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Melograno

Valexat

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, come sempre mi rivolgo a voi per alcuni consigli su questo nuovo arrivato: un melograno. Vorrei farne un bonsai, ma non saprei come iniziare, amzitutto perchè è composto da moltissimi rami che partono dalla base!
image.jpg

Se dovessero servire altre foto chiedetelo pure!
Vi ringrazio.
 

malsi

Giardinauta
si vede poco ma sembra troppo piccola per iniziare delle lavorazioni lasciala crescere ancora qualche anno magari puoi fare una selezione di rami
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
Potresti provare con una ceppaia ( cespuglio ) utilizzando i tronchi multipli della pianta , oppure cerca il tronco principale ( il più grosso ) e vedi che si può fare con quello .
Anch'io ho di recente preso un melograno ( futuro bonsai ) , ho cominciato a studiarlo e in inverno quando non ha le foglie ve lo presento .
 

Valexat

Aspirante Giardinauta
Se devo farne un cespuglio posso travasarlo in un vaso da bonsai e tagliare le radici dopo l'inverno?
 

aurex

Esperto di Bonsai
Se devo farne un cespuglio posso travasarlo in un vaso da bonsai e tagliare le radici dopo l'inverno?

sei andato un po troppo avanti...:storto:...prima di fare un passo del genere devi strutturare per bene la pianta....le proporzioni, eliminare i rami non utili..ecc....la prima cosa da fare...nmon adesso...è un bel rinvaso in un vaso grande per dare la possibilità di crescere bene e svilupparsi adeguatamente...puoi anche fare quello che hai detto...dipende ovviamente dall'obiettivo che si vuole raggiungere...
il mio percorso è ed è stato : conoscenza della pianta che si coltiva ed osservazione della stessa durante le fasi di crescita; conoscenza del mondo vegetale in generale (fisiologia); studio delle tecniche di coltivazione bonsai; una infarinatura sulle patologie delle piante (insetti, acari, funghi, batteri ecc...);
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
Se devo farne un cespuglio posso travasarlo in un vaso da bonsai e tagliare le radici dopo l'inverno?
No , invece puoi rinvasarlo in un vaso largo e basso ( per cominciare a lavorare anche sull'apparato radicale ) e cominciare ( anche prima di rinvasare , quindi verso febbraio ) una selezione di ciò che é utile e ciò che va eliminato in modo da avere una struttura con un senso , anche lo stile a ceppaia deve avere un senso logico ( ramificazione , struttura , movimento ecc. ) non basta prendere una pianta con molta vegetazione e molti tronchi e metterla in un vaso bonsai , eheh troppo comodo .
Cosa fare ora : coltivazione " dura " , cioè in autunno concimi , di bagnare come si deve non dovrei neanche dirlo , a primavera ( o anche in autunno ) rinvasi é se vuoi in inverno lavori sulla struttura .
 

malsi

Giardinauta
Lavorarla e rinvasarla a distanza di 2/3 mesi? mi sembra un po rischioso. Per non stressare troppo le piante l'anno che si rinvasa non si lavora o al limite qualche lavorazione leggera no una prima impostazione come in questo caso
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
Da crespi con Kajiwara abbiamo impostato il ginepro ( quindi legatura e potature anche abbastanza pesanti ) a gennaio e rinvasato a marzo e non ha avuto alcun problema ; l'acero é stato impostato e rinvasato a marzo ( impostazione di sabato , rinvaso di domenica ) e anche lui non ha avuto problemi quindi non vedo perché aspettare le calende greche per rinvasare se si é impostato in inverno .
 

malsi

Giardinauta
Quello che guadagni in quell'anno lo perdi gli anni successivi,non è detto che perche lo fa un grande maestro sia sempre giusto in tutto. La coltivazione è la cosa piu importante e quella che molti trascurano per la fretta, io ho avuto quest'insegnamento e lo condivido poi ognuno fa come crede meglio con le sue piante
 

aurex

Esperto di Bonsai
una cosa è rinvasare e poi impostare...un'altra è impostare e poi rinvasare....nel primo caso la pianta deve superare 2 momenti di stress particolari che se non si è pratici di coltivazione in effetti potrebbe essere ..non dico fatale...ma pericoloso ed infruttuoso.....nel secondo caso (io credo il migliore) prima si imposta una pianta che successivamente ..a distanza di qualche mese ....riprende il suo nuovo equilibrio ed a quel punto si rinvasa magari senza essere troppo invasivo nell'operazione....io di solito faccio così...prima lavoro e poi rinvaso...devo dire che mi sono sempre trovato bene...
 

jiraya

Giardinauta
il ginepro, non mi stancherò mai di dirlo, è una pianta che per natura sopporta e concede molto e perciò è oggetto di lavorazioni particolarmente invasive (legna secca).
l'acero è una specie generosissima e perciò sopporta molto (al rinvaso in pratica fai una talea).
il melograno fa molto, talvolta scarta rami, ma germoglia in abbondanza.
questo per dire che ogni lavorazione è giustificata in base alla specie della pianta e all'età (se è giovane sopporta di più).

mi sembra che nel post si parli di piante giovani di una specie forte (ma, secondo i giapponesi, non molto longeva) che non verrà sottoposta a lavorazioni chissà quanto invasive (eccetto un rinvaso, che il melograno supera ottimamente): non vedo grandi problemi.
l'obbiettivo mi par di capire sia la realizzazione di un boschetto o ceppaia: le piantine con ogni probabilità non sono saldate tra loro e questo agevola il lavoro visto che andranno comunque disposte; quando saranno senza foglie si potrà vederne la silhouette, togliere la terra e 'smontarle', disporle, potare rami e abbassare altezze per ottenere la sagoma prefissata. il resto sta nell'annaffiarle... e se si sbaglia lì... lo si fa prima come dopo :boh: :)
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
una cosa è rinvasare e poi impostare...un'altra è impostare e poi rinvasare....nel primo caso la pianta deve superare 2 momenti di stress particolari che se non si è pratici di coltivazione in effetti potrebbe essere ..non dico fatale...ma pericoloso ed infruttuoso.....nel secondo caso (io credo il migliore) prima si imposta una pianta che successivamente ..a distanza di qualche mese ....riprende il suo nuovo equilibrio ed a quel punto si rinvasa magari senza essere troppo invasivo nell'operazione....io di solito faccio così...prima lavoro e poi rinvaso...devo dire che mi sono sempre trovato bene...
é esattamente ciò che intendevo : prima lavori ( la pianta dorme ) e poi rinvasi quando la pianta si é già ripresa dallo " stress " .
@ jiraya : secondo me non sono più piante , ma una che é stata fatta polmonare alla base ( più e più volte ) forse perché era destinata a finire come siepe da giardino , quindi non credo sia indispensabile separare i vari tronchi , ma selezionare ( in inverno ) quelli utili ( posizione , movimento ecc. ) eliminando gli altri ( puoi provare anche delle margotte ) e trattare il soggetto come pianta singola ( un cespuglio insomma ) ; poi il proprietario deve decidere .
 

jiraya

Giardinauta
i polloni, per natura propria, crescono velocemente e con forza: per tenerli 'in forma' occorrerebbero cure notevoli... di norma queste piante vengono vendute nei vivai (zona mia, ovviamente) tra 7-13€, prezzo che non giustifica 'grandi cure ricevute'.
perchè star lì a curare i polloni di una pianta quando lo stesso risultato è raggiungibile senza particolari problemi mettendo insieme dei seminelli? :fischio:
due o tre anni fa ho trapiantato nel modo descritto nell'altro post proprio una di queste piante al fine di farne un boschetto: erano tutte piante singole :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
si però ai fini pratici penso sia meglio una pianta con polloni che diverse piante con apparati radicali separati che si infastidiscono l'uno con l'altro....questa è una mia opinione...quest'anno ho piantato in una vaschetta di polistirolo tanti semi di mela...quasi tutti germogliati....ma essendo così vicine l'una all'altra molte sono rimaste piccoline e qualcuna si è allungata parecchio...
 

Valexat

Aspirante Giardinauta
Vi ringrazio per i molti consigli, nel mio caso non andrebbe bene suddividere la pianta in più piantine, preferirei mantenerle tutte assieme, coltivarla e man mano semmai selezionare i rami utili, è più semplice per me che sono alle prime armi ed oltretutto richiede meno tempo. Procedo semplicemente con un falso rinvaso ed in seguito imposto la pianta con qualche potatura?
Nel seguito la mia idea sarebbe quella di lasciare 3-4 tronchetti che partono dalla terra.

Ps: stanno nascendo velocemente 3 melograni.
 

jiraya

Giardinauta
nel mio caso non andrebbe bene suddividere la pianta in più piantine, preferirei mantenerle tutte assieme
ma infatti sto dicendo di metterle insieme :D
anzichè tagliare tronchi, visto che sono piantine singole che stanno crescendo in gruppo, si svasano, si toglie la terra e si dividono: si avranno così le singole piante pronte da rinvasare immediatamente in unico vaso ricomponendo l'insieme 'ad arte' a dare un bosco/ceppaia senza eliminarne.
per fare un boschetto (uno degli stili più difficili) ci sono in altri thread le regole: tentando (e sbagliando) si impara :)
si però ai fini pratici penso sia meglio una pianta con polloni che diverse piante con apparati radicali separati che si infastidiscono l'uno con l'altro....questa è una mia opinione...quest'anno ho piantato in una vaschetta di polistirolo tanti semi di mela...quasi tutti germogliati....ma essendo così vicine l'una all'altra molte sono rimaste piccoline e qualcuna si è allungata parecchio...
temo di non aver capito: ai fini pratici per il bonsai o per la coltivazione 'da vivaio'?
se da bonsai, ogni boschetto (piante singole) crescendo diventa una ceppaia poichè le radici (e i vasi linfatici) si fondono, non si infastidiscono.
se da vivaio il pollone richiede manutenzione in più rispetto al seminare e lasciar crescere tanto seminando anche mille piante (costo zero) se anche sopravvivono in dieci è solo guadagno (e di solito si semina, a pianta sviluppata si rinvasano un numero X di piante).

per i semi di mela dipende invece dalla qualità: se provenienti dalle comuni mele... beh, il frutto è selezionato non certo per la produzione di semi (riproduzione), ma per la vendita del frutto in sè; le sementi che troviamo in qualunque frutto (selezionato, selvatico etc.) così come non tutte sono vitali non tutte hanno la medesima forza o il medesimo corredo genetico: ve ne sono di più forti e di meno; poi tanto fa anche la 'fortuna' che ha la determinata piantina (nasce in modo da ricevere più sole/aria/acqua, si sviluppa più velocemente) :boh: vivendo in vaso basso, però, aumenta la fusione radicale :)
 

Albicoccus

Giardinauta Senior
ma infatti sto dicendo di metterle insieme :D
anzichè tagliare tronchi, visto che sono piantine singole che stanno crescendo in gruppo, si svasano, si toglie la terra e si dividono: si avranno così le singole piante pronte da rinvasare immediatamente in unico vaso ricomponendo l'insieme 'ad arte' a dare un bosco/ceppaia senza eliminarne.
per fare un boschetto (uno degli stili più difficili) ci sono in altri thread le regole: tentando (e sbagliando) si impara :)

temo di non aver capito: ai fini pratici per il bonsai o per la coltivazione 'da vivaio'?
se da bonsai, ogni boschetto (piante singole) crescendo diventa una ceppaia poichè le radici (e i vasi linfatici) si fondono, non si infastidiscono.
se da vivaio il pollone richiede manutenzione in più rispetto al seminare e lasciar crescere tanto seminando anche mille piante (costo zero) se anche sopravvivono in dieci è solo guadagno (e di solito si semina, a pianta sviluppata si rinvasano un numero X di piante).
Secondo me é inutile separarle per poi riunirle ( sopratutto per un neofita ) , tanto vale lasciarle unite e selezionare i tronchi migliori , tanto gli apparati radicali molto probabilmente sono già fusi insieme secondo me .
 

aurex

Esperto di Bonsai
temo di non aver capito: ai fini pratici per il bonsai o per la coltivazione 'da vivaio'?

ovviamente per il bonsai....ma non sarei tanto sicuro che questa pianta sia un insieme di piante....non credo che sia unica con tanti polloni...ma non credo anche che ogni tronco sia a se...ovviamente solo svasando si potrà sapere....l'idea di dividere le piante sembra la più idonea anche per me...se si vuole ottenere col tempo qualcosa di bello e credibile....mettendo ogni pianta poi al posto che merita...
 
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