C
Constance Spry
Guest
Jean Giono è famoso soprattutto per L'Ussaro sul Tetto. Io non l'ho letto e posso giudicare solo dal film, che però non credo sia un felice succedaneo.
L'"Uomo che piantava gli alberi" è un racconto brevissimo, che si legge in una serata, e che potrebbe anche piacervi immensamente.
Ci pensavo ieri per caso, leggendo un passo del Signore degli Anelli, in cui viene descritta la Valle di Isengard, un tempo ridente e florida, ma poi diventata spoglia e desertica, in concomitanza col tradimento di Saruman. La stessa cosa si ritrova, con le debite differenze, nel racconto di Giono, ed è il fulcro stesso del racconto. Un pastore, mi pare, durante le sue giornate col gregge, raccoglie 100 ghiande, e la sera, alla fine della giornata, davanti al fuoco, di queste sceglie le migliori. Ognuna di esse viene piantata il giorno successivo. Naturalmente solo poche attecchirano, ed ancor meno diventeranno degli alberi maestosi; ma sta di fatto che la perseveranza del pastore e la sua longevità, trasformano quelle colline un po' squallide in un bosco rigoglioso e felice. E la gente inizia a popolarle di villette e graziose casette, e c'è una elevazione della vita e della cultura, grazie a quelle ghiande raccolte dal perseverante pastore.
L'"Uomo che piantava gli alberi" è un racconto brevissimo, che si legge in una serata, e che potrebbe anche piacervi immensamente.
Ci pensavo ieri per caso, leggendo un passo del Signore degli Anelli, in cui viene descritta la Valle di Isengard, un tempo ridente e florida, ma poi diventata spoglia e desertica, in concomitanza col tradimento di Saruman. La stessa cosa si ritrova, con le debite differenze, nel racconto di Giono, ed è il fulcro stesso del racconto. Un pastore, mi pare, durante le sue giornate col gregge, raccoglie 100 ghiande, e la sera, alla fine della giornata, davanti al fuoco, di queste sceglie le migliori. Ognuna di esse viene piantata il giorno successivo. Naturalmente solo poche attecchirano, ed ancor meno diventeranno degli alberi maestosi; ma sta di fatto che la perseveranza del pastore e la sua longevità, trasformano quelle colline un po' squallide in un bosco rigoglioso e felice. E la gente inizia a popolarle di villette e graziose casette, e c'è una elevazione della vita e della cultura, grazie a quelle ghiande raccolte dal perseverante pastore.