranno al "secondo turno" (Stage II), per poter poi sperare di passare al terzo turno e poi ancora alla finalissima. Particolarmente degna di nota, se non straordinaria, è la presenza di ben 5 italiani e italiane ancora in lizza, ovvero la quarta nazionalità rappresentata dopo i polacchi padroni di casa, favoriti a prescindere, e subito dopo i cinesi e i giapponesi. Per la cronaca, l'unico italiano nella storia a salire sul podio fu tale Maurizio Pollini, primo premio nel 1960.
2 ragazze, 3 ragazzi... tra cui Leonora Armellini, pianista sopraffina che già ci provò nel 2010, senza però andare più lontano del secondo turno. Quest'anno, alla veneranda età di 29 anni, partecipa probabilmente giusto per il piacere di partecipare... Ciò nondimeno, l'altra sera ha fornito una prova meravigliosa, che si può ascoltare qui
Altro pianista che ha colto tutta la mia attenzione, pur avendone ascoltati pochissimi tra i partecipanti di quest'anno, è stato Chao Wang, suonando in modo semplicemente splendido... peccato che non abbia passato il turno, ma con i suoi 31 anni c'era da aspettarselo.
A segnarne il prestigio, non solo il geniale pianista-compositore a cui è dedicato, non solo la sua storia ricca di vincitori diventati poi famosissimi in tutto il mondo, non solo neppure il fatto che di vincitore, non ce n'è nemmeno uno per forza (arcinote le edizioni del 1990 e 1995, a cui non fu attribuito nessun primo premio); anche la rarità dell'evento, che si tiene solamente ogni 5 anni, aggiunge certamente un tocco di esclusività. Covid oblige, l'edizione dell'anno scorso è stata posticipata di un anno...
Tra le centinaia di aspiranti vincitori da tutto il mondo, di cui una marea di asiatici, se ne sono distinti finora 45, che si esibiranno al "secondo turno" (Stage II), per poter poi sperare di passare al terzo turno e poi ancora alla finalissima. Particolarmente degna di nota, se non straordinaria, è la presenza di ben 5 italiani e italiane ancora in lizza, ovvero la quarta nazionalità rappresentata dopo i polacchi padroni di casa, favoriti a prescindere, e subito dopo i cinesi e i giapponesi. Per la cronaca, l'unico italiano nella storia a salire sul podio fu tale Maurizio Pollini, primo premio nel 1960.
2 ragazze, 3 ragazzi... tra cui Leonora Armellini, pianista sopraffina che già ci provò nel 2010, senza però andare più lontano del secondo turno. Quest'anno, alla veneranda età di 29 anni, partecipa probabilmente giusto per il piacere di partecipare... Ciò nondimeno, l'altra sera ha fornito una prova meravigliosa, che si può ascoltare qui
Altro pianista che ha colto tutta la mia attenzione, pur avendone ascoltati pochissimi tra i partecipanti di quest'anno, è stato Chao Wang, suonando in modo semplicemente splendido... peccato che non abbia passato il turno, ma con i suoi 31 anni c'era da aspettarselo.
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