La fortuna della famiglia Meilland è cominciata proprio con "Gioia" e tutt'ora ne è uno dei vanti maggiori.
Il 5 giugno del 1935, Francis Meilland, figlio di Antoine, il grande patriarca "Papa Meilland", è al lavoro nella serra, impollinando rose. Per la precisione i taccuini riportano che quel giorno furoni impollinati 55 fiori, da cui si formarono 52 frutti che diedero origine a 800 pianticelle. Di queste 50 furono considerate degne di attenzione.
Quella che doveva diventare "Gioia" portava un'etichetta con tre numeri, 3-35-40, che stavano a significare il terzo incrocio fatto nell'estate del 1935 e la quarantesima pianta delle 50 prese in considerazione.
Nell'estate successiva la rosa venne noltiplicata per la prima volta e, già in autunno, grazie al clima particolarmente favorevole, si poterono ammirare i primi fiori: meravigliosi per la forma e le dimensioni, con una strana luce verdognola riscaldata da un giallo che progressivamente, andando verso l'orlo dei petali, si tingeva di rosa carminio.
Nel 1939 alcune gemme di questa nuova rosa vennero inviate in America, Germania e Italia. Il 3 settembre venne dichiarata la guerra e qualsiasi comunicazione tra i Paesi cessò.
In Germania LA ROSA 3-35-40 venne chiamata "Gloria Dei", in Italia "Gioia". Quanto a Francis Meilland, decise, d'accordo con il padre Antoine, di dedicarla alla madre: la rosa divenne dunque "M.me A. Meilland".
In America, l'approssimarsi dell'armistizio suggerì un altro nome, "Peace".
Per una straordinaria coincidenza, la mattina del giorno designato per la sua presentazione, il 29 aprile del 1945, cadeva la città di Berlino, testimoniando significativamente la fine della guerra in Europa.
Poco tempo dopo, a San Francisco, alla conferenza per le Nazioni Unite, ognuno dei 49 delegati trovò nella propria camera d'albergo una di queste rose, accompagnata da un messaggio beneaugurale di pace e prosperità.
Gli introiti derivati dalla vendita di questa rosa in America, convinsero Francis Meilland a cedere l'azienda a Francisque Richardier ee a creare a Cap d'Antibes un cende centro per l'ibridazione. Fra i primi prodotti, "Baccara" (1954). Ma questa è un'altra storia.
Il testo è sintetizzato da un articolo di Michela Mollia per un inserto "Le rose" allegato a Gardenia.
Personalmente, ritengo di sottolineare il ruolo psicologico e sentimentale svolto da questa "Peace"-"Gioia"-"M.me A. Meilland". E come sia tutt'ora attualissimo.
Questa rosa è certamente famosa e molto amata in tutto il mondo, di per sé, ma suggerisco a tutti i giardinauti di farne ancora, ancora e ancora un emblema di armonia, distensione e amicizia, da coltivare, custodire ed esibire come cosa intima, preziosa e indispensabile: la Pace.
Antonio
Il 5 giugno del 1935, Francis Meilland, figlio di Antoine, il grande patriarca "Papa Meilland", è al lavoro nella serra, impollinando rose. Per la precisione i taccuini riportano che quel giorno furoni impollinati 55 fiori, da cui si formarono 52 frutti che diedero origine a 800 pianticelle. Di queste 50 furono considerate degne di attenzione.
Quella che doveva diventare "Gioia" portava un'etichetta con tre numeri, 3-35-40, che stavano a significare il terzo incrocio fatto nell'estate del 1935 e la quarantesima pianta delle 50 prese in considerazione.
Nell'estate successiva la rosa venne noltiplicata per la prima volta e, già in autunno, grazie al clima particolarmente favorevole, si poterono ammirare i primi fiori: meravigliosi per la forma e le dimensioni, con una strana luce verdognola riscaldata da un giallo che progressivamente, andando verso l'orlo dei petali, si tingeva di rosa carminio.
Nel 1939 alcune gemme di questa nuova rosa vennero inviate in America, Germania e Italia. Il 3 settembre venne dichiarata la guerra e qualsiasi comunicazione tra i Paesi cessò.
In Germania LA ROSA 3-35-40 venne chiamata "Gloria Dei", in Italia "Gioia". Quanto a Francis Meilland, decise, d'accordo con il padre Antoine, di dedicarla alla madre: la rosa divenne dunque "M.me A. Meilland".
In America, l'approssimarsi dell'armistizio suggerì un altro nome, "Peace".
Per una straordinaria coincidenza, la mattina del giorno designato per la sua presentazione, il 29 aprile del 1945, cadeva la città di Berlino, testimoniando significativamente la fine della guerra in Europa.
Poco tempo dopo, a San Francisco, alla conferenza per le Nazioni Unite, ognuno dei 49 delegati trovò nella propria camera d'albergo una di queste rose, accompagnata da un messaggio beneaugurale di pace e prosperità.
Gli introiti derivati dalla vendita di questa rosa in America, convinsero Francis Meilland a cedere l'azienda a Francisque Richardier ee a creare a Cap d'Antibes un cende centro per l'ibridazione. Fra i primi prodotti, "Baccara" (1954). Ma questa è un'altra storia.
Il testo è sintetizzato da un articolo di Michela Mollia per un inserto "Le rose" allegato a Gardenia.
Personalmente, ritengo di sottolineare il ruolo psicologico e sentimentale svolto da questa "Peace"-"Gioia"-"M.me A. Meilland". E come sia tutt'ora attualissimo.
Questa rosa è certamente famosa e molto amata in tutto il mondo, di per sé, ma suggerisco a tutti i giardinauti di farne ancora, ancora e ancora un emblema di armonia, distensione e amicizia, da coltivare, custodire ed esibire come cosa intima, preziosa e indispensabile: la Pace.
Antonio