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Le stagioni da un balcone

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
prove d'autunno:
i ricci negli ultimi due-tre giorni si stanno aprendo (le castagne della pianta in vaso,ovviamente sono molto piccole,anche perchè la pianta ha messo molti ricci.

-- Foto2683.jpg



-- Foto2684.jpg



-- Foto2686.jpg



-- Foto2687.jpg



-la gardenia continua nella fioritura- Foto2685.jpg
 

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
foto di ieri 11 ottobre
(lato sud-est)

-palma nana- Foto2714.jpg


-macchia mediterranea del lato sud-est- Foto2705.jpg



-pino di aleppo- Foto2706.jpg -


-cipresso dell'arizzona- Foto2707.jpg


-leccio- Foto2708.jpg
 
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akiro

Giardinauta Senior
Ciao,
hai già provato a rinvasare le tue piante?
ho letto che dato il peso ti limiti ad interrare scarti vegetali, da quant'è che non cambi terra? giusto per curiosità... :)
 

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
Ciao,
hai già provato a rinvasare le tue piante?
ho letto che dato il peso ti limiti ad interrare scarti vegetali, da quant'è che non cambi terra? giusto per curiosità... :)

Akiro per molte piante sono ormai anni che non rinvaso più,per l'impossibilità di aumentare la capienza e l'ingombro del vaso,e/o per il peso della pianta,che ne rende ardua la movimentazione.
Però,alcune piante sono state rinvasate da pochi mesi,per accoglierle in un vaso più grande,visto che era assolutamente necessario:ad esempio un abete bianco,ormai di venti anni,che stava in un vaso troppo piccolo,per cui si stava un pò smagrendo,dopo anni e anni di crescita rigogliosa,è stato rinvasato in un vaso da 70 cm (prima era da 60).Gli aceri più vecchi,invece sono ancora nel vaso da 70 cm dove li ho seminati 20 anni fa,mentre altri più giovani li ho rinvasati la scorsa primavera.Le piante mediterranee a cui ho sostituito le fioriere (da quelle di graniglia a fioriere di plastica con sottovaso) ho notato che sono cresciute in maniera esponenziale rispetto a quelle rimaste nella posizione originaria (i vasi di graniglia,specie se la terra è vecchia,assorbono poco l'acqua e rimangono prevalentemente asciutti,per cui le piante crescono poco,necessitano di frequenti innaffiature,mentre con i sottovasi e le fioriere in plastica,l'acqua richiesta è ridotta a meno di un terzo e la crescita è invece di molto superiore.
In ogni caso mi produco la terra da solo (non ricordo più quando ho comprato l'ultimo sacchetto di terriccio).Bucce,foglie e scarti vegetali in genere,rimescolati a terra esausta producono dopo un pò terriccio bruno ed umoso,sia che ciò venga fatto in un vaso separato di "compostaggio" sia che venga attuato al piede delle piante,se ciò è possibile (perchè in alcune fioriere ho disposto rocce e tappezzanti,per cui non posso più rimaneggiare la superficie del terreno).
Tra poco però,cadute le ultime foglie,procederò ad una energica potatura di tutte le piante (cresciute in maniera eccessiva e diventate pericolose in caso di vento o neve).
Ciao alla prossima.
 
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giordi

Giardinauta Senior
Ciao Ennio, mi intrometto anch'io per chiederti se hai mai provato la potatura del pane di terra. A fine inverno/inizio primavera dopo una buona potatura dei rami si estrae la pianta dal vaso e con un coltello affilato si riduce il pane delle radici. Dopo si può rimettere nello stesso vaso riempiendo con terriccio nuovo lo spazio rimasto.
Ciò permette alla pianta di rigenerarsi con una nuova vigoria.
Scusami se conosci già questa tecnica e mi sono esibito gratuitamente, ciao!
 

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
Ciao Ennio, mi intrometto anch'io per chiederti se hai mai provato la potatura del pane di terra. A fine inverno/inizio primavera dopo una buona potatura dei rami si estrae la pianta dal vaso e con un coltello affilato si riduce il pane delle radici. Dopo si può rimettere nello stesso vaso riempiendo con terriccio nuovo lo spazio rimasto.
Ciò permette alla pianta di rigenerarsi con una nuova vigoria.
Scusami se conosci già questa tecnica e mi sono esibito gratuitamente, ciao!

Ciao Giordi
assolutamente apprezzabile e gradito il tuo intervento,e non ti sei assolutamente esibito.Avevo pensato di fare così la scorsa primavera con i miei aceri,ma poi mi sono reso conto che avrei dovuto chiamare un paio di amici super forzuti ed altrettanto volenterosi (che penso di non annoverare tra tutti i miei amici che ho) per movimentare tali piante che con il pane di terra sono assolutamente fuori dalla mia portata,per il peso e l'ingombro che hanno.Con sforzi indicibili,sono riuscito a rinvasare gli aceri più piccoli (si fa per dire) da un vaso da 60 ad uno di 80 cm.(ma senza toccare il pane di terra).
Certo se lavorassi con tagli decisi al pane di terra,non avrei nemmeno bisogno di aumentare il diametro del vaso,visto che gli aceri addirittura si vendono ,nei vivai, a radice nuda.Ma in ogni caso,estrarre dal loro pane di terra questi alberi in vaso,magari coricandoli sul pavimento,visto anche il poco spazio di manovra sul mio balcone è lavoro da spaccarsi la schiena per davvero.La soluzione minimale,anche se non quella ottimale,rimane quella che si limita ad una sola potatura drastica della parte area.
Tra l'altro se anche riuscissi nell'impresa del rinvaso,con riduzione del pane di radici,dovrei temere ancora di più i colpi di vento :diminuendo il peso della base e lasciando il tronco,la pianta potrebbe essere travolta dalle folate che qui certe volte sono davvero furiose (8° piano con visuale libera ed esposta).

Intanto,visto che parliamo di loro ecco gli aceri più vecchi in vaso,che si colorano gradualmente in veste autunnale questa mattina (per ora in modo appena percepibile):per i colori più decisi ci vuole un pò di freddo,vista anche la loro collocazione urbana e su un balcone,hanno scarse possibilità di avere minime basse da inversione termica.(i tigli e gli ippocastani del parco sotto casa sono molto più rossi e spogli).
- Foto2808.jpg
 
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Ennio Di Prinzio

Giardinauta
questa mattina
foliage sul balcone (aceri)- Foto2828.jpg



-e sotto casa (tigli)
adesso- Foto2829.jpg

e ieri pomeriggio- Foto2820.jpg




-intanto il pompelmo rosa,insieme ad altri 10 si "ingrassa" per il suo destino segnato in un vaso nemmeno grande (40x40)
- Foto2826.jpg
 

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
aggiornamento del 9 novembre 2014 (1/3):
ho iniziato le potature di contenimento sui pini di aleppo ,prima che qualche nevicata faccia cadere di sotto qualche grosso ramo ;sono pini mediterranei e non reggono bene il peso della neve,tanto è vero che nel 2012 uno di questi ,sul mio terrazzo,fu seriamente lesionato dal carico di neve (nella stessa notte cadde a terra spezzato in due un grosso pino secolare qui vicino,in mezzo alla carreggiata di una strada di grande traffico,e per fortiuna a quell'ora non passava nessuno,anche perchè c'era una bufera in atto.
Poi ,cadute le foglie degli alberi in vaso,procederò anche con loro a drastiche potature,perchè l'effetto visivo di foresta pensile,in cima al mio palazzo,inizia ad essere obbiettivamente esagerato.(i mugugni dei vicini li percepisco telepaticamente).
intanto ancora del foliage:

-aceri- Foto2874.jpg



-betulla- Foto2878.jpg



-roverella- Foto2879 light.jpg



- Foto2881.jpg
 
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Ennio Di Prinzio

Giardinauta
aggiornamento del 9 novembre 2014 (2/3):
angolo mediterraneo (fiori e frutti)
-visione d'insieme del lato
mediterraneo
( quello a sud-est)- Foto2882.jpg



-rosmarino in fiore sotto il cipresso dell'arizzona- Foto2883.jpg




-pompelmo rosa- Foto2884.jpg




-idem- Foto2885.jpg




-idem- Foto2886.jpg
 

Ennio Di Prinzio

Giardinauta
aggiornamento del 9 novembre 2014 (3/3)

angolo delle acidofile et similia:
le acidofile in senso stretto che ho sono :una gardenia,una camelia,dei mirtilli ed una magnolia stellata,ci sono pure una pianta di ribes ed una magnolia grandiflora (credo però che queste due ultime siano abbastanza adattabili e non credo che siano strettamente acidofile ma piuttosto versatili).
Con i rami dei pini,potati (di cui ho detto al precedente punto 1/3) una volta tagliati a pezzetti ci faccio la pacciamatura per le acidofile,mentre tutte le foglie che stanno cadendo le sto compostando nel vaso-orto che ho appena liberato dai peperoncini (riparati in casa per il prossimo anno).Qui non si butta nulla,con spirito ecologico:eek:gni potatura viene riciclata come pacciamatura e/o compostata. Anche i tantissimi ricci del mio castagno sono andati a fare da pacciamatura ai mirtilli.(quando piove o annaffio sale alle narici un intenso odore di bosco,dato dal terriccio nero che si forma con queste pratiche).

-la gardenia è cresciuta parecchio allargandosi e sta tentanto una nuova fioritura visto che dopo il freddo di ottobre,con lo scirocco dell'ultima settimana,le temperature sono tornate miti
- Foto2887.jpg


- Foto2888.jpg


-la camelia prepara i boccioli per la sua fioritura di fine inverno (talvolta anche di pieno inverno)- Foto2889.jpg


-la magnolia grandiflora è talmente cresciuta,nonostante il vaso piccolo,che temo dovrò regalarla,perchè ormai è troppo ingombrante per il mio balcone,e mi dispiace potarla
- Foto2890.jpg
 
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