Datura rosa
Guru Master Florello
Liù, la mamma dei pelosetti dei quali ho parlato in un altro post, era qualche giorno che aveva la tosse e così, approfittando della visita per la vaccinazione dei due piccini, mentre lei era già in giro chissà dove, ho portato al Vet due filmati che ho girato mentre tossiva (mi sentivo uno sciacallo a filmarla mentre stava male ma, di solito, i Vet non riescono a vedere le bestiole nel momento in cui hanno il problema) e lui ha detto che poteva trattarsi di un problema asmatico e, per il momento, mi ha detto di somministrarle due Synolux 50 al giorno per 5 giorni e poi ci saremmo rivisti. La mattina le ho dato la prima pasticca, le ho accarezzato la gola per fargliela ingoiare e credevo che lo avesse fatto. Invece si è sdraiata in terra e le è uscita fuori. Io ho pensato: e adesso? Ma lei, con tutta tranquillità, l’ha ripresa in bocca e ingoiata! E’ proprio una micia speciale!
Comunque, al termine dei cinque giorni di cura, persistendo la tosse, mi hanno consigliato di fare una lastra e, fattala, è risultato che ha dei problemi ai bronchi: non gravissimi ma da tenere sotto controllo.
Mi hanno prescritto dei medicinali ma uno di essi, non più in commercio, ha dovuto essere sostituito dalla soluzione orale. In entrambe le Farmacie alle quali mi sono rivolta mi hanno calcolato la dose corrispondente a quella originaria in pillole.
La prima sera ho provato a somministrargliela con una siringa ma l’ha sputata ed ha avuto immediatamente un accesso di tosse. Il Vet mi ha consigliato, allora, di riprovare a dargliela mischiata all’umido perché l’alternativa sarebbe stata l’areosol (da praticare mettendo la micia nel trasportino, questo in una busta di plastica con un foro per il passaggio del medicinale!).
Poiché la furbastra lecca completamente il sughetto lasciando i bocconcini completamente asciutti (infatti le do solitamente il patè), ho pensato che non avrei avuto difficoltà.
Ieri sera ho fatto un tentativo: dopo appena tre-quattro leccate ha cominciato a schizzare per la stanza come un’ossessa e alla fine si è nascosta sotto al materassino dove dormono i mici, con solo il musetto spaventato, quasi allucinato fuori.
Ora se semplicemente non le fosse piaciuto lo avrebbe altrettanto semplicemente lasciato: la sua reazione, invece mi ha allarmata.
Ho tirato tardi ieri sera a riflettere su questa situazione e ho concluso che va bene curare gli animali che ne hanno bisogno ma con certi limiti. Non posso pensare, infatti, di rinchiudere una micia nata e vissuta libera una-due volte al giorno come sopra detto per farle l’areosol. Non lo vorrei per me (che capirei, oltretuttoil perché) e non ritengo di infliggere quella che mi sembra una violenza, anche se a fin di bene, alla mia micia.
Ho deciso di comunicare, quindi, al Vet che capisco il suo punto di vista (patologia/cura) ma che intendo lasciar vivere alla micina la sua vita di gatta libera e tranquilla anche perché dopo gli accessi di tosse sta benissimo: corre, mangia e gioca con i piccoli.
Se la situazione dovesse peggiorare e dovesse soffrire penseremo a risolvere in qualche modo.
Non so se la mia decisione sia giusta o sbagliata, so solo che vorrei che per me ci si comportasse così.
Ho bisogno di sapere cosa ne pensate voi perché i dubbi ogni tanto riprendono il sopravvento e per lunedì devo prendere una decisione.
Grazie
Comunque, al termine dei cinque giorni di cura, persistendo la tosse, mi hanno consigliato di fare una lastra e, fattala, è risultato che ha dei problemi ai bronchi: non gravissimi ma da tenere sotto controllo.
Mi hanno prescritto dei medicinali ma uno di essi, non più in commercio, ha dovuto essere sostituito dalla soluzione orale. In entrambe le Farmacie alle quali mi sono rivolta mi hanno calcolato la dose corrispondente a quella originaria in pillole.
La prima sera ho provato a somministrargliela con una siringa ma l’ha sputata ed ha avuto immediatamente un accesso di tosse. Il Vet mi ha consigliato, allora, di riprovare a dargliela mischiata all’umido perché l’alternativa sarebbe stata l’areosol (da praticare mettendo la micia nel trasportino, questo in una busta di plastica con un foro per il passaggio del medicinale!).
Poiché la furbastra lecca completamente il sughetto lasciando i bocconcini completamente asciutti (infatti le do solitamente il patè), ho pensato che non avrei avuto difficoltà.
Ieri sera ho fatto un tentativo: dopo appena tre-quattro leccate ha cominciato a schizzare per la stanza come un’ossessa e alla fine si è nascosta sotto al materassino dove dormono i mici, con solo il musetto spaventato, quasi allucinato fuori.
Ora se semplicemente non le fosse piaciuto lo avrebbe altrettanto semplicemente lasciato: la sua reazione, invece mi ha allarmata.
Ho tirato tardi ieri sera a riflettere su questa situazione e ho concluso che va bene curare gli animali che ne hanno bisogno ma con certi limiti. Non posso pensare, infatti, di rinchiudere una micia nata e vissuta libera una-due volte al giorno come sopra detto per farle l’areosol. Non lo vorrei per me (che capirei, oltretuttoil perché) e non ritengo di infliggere quella che mi sembra una violenza, anche se a fin di bene, alla mia micia.
Ho deciso di comunicare, quindi, al Vet che capisco il suo punto di vista (patologia/cura) ma che intendo lasciar vivere alla micina la sua vita di gatta libera e tranquilla anche perché dopo gli accessi di tosse sta benissimo: corre, mangia e gioca con i piccoli.
Se la situazione dovesse peggiorare e dovesse soffrire penseremo a risolvere in qualche modo.
Non so se la mia decisione sia giusta o sbagliata, so solo che vorrei che per me ci si comportasse così.
Ho bisogno di sapere cosa ne pensate voi perché i dubbi ogni tanto riprendono il sopravvento e per lunedì devo prendere una decisione.
Grazie
