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L'ottimismo

Scatolina

Guru Giardinauta
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
è sempre di buon umore, ed ha sempre qualcosa di positivo da dire.
Quando qualcuno gli chiede come va, lui risponde "se andasse meglio di così, sarei due persone!"
È un ottimista.
Se un collega ha un giorno no, Rob riesce sempre a fargli vedere il lato positivo della situazione.
Vederlo mi incuriosiva e così un giorno gli chiesi:
"Io non capisco, non è possibile essere ottimisti ogni giorno, come fai?"
Rob mi rispose: "ogni giorno mi sveglio e mi dico, oggi avrò due possibilità. Posso scegliere di essere di buon umore o posso scegliere di essere di cattivo umore. E scelgo di essere di buon umore. Quando qualcosa di brutto mi succede io posso scegliere di essere una vittima o di imparare da ciò.
Ed io scelgo di imparare. Ogni volta che qualcuno viene da me a lamentarsi per qualcosa, io posso scegliere di accettare le lamentele, o posso scegliere di aiutarlo a vedere il lato positivo della vita.
Ed io scelgo il lato positivo della vita.”
"Ma non è sempre così facile" gli dissi.
"Si, lo è" disse Rob, "la vita è tutta una questione di scelte. Quando tagli via tutto ciò che non conta, è tutta una questione di scelte. Sta a te scegliere come reagire alle situazioni, sta a te decidere come lasciare che gli altri influenzino il tuo umore. Tu scegli se essere di buon umore o di cattivo umore.
Alla fine sei tu a decidere come vivere la tua vita.”
Dopo quella conversazione ci perdemmo di vista perché io cambiai lavoro, ma spesso mi ritrovai a pensare alle sue parole quando dovevo fare una scelta nella mia vita, invece di reagire agli eventi.
Ho saputo che Rob aveva avuto un brutto incidente sul lavoro, era caduto da 18 metri di altezza, e dopo 18 ore di sala operatoria fu rilasciato dall'ospedale con una piastra d'acciaio nella schiena.
Sono andato a trovarlo e gli ho chiesto come si sentisse:
"se stessi meglio sarei due persone" mi rispose, “vuoi vedere le mie cicatrici?”
“Ma come fai?” Gli chiesi, “ad essere cosi positivo dopo quello che ti è successo?”
"Mentre stavo cadendo, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la mia bimba. Poi mentre giacevo per terra, mi sono detto che potevo scegliere di vivere o di morire. Ed ho scelto di vivere".
"Ma non hai mai avuto paura?"
"Si, quando mi hanno portato in ospedale ed ho visto l'espressione sul viso dei medici e dei dottori,
ho avuto paura, perché era come se guardassero ad un uomo morto."
"Poi un'infermiera mi ha chiesto se avessi allergie, ed io risposi... SI.”
Tutti mi guardarono, ed io urlai: “sono allergico alla......gravità!".
Tutti scoppiarono a ridere, ed io dissi: “ed ora operatemi da uomo vivo, non come se fossi già morto.”
Rob mi ha insegnato che ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere di vivere la vita pienamente.
Quindi è inutile preoccuparsi sempre per il domani, perché ogni giorno ha i suoi problemi su cui scegliere di vivere, e domani penseremo ai problemi di domani.
Dopo tutto, oggi è il domani di cui ti preoccupavi ieri.

Adesso hai due scelte:
Cancellare questa e-mail, o inviarla alle persone che ami.
Sai la scelta che ho fatto io.
Vivi pienamente ogni giorno, ogni respiro, e soprattutto, ogni amico.
 

sdra2

Giardinauta Senior
Grazie di questo racconto:love_4:
...anche se in alcuni momenti non credo sia facile ricordarsi che possiamo scegliere di prenderla in modo positivo.
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Bello il racconto, vere le cose scritte. Però, il nostro modo di vivere e le nostre scelte sono l'effetto di un qualcosa che è in noi, che non riusciamo, neppure volendo, a cambiare. Probabilmente, l'ottimismo o il pessimismo lo abbiamo radicato nel nostro DNA.
 

pampam

Giardinauta Senior
:cry: :cry: quanto scritto mi ha profondamente colpita e commossa. Forse perchè mi trovo in un periodo di "crisi esistenziale".... Purtroppo quando c'è qualcosa che non gira per il verso giusto sembra che tutto il mondo ti crolli addosso ed invece dovrei essere più brava: dovrei imparare ad isolare il problema e non riversarlo su tutta la mia vita.... In fondo piangersi addosso non serve a nulla anzi....
Però.... tra il dire e il fare....:storto:
 
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riverviolet

Guest
Sono totalmente daccordo a metà :lol:, diventa facile, facilissimo quando gliscrupoli non t'avvelenano l'anima, se invece ti fai troppe domande ed analizzi troppo, allora l'ottimismo è un percorso incomprensibile.
Che poi, se è la mente a decidere, allora sì, ma quante volte le situazioni sono così impermeate di emozioni intense da farti dimenticare anche di poter respirare?

E quando la vita di mette di fronte ad una celta forzata di cui soffri? Non è così facile e forse nemmeno giusto essere sempre ottimisti, sà più di superficialità, almeno ai miei occhi.
Quando il destino ha voluto mio figlio in ospedale, inmalattie infettive ed io a casa, con la bimba neonata, non sono proprio riuscita ad essere ottimista o a trovarci qualcosa di positivo.
Volevo essere accanto a mio figlio e il destino non me l'ha concesso, certo che poi ho ringraziato il cielo che si è salvato, ma tutto quello che ha vissuto in quei 5 giorni, mi causano al ricordo ancora fitte al petto.

Non è così lineare la cosa.
 

RosaeViola

Master Florello
Anche secondo me in questo racconto ci sono delle verità e delle ingenuità.
Per certi versi sono anch'io dell'idea che in molte situazioni perdiamo di vista il vero significato della vita e di tutte le cose che le appartengono, ma in altre situazioni la mente umana è complessa e ognuno di noi ha un suo retroterra, fatto di dolore, di paura, di fragilità.
Non è mai così schematica la possibilità di scelta fra l'essere sereni e felici e poi non esiste, secondo me, l'essere felici e sereni perchè lo si decide...non è mai come aprire un armadio e scegliersi un abito da indossare, semmai è qualcosa che si costruisce pian piano, che si struttura attraverso l'acquisizione di certi dati di sè stessi, di certe sicurezze personali e quindi calarselo, imporselo come standard sarebbe qualcosa di artefatto e non di interiorizzato.
 

Scatolina

Guru Giardinauta
In effetti alla fine della storia volevo mettere un quesito e una riflessione, molto vicina a quella di RosaeViola, ma poi il tempo.... tiranno..... vabbè....
Cmq anche secondo me non è cosi facile come sembra. Nel senso che in scelte "importanti" entrano in gioco fattori come i sentimenti e il cosiddetto "morso allo stomaco" che non ti permettono sempre di fare la scelta piu positiva. Soprattutto per una come me, pessimista fino alla nausea, non è mai facile x il meglio.... :storto:

Però credo che questa storia possa far riflettere sul fatto che molto spesso le cose sono piu semplici di come le vediamo noi....
 
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