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Minnytù
Guest
Si cambia. Soprattutto emigrando, si cambia molto.
Ogni tanto mi fa piacere stare a parlare con gli amici e ricordare tutti i momenti felici, che per fortuna sono stati tanti.
Ma in generale, la felicità va costruita, e se si guarda solo al passato, non si va da nessuna parte.
Il problema più grosso del mettersi in gioco è accettare la sconfitta. Finchè non si accetta di poter fallire, non ci si metterà mai in gioco, perchè sappiamo che il fallimento è una possibilità e vogliamo evitarlo in tutti i modi.
È giusto avere paura del fallimento, per evitare di fare stupidaggini, ma è sbagliato diventarne schiavi, fino al punto di rinunciare a qualcosa che potrebbe renderci felici.
Poi probabilmente il carattere di una persona conta parecchio: ci sono persone che non cambierebbero una virgola di nulla per paura di fallire e ci sono persone che provano a scendere il Nanga Parbat con gli sci.
Per i primi la felicità sta nella consuetudine e nell'accettazione della routine, per i secondi sta nel mettersi sempre alla prova. Certo, un piccolo errore sul Nanga Parbat vuol dire la morte nel 99% dei casi, ma chi ci va lo sa benissimo.
Siamo qui per Gioco infatti, tutti giocano, animali ed esseri umani e senza gioco non c'è Esistenza, questo la dice lunga su come siamo nella Realtà, che invece non è un gioco come nel Creato, in cui crediamo a tutto quello che vediamo con i nostri 5 sensi, illudendoci che sia tutto veritiero ciò che ci appare o ciò che ci hanno fatto credere fino ad oggi, ma fortunatamente l'essere umano è in piena evoluzione e non parlo della tecnologia che stà facendo solo grave danno sia al nostro cervello con le onde elettromagnetiche dei cellulari, sia al nostro meraviglioso pianeta, ma di una Evoluzione Umana tutta incentrata sulla condivisione, conoscenza di noi stessi e che ci condurrà alla vera Felicità, alle cose essenziali di cui veramente abbiamo bisogno, ai veri Valori, seguire il nostro Istinto naturale che non è affatto sbagliato e prova ne è che ci è prezioso in caso di pericolo di vita, non è di certo un optional o la parte "bestiale" di noi, pare invece che vi sia molto più buon senso nella nostra intelligenza atavica ed istintiva che in tante fantasiose moraleggianti nonchè cervellotiche teorie e comportamenti basati sul niente e sul buio dogmatico che nasce dall'ignoranza di noi stessi e che deprime ed annienta la freschezza e la naturalezza del nostro sentirci esseri viventi: la Felicità è come quando eravamo piccolini e ciò che sentivamo dentro di noi era esattamente ciò che esprimevamo sinceramente, ma il Sistema sociale ed economico in cui ci siamo imprigionati ci costringe a non essere più noi stessi a vita, ecco perchè tanti casi di suicidio proprio nei paesi più "civili, ricchi ed industrializzati" e tanta follia mentale condita dalla violenza inumana, ma anche questo sistema, a mio parere è alla frutta, siamo di fronte ad un passaggio importante dalla era industriale e del falso uomo ad una Socialità di Coscienza umana, in cui ogni Diritto alla Vita non verrà mai più calpestato a prescindere dal colore e dalla nazionalità e dal sesso di appartenenza.
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