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la rosa

pashe

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti
Un mese fa ho comprato in internet, piu' precisamnete su www.barni.it, delle rose a cespuglio.
Mi sono arrivate in ottime condizioni, ma dopo una settimana hanno avuto problemini, prima animaletti verdi che ho subito ucciso con l'insetticida, e adesso le foglie sono un po raggrinzite e attorno macchiate di marrone e giallo.Da allora non fa piu boccioli.
Cosa puo essere?
Aiutatemi
Grazie sheila
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Se gli animaletti verdi erano piccoli e localizzati soprattutto sui boccioli può trattarsi di
» Afidi

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Le popolazioni di afidi (pidocchi delle rose) compaiono in primavera sui germogli grazie alla schiusa delle uova deposte da una femmina svernante. I piccoli insetti verdi o brunastri pungono con l'apparato boccale i tessuti e succhiano la linfa provocando deformazione delle foglie e dei boccioli ed emettendo una sostanza appiccicosa e zuccherina, che può denunciare la loro presenza. Spesso il danno è più che altro estetico, ma se nelle vicinanze delle piante colpite, ve ne sono altre affette da virosi, gli afidi fungono da vettori e trasmettono il virus. Poiché questi insetti si riproducono molto rapidamente, quelli che resistono al trattamento chimico, danno velocemente luogo a popolazioni resistenti e più trattamenti vengono fatti più diventa un problema trovare un prodotto efficace. La strategia migliore è eseguire in primavera, quando si individuano le prime popolazioni, un trattamento con un prodotto sistemico (Confidor) e successivamente usare solo un prodotto a base di piretro naturale che non uccide tutti gli afidi, ma li tiene sotto controllo e non è dannoso per gli insetti utili tra i quali ve ne sono molti capaci di controllare la proliferazione degli afidi. Attenzione a non confondere il piretro naturale con le piretrine di sintesi (permetrina, deltametrina) che sono alla base di insetticidi che sono stati troppo utilizzati ( es. Decis).


Personalmente io interro uno spicchio di aglio "vestito" al piede della Pianta e, dopo poco, i pidocchietti spariscono e se ne stanno lontani per un paio di anni.
Li ho interrati una settimana fa ed i pidocchi sono ormai pochissimi.

Per le macchie gialle si potrebbe pensare a
» Ticchiolatura
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E' conosciuta anche come macchia nera; la malattia è favorita dalla bagnatura delle foglie (pioggia, nebbia, irrigazione sopra chioma) associata alle basse temperature. I danni compaiono quindi più frequentemente in primavera e in autunno e consistono in macchie nere dapprima piccole o piccolissime, poi più grandi ed anche confluenti tra loro. Successivamente le foglie ingialliscono e cadono. A volte le piante possono presentarsi completamente defogliate. Anche in questo caso il fungo compie più cicli in un anno ed è importante bloccare la prima infezione per abbassare la probabilità di diffusione delle spore.

Azioni preventive:

Durante le operazioni di potatura e concimazione primaverili, vanno asportate le foglie cadute sulle quali il fungo si conserva durante l'inverno.
Eseguire trattamenti con ossicloruro di rame (es. polvere Caffaro) o prodotti a base di Ziram o Mancozeb dalla potatura in poi.
I primi trattamenti sul bruno servono a disinfettare e a prevenire un'altra malattia, il cancro rameale; ne sono sufficienti un paio prima della schiusura delle gemme.
I successivi trattamenti vanno eseguiti circa ogni 10 gg e quando le temperature sono sopra i 20 C° possono essere associati con quelli di zolfo bagnabile per l'oidio. I prodotti preventivi vengono dilavati dalla pioggia perché non penetrano all'interno dei tessuti, perciò se in seguito al trattamento piove, questo va rifatto.

Azioni curative:
In presenza di varietà particolarmente sensibili (es. Iceberg) o di stagioni o climi piovosi, è necessario intervenire con dei curativi, meglio se prima delle piogge previste o immediatamente dopo, appena le foglie sono asciutte.
In generale i prodotti curativi penetrano nella pianta nel giro di due o tre ore. Quindi con un po' di tempismo si può intervenire tra una pioggia e l'altra.
Anche nel caso della ticchiolatura sono attivi i triazoli (Systhane) e le triforine (Saprol).
Gli interventi possono essere intervallati di una decina di giorni e vanno sospesi quando le condizioni climatiche non sono più favorevoli alla malattia ed eventualmente ripresi in occasioni dei temporali tardo estivi. Per limitare al massimo i trattamenti curativi è necessario intervenire alla primissima comparsa dei sintomi che si impara a riconoscere osservando bene le piante più sensibili alcune ore dopo il primo evento piovoso (le prime tacche sono puntini neri piccolissimi o macchie molto rade).
 
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