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Metodo migliore per innaffiare una phal.

O

Onsga

Guest
Ho letto da qualche parte che si deve immergere in acqua ma così si bagnano anche le foglie è giusto oppure è meglio utilizzare il metodo tradizionale?
GRazie
 

claudio.f

Aspirante Giardinauta
ciao, il metodo piu' usato e credo anche il migliore è quello di innaffiare dalla parte superiore del vaso facendo attenzione che l'acqua non vada nell'intersezione tra le foglie, facendo ben defluirla da sotto e riponendo la pianta quando non ne esce piu'.
p.s. acqua possibilmente non "del sindaco"
ciao ciao
claudio
 
O

Onsga

Guest
Grazie ma di acqua ce ne va davvero poca. E' utile lasciare dell'argilla espansa sotto il vaso? Ho letto anche che viene utilizzata l'acqua minerale ma è vero?
Ciao
 

Scatolina

Guru Giardinauta
facendo attenzione che l'acqua non vada nell'intersezione tra le foglie

cooooooosaaa????? :eek:
Allora è per questo che una delle mie bimbe ha perso una foglia "marcita" proprio all'attaccatura col fusto?????????? :(

MA STE ROBE VANNO DETTE PRIMAAAAAAAAA :mad:


Scat....
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ritengo non esista una regola valida per tutte le situazioni, anche il metodo e la frequenza delle innaffiature dipende dal tipo di substrato e dalla sua età (un substrato vecchio tende a mantenere più umidità, viceversa uno fresco), dalla temperatura e dalla ventilazione dell'ambiente ecc. Esiste però una accortezza generale, a cui si richiamava Claudio, ed è quella di evitare il ristagno dell'acqua nei punti in cui ciò è favorito, ossia al centro delle foglie ed alla loro attaccatura al fusto, specie di notte e con temperature medio-basse. Per evitare ciò esistono vari metodi, come quelli già detti, se però si hanno molte piante un sistema abbastanza affidabile (e più volte detto), è quello di innaffiare al mattino, in tal modo si è ragionevolmente sicuri che per la sera le foglie saranno asciutte.
Ciao
Pietro Puccio
 

claudio.f

Aspirante Giardinauta
Giusto Pietro ;) , per quanto riguarda il tipo di acqua ..io uso quella minerale( naturalmente naturale...mi raccomando)perche' è quella che riesco trovare piu' facilmente; ad essere precisi la Sanbernardo per via delle sue composizioni chimiche.Ma si puo' usare quella piovana, o quella distillata
ciao ciao
claudio
 
G

Giulio

Guest
Rileggendo il tuo messaggio mi sono accorto della frase "Grazie ma di acqua ce ne va davvero poca".
Non capisco se intendi dire che di acqua ce ne va davvero poca all'attaccatura delle foglie o nel vaso.
Se è la prima che intendi, inutile dire che anche quella poca è dannosa. Se è la seconda che intendi, mi sa che stai sbagliando metodo di annaffiatura.
Cioè, quando le annaffia, usa MOLTA acqua, lasciando che defluisca bene dal fondo del vaso. Questo perchè il composto, di natura, non trattiene bene l'acqua e tende ad asciugarsi alla svelta all'aria. Tuttavia ha la pessima tendenza a rimanere fradicio al centro del vaso. Quindi MOLTA acqua, eventualmente con generose bagnature ripetute a breve distanza e poi ASPETTARE che il composto si asciughi completamente o quasi, anche all'interno (provare a sollevare il vaso per sentirne il peso).
Per quanto riguarda le nebulizzazioni, sono le proprio le foglie che devi nebulizzare, a cosa la davi l'acqua?

Giulio
 
O

Onsga

Guest
Allora non ho mai messo acqua al centro delle foglie anzi evito proprio di bagnarlo. Le foglie non sapevo se era giusto nebulizzarle o meno. Quando dicevo che di acqua ce ne va poco intendevo proprio dire quello che hai scritto tu. Nel senso che appena innaffiata l'acqua esce subito ed io mi sono fermata lì invece dovevo aggiungerne ancora fino a quando il vaso non raggiunge un certo peso. E' così?
Grazie ancora
 
G

Giulio

Guest
L'acqua esce subito perchè deve uscire subito.
Le phalaenopsis sono EPIFITE (come gran parte della altre orchidee commerciali), vivono (vivrebbero - sarebbero vissute) sugli alberi, con le radici all'aria. In vaso le radici devono comunque avere un composto sciolto, super-drenante e che lascia ampi vuoti d'aria all'interno. L'aria deve poter passare anche all'interno del composto, passando dal fondo del vaso e dalla parte superiore, asciugando il composto in breve tempo (una settimana in inverno, un giorno o due in estate). Pena la morte delle radici.

Metodo di annaffiatura semplificato:
1) Prendere un contenitore/annaffiatoio/brocca e riempirla d'acqua. Almeno un litro meglio due.
2) Prendere il vaso con tutta la pianta e portarlo nel lavello
3) versare con calma tutta l'acqua nel vaso. Quella che esce ... è bene che esca.
4) far sgocciolare bene
5) riportare il vaso con tutta la pianta al suo posto.
6) rimettere a posto il contenitore/ananffiatoio/brocca
7) asciugare le gocce che cadono sul pavimento

A questo punto senti che il vaso pesa un certo tot.
Dopo due-tre-otto giorni sentirai che il peso del vaso non è più quello, ma è notevolmente più leggero.
Ripetere punti da 1) a 7)

Giulio
 
G

Giulio

Guest
Ah, dimenticavo.
Dei due litri di acqua usati per annaffiare, nel vaso (assorbita dal composto) rimarrà si e no un bicchiare, forse meno.
E' normale ed è cosa buona e giusta.

Ari-Giulio
 

Pat

Moderatrice Globale / Sez. Piante d'Appartamento
Membro dello Staff
2) Prendere il vaso con tutta la pianta, il sottovaso e portarlo nel lavello

5) riportare il vaso con tutta la pianta e il sotto vaso al suo posto.

7) se ce la si fà a portare vaso e sotto vaso, non si dovranno asciugare le gocce sul pavimento
:D

[ 24.03.2004, 14:35: Messaggio scritto da: Pat ]
 
G

Giulio

Guest
Sbagliato.

Il corretto posizionamento per un trasporto sicuro di una phalaenopsis da una stanza ad un'altra è il seguente:
Con la mano destra tenere fermamente il vaso, facendo presa con il palmo sulla superficie polivinilica, pollice e indice posizionati sulla linea ideale del terzo superiore del vaso.
Con il pollice e l'indice bloccare lo stelo floreale a circa due centimetri in basso rispetto al primo fiore.
Camminare lentamente e con il busto ben eretto


Scherzi a parte, è importante, durante gli spostamenti, reggere sia il vaso che lo stelo, altrimenti può capitarti (e capita, oh se capita) che la pianta, o lo stelo, ti si impigli da qualche parte col risultato di ritrovarti in mano un vaso vuoto e la pianta sparpagliata in terra.

E .. oh, beh, se hai tre mani puoi portare anche il sottovaso.

Giulio
 

claudio.f

Aspirante Giardinauta
Postilla:
si puo' anche usare acqua da osmosi inversa, non citata prima per due motivi:
1 per non aprire un post sul cosè, come e perche'
2 perche a genova o non si trova o se si costa piu' di quella minerale.
ma se qualcuno ce l'ha per vari motivi puo' usarla
ciao ciao
claudio
 
G

Giulio

Guest
postilla:
con il pollice e l'indice DELLA MANO SINISTRA bloccare lo stelo floreale eccetera eccetera.
altrimenti il discorso non torna :\
 
P

pollicina

Guest
scusatemi, sono una profana e forse la mia è ESCLUSIVAMENTE fortuna, ma sono "mamma" di un meravilgiosa Phalenopsis da qualche mese, e la mia farfallina mi regala nuovi rami fioriti a gogò...
indice che sta bene. L'annaffiatura a modo mio? io mi limito a nebulizzarla con acqua "riposata" due volte al giorno, mattina e sera. L'ambiente è luminosissimo, ho il soggiorno a serra e sono all'attico, la temperatura è costante e intorno ai 20°. Insomma noi viviamo felici così, con tutte le altre sorelline piante sul terrazzo... forse è solo fortuna, ma davvero LEI è uno spettacolo di salute.... ;)
 
E

elenina

Guest
a me inizialmente avevano detto di dare un bicchiere di acqua tiepida ogni 10 gg; poi mi hanno detto di dare un bicchierino ogni settimana; l'ultima campana diceva di bagnarle tutto il vaso proprio come dice giulio!! ma allora che devo fare? per ora seguo il consiglio di giulio poi vi saprò dire.
inoltre è vero che una volta sfiorite si tagliano i gambi e si "dimentica" la pianta in un luogo fresco (sotto un albero) annaffiandola ogni tanto?
ciao
 
E

elenina

Guest
ah, dimenticavo: sulla mia phalenopsis ci sono delle macchioline marroni sui petali: è l'umidità o la mancanza d'acqua? alcuni mi hanno detto che è la prima , altri la seconda...boh; poi non accennano a passare. e per fortuna però non aumentano.
ciao
 
G

Giulio

Guest
le macchia marroni: la prima.
per le annaffiature: (repeat) annaffiare ABBONDANTEMENTE e poi aspettare che si asciughi.
Le phalaenopsis cerca di non dimenticartele, ne dentro ne fuori sopratutto in estate quando vanno annaffiate *spesso*.
Giulio
 
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