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Lauroceraso malato

Valentina Dc

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, chiedo consiglio per una siepe di lauroceraso che ormai da diversi anni, in determinate stagioni, muore nel giro di una settimana. Abito in una zona con clima mite, di mare. Il lato interessato è a nord. Il processo che porta alla morte della pianta inizia generalmente a luglio (irrigo tutti i giorni per il prato inglese) con foglie che diventano di color rosso acceso per poi seccare l'intero lauroceraso come se avesse avuto un colpo di calore nel giro di pochi giorni. Ho notato lo scorso anno che in ottobre su un tronco di una pianta morta è nato un fungo che assomiglia molto al chiodino, credo si tratti dell'armillaria mellea. Quest'anno ho chiuso l'irrigazione a quel lato del giardino, ma senza grandi risultati, se non un breve ritardo nell'inizio del processo. Ho tentato con la calce alla base delle piante e ad eliminare le piante ormai malate, ma niente. Le piante morte presentano un marciume radicale ed è possibile estrarle dal terreno con estrema facilità anche se grandi. Anche mettendo piante nuove di lauroceraso a dimora queste non riescono a sopravvivere. Solo due piante di gelsomino in quella zona sono ormai da due anni ancora vive. Il processo di attacco è lineare e inesorabile, cioè attacca una o due piante consecutive all'anno. Finirà per eliminarmi l'intera siepe. Grazie a chiunque mi risponderà con qualche consiglio.
 

Valentina Dc

Aspirante Giardinauta
Allego foto richieste. E' possibile osservare la fase iniziale, media e terminale dell'attacco. Per quanto attiene alle indicazioni di coltivazione generalmente il giardino viene irrigato da maggio a settembre tutti i giorni per 5 minuti a settore (sono 4 settori) nei periodi meno caldi, per arrivare a venti minuti giornalieri nei periodi di siccità. La siepe ha un sistema di irrigazione a goccia che quest'anno ho chiuso ritardando ma non risolvendo il problema. I lati ovest sud ed est non presentano alcun problema del genere, ma ho il timore che avanzando possa interessare anche questi lati. Il lato morente quest' anno non è stato irrigato ne a goccia ne con sistema a turbina. La concimazione avviene una volta l'anno circa con stallatico pellettato e la potatura due volte l'anno in primavera e inizi autunno. Per altre informazioni che possono servire e che al momento non mi vengono in mente sono a disposizione. Grazie per l'attenzione. P.S. spero di aver dimensionato correttamente le foto.
 

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Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

riassumendo diciamo che il problema è solo a nord e le piante si presentano con apparato radicale marcio.
Non è che in quella zona del giardino ci sia uno scolo di acqua e che quindi tutta l'acqua di irrigazione si accumuli in quella parte di giardino? Oppure che sotto alle piante ci sia qualche cosa (pietrisco, materiale di costruzione etc.) messo prima della realizzazione del giardino e che ora danneggi le radici?
Se scavi la terra è zuppa anche quando è parecchio che non piove o non bagni?

Io credo che ci sia qualche problema a livello di sottosuolo. O la terra non drena, o c'è uno strato di materiale "brutto", o c'è un accumulo anomalo di acqua.

Se il giardino fosse mio io, togliendo una pianta, scaverei di più e verificherei cosa c'è sotto.

Interventi aerei o superficiali secondo me sono inefficaci.

Ste
 

Valentina Dc

Aspirante Giardinauta
Ciao Stefano, grazie per la risposta e gli spunti di riflessione che mi hai dato.
Effettivamente il terreno è fatto a "cunetta" cioè ha una pendenza verso i lati e quindi verso queste piante. Per questo ho pensato ad un eccesso di acqua che tra accumulo ed esposizione a nord (con ombra della casa per buona parte della giornata) ha creato questo problema. Tuttavia quest'anno la zona non ha avuto neanche una goccia di acqua.
Per quanto riguarda potenziali materiali di scarto non saprei. Ho scavato fino a 50/60 cm ma non ho trovato nulla di preoccupante, ma lo escluderei perché il processo di morte colpisce una o due piante l'anno e dal punto zero ha ucciso circa 10 metri di piante.
La terra quest'anno si è presentata secca e compatta.
Pure io credo ci sia qualche problema nel sottosuolo e che colpisce in particolare il lauroceraso perché altre piante con la stessa esposizione non hanno problemi.
L'unica manifestazione che ho avuto nel mese di ottobre dell'anno scorso è stata la nascita sulla base di una pianta deceduta di diversi funghi simili ai chiodino e che su internet ho trovato con il nome di armillaria mellea.
Grazie per l'attenzione
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

i funghi indicano il terreno troppo umido e poco drenante.
Anche se l'esposizione è a nord ed il terreno è umido per l'ombra della casa, i funghi non devono nascere. Gli unici ammessi sono quelli che possono generarsi dalle radici in decomposizione delle piante. Questi verrebbero fuori anche se il ceppo in decomposizione fosse a sud.

Ste
 

Valentina Dc

Aspirante Giardinauta
Ciao,

i funghi indicano il terreno troppo umido e poco drenante.
Anche se l'esposizione è a nord ed il terreno è umido per l'ombra della casa, i funghi non devono nascere. Gli unici ammessi sono quelli che possono generarsi dalle radici in decomposizione delle piante. Questi verrebbero fuori anche se il ceppo in decomposizione fosse a sud.

Ste
Va bene. Cosa mi consigli di fare? Quest'anno, a seguito della drastica riduzione di acqua non sono nati, ma il processo di morte delle piante non si è fermato del tutto, anche se rallentato (sembra). Devo vangare il terreno? ci mischio della sabbia? Ci sono fitofarmaci sistemici o da mettere nel terreno? grazie
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

se il terreno non drena non ci sono prodotti chimici che ti possano aiutare. Al massimo possono rallentare la possibile insorgenza di malattie fungine.
Io, come ti ho detto, proverei a scavare. Se, dopo un periodo di siccità, scavando trovi terra compatta ed umida significa che in quella zona si crea "una piscina" e deve essere eliminata.
Prova a vedere se sarebbe fattibile sotterrare dei tubi microforati per far defluire l'acqua in eccesso o se basta aggiungere del pietrisco o sabbia grossolana per rendere il terreno più sciolto e drenante.
Magari basta anche rendere il terreno meno compatto, per aiutare le radici a trovare spazio per allargarsi e svilupparsi meglio.
Il terreno troppo compatto asfissia le radici e, i drenanti, aiutano a rendere morbida la terra.

Ste
 
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