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La ricerca della felicità

garofano

Maestro Giardinauta
Ciao a tutti.
Vi ho proposto un argomento "tosto"parlandovi del tempo, e mi piace molto come la discussione stia evolvendo.
Non paga pero', e qualcuno potrà dimi che non ci dormo la notte,vi propongo questo argomento.
Mi è venuta l'idea curiosando in rete e sono cpitata su questo sito
Lì ho letto questa meditazione che vi "giro",se mi riesce di fare il link (che dite,mi riesce?:azz: Boh).
Ditemi poi che ne pensatecoscienzeinrete.net/spiritualità/item/2427-siamo-venuti-sulla-terra-per-cercare-il-benesere-o-il-bene-e-come-sta-andando
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lilith

Master Florello
Felicità è un bicchiere di vino con un panino... la felicità. ..... ( sdrammatizzo, l argomento è tosto! )
 

billgates13

Giardinauta Senior
la felicità?
è non leggere tutte quella cavolate perché troppo lungo ahahahhahah
stare bene io e le persone a cui voglio bene e riuscire nella giornata a fare quello che mi sono imposto senza intoppi e guai vari.
denaro e traguardi vari non mi interessano li calcolo solo come mezzi per sostentamento dato che la società m e li ha impsti
 
l'articolo mi ricorda parecchio i concetti letti in un curioso libretto "la fisica dell'anima", dove l'Autore (Fabio Marchesi) elabora una curiosa teoria che utilizza le zone inesplorate della Scienza e della Fisica Quantistica per argomentarla in modo interessante e a tratti inquietante (nel senso buono).
Non sto qua a ricordare che le teorie sulla reincarnazione sono le vie più agevoli per dare un senso alla nostra esistenza e che il concetto di "paradiso" come premio di un'esistenza nobile e giusta, è diventato un po' limitativo se si cerca di spingersi oltre. Al di là della spiritualità in qualsivoglia sua forma, però, io sono certo della "Vita come Esperienza", ancor più sicuro che è breve e che vada vissuta bene.
Per esperienza so che nutriamo desideri e passioni potenti ma non sempre "positivi" che se magari nell'immediato ci gratificano, a lungo termine fanno invece danni notevoli.
Viviamo, questo è certo, in una società materialistica e capitalistica che ci programma sin da piccoli ad avere determinati desideri e bisogni che ci allontanano dalla splendida, appagante semplicità del vivere in armonia con ciò e chi ci circonda.
E' un qualcosa di molto intimo, presuppone prese di coscienza e apparenti rinunce che ognuno può o non può scegliere di perseguire.
Credo sia alla fine il ritrovare gioia e stupore nel contemplare piccole cose, semplici, di indossare la propria quotidianità non con rassegnazione ma curiosità, ritagliando in essa spazi per sé e per il sé che se volete potete anche chiamare Anima. Sbarazzarsi delle cose da cui dipendiamo (DIFFICILISSIMO!!!)
Coltivare i propri talenti, ad esempio, o dedicarsi agli altri, o semplicemente sdraiarsi su un prato a guardare le nuvole e le loro forme strane.
Tutto banale e scontato, per carità, visto così è quasi ridicolo.
Però penso che l'essenza della felicità la si trovi proprio qui.
E' uno stato mentale, insomma.
 
scusa Bill, ti prego di perdonarmi ma leggere che definisci "cavolate" dei concetti e delle idee che neppure ti sei preso la briga di leggere fino in fondo mi ha leggerissimamente urtato.
 

billgates13

Giardinauta Senior
vabbè dai non urtarti sennò te fa male e mi spiace.
anche se intendevo tutto quello scritto....un mio parere come il tuo sono uguali diversi ma non per questo uno giusto e la'ltro errato.
 
no al dolore sono assuefatto non sia mai: è che sono concetti abbastanza condivisibili e che possono generare spunti per riflettere e cercare di vivere meglio.
Gli Altri ho capito che sono entità fragilissime.
 

billgates13

Giardinauta Senior
insomma me devo legge tutto quel coso ?
non ho tempo e domenica parto ...voi venì? vado a fa qualcosa che me piace e me ammazza de fatica ma alla fine sarò soddisfatto perché tutto fatto d ame.
sarò da solo con i miei pensieri e la mia fatica ...sai che bello senza televisione e giornali senza leggere niente ....questa sarebbe anche felicità.
tutto questo pattume che si percepisce in giro (leggendo ed altro) stando da soli non si pista e non puzza ....solo profumo di mare e di sudore ahahahah
ciao bello
 

billgates13

Giardinauta Senior
veramente non l'ho letto
insomma ce da fa er c.... voi venì? ahahahahahhahahahahah
mejo de no dai altrimenti me tocca pagatte oltre che passatte da magnà e fatte fa er bagno nel mare più bello del mondo ahahahhahaha
 

Olmo60

Guru Master Florello
:confuso: garò,.... è messa così male Roma??:love_4: (scherzo..:lol:)

prima osservazione di stile: mi è sembrato di tornare indietro negli anni, al tempo della preparazione alla Comunione, dove alle domande seguivano risposte già "impostate" che dovevamo imparare a memoria. E sono refrattaria a ogni indottrinamento, e mi viene da chiedermi perchè questa pastorale venga per lo più dai più buoni, dagli "amorevoli", dai "salvifici": perchè è l'amore che va in cerca di proseliti...garò, stanotte non ci dormo...

seconda osservazione psicologica: rimango muta davanti alle certezze assolute e l'incipit di qualcosa che viene da fuori -nel mondo- e che si chiamerebbe Spirito per spingerci verso il Bene....tutte queste maiuscole non lasciano spazio al dubbio, sono imperativi..ma come si fa a sopportare ancora le maiuscole.. out.

terza osservazione nel merito: trovo riprovevole che si imputi a un qualcosa di "esterno" sia il bene che il male, qualunque idea si abbia di bene e di male.
riprovevole perchè de-responsabilizza, che se qualcosa va storto sarà colpa dello Spirito che non ci ha trovato sul suo cammino, se va bene, ci sentiremo ancora più convinti della necessità e della Bontà di rompere le balle al prossimo con queste baggianate dell'Amore universale dato che tutto dimostra il contrario.
Fare il bene, perchè ci fa piacere, se ci fa piacere, sennò si può benissimo non farlo: nessuno si senta obbligato se non da sè stesso. gratis e senza compiacimenti spirituali, come mangiare un pezzo di torta e poi digerirla. scordarselo prima possibile. E mai giudicare sull'operato degli altri....sarebbe già abbastanza.
 
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