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la neutralità della rete

Olmo60

Guru Master Florello
mi sono imbattuta in questo articolo che sembra dire cose importanti, la prima delle quali riguarda il principio basilare di internet: la sua neutralità a garanzia della libertà di competizione uguale per tutti che sembra stia per essere eliminato. estratto dal link:
"La Federal Communications Commission statunitense, che regolamenta il traffico di Internet negli Stati Uniti e quindi ha un peso enorme nel traffico di dati del resto del mondo, ha annunciato di voler sostanzialmente eliminare il principio di neutralità. La data è vicinissima: il 14 dicembre prossimo".
per quanto mi riguarda potrebbe pure essere una bufala, l'unica cosa che mi sembra smentire l'ipotesi della bufala è quella che chi ha pubblicato questo articolo, Paolo Attivissimo, è un giornalista e divulgatore scientifico appartenente al CICAP , così come mi sembrano credibili le fonti che contiene che, sebbene scritte in inglese, sono riuscita a tradurre al 10%, ma devo lasciare a voi il compito della verifica.

i commenti sotto l'articolo, scritti in tecnichese, dicono poco ai non esperti, perciò ben contenta se qualcuno mi spiegherà come sta ( o sembra stare) la situescion.

http://attivissimo.blogspot.it/2017/11/che-cose-questa-neutralita-della-rete.html
 
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Olmo60

Guru Master Florello
tutto vero anche per questo articolo che descrive l'azione in corso della FCC ( Federal Communications Commission) presieduta da Aji Pai confermato presidente per altri 4 anni.
articolo più chiaro dell'altro che spiega le ragioni del contrasto tra democratici e repubblicani USA sul nuovo indirizzo della FCC e quello che potrebbe essere un nuovo percorso internet.
http://www.corrierecomunicazioni.it...rmato-ajit-pai-l-uomo-anti-net-neutrality.htm
 
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veciamarta

Giardinauta Senior
Cavolix!
Succederà negli USA ma è un bel problema comunque. L'europa potrebbe perfino decidere di scopiazzare. In pratica se ho capito bene (perchè nemmeno io sono un'esperta), io che guardo spesso gli streaming gratuiti, potrei rischiare di non poterli più vedere perchè:

1- i colossi dello streaming a pagamento, avrebbero più "banda" a loro disposizione (fissa), per cui la restante banda se la dovrebbero spartire le piccole aziende emergenti o gratuite. (faccio un esempio stupido: 40 mega di banda assicurata per le major e 1 mega per i restanti)
2- con tutta probabilità non riuscirei nemmeno a vedere i film dalle piccole aziende, perchè nei momenti di massimo traffico internet, con un mega sarebbe impossibile. Se riuscissi a vedere i film, probabilmente li vedrei a scatti o ci metterei tipo, 10 ore per scaricarne uno. Pertanto sarei costretta per disperazione, a farmi l'abbonamento con un colosso che invece verrebbe sempre avvantaggiato, avendo a disposizione una corsia preferenziale di 40 mega.
3- i colossi pagherebbero quanto le piccole aziende perchè non ci sarebbero più il "più mega hai, più paghi".
4- i provider avvantaggerebbero le proprie aziende di distribuzione streaming a svantaggio di altre aziende. Per cui facendo un confronto con le nostre distribuzioni, i film di timvision li vedrei benissimo anche durante il massimo di traffico in rete (senza interruzioni nella visione del film, e con download al massimo delle sue possibilità), ma quelli su amazon no (mi si blocca il film ogni 3x2, e lo devo vedere a singhiozzi, ecc).

In pratica (sempre se ho capito giusto :whistle:), le major della tv streaming, diventerebbero le uniche a proporre servizi, con tutti gli annessi e connessi. Mentre le piccole realtà si troverebbero schiacciate. La solita storia insomma, che si ripete, solo che questa volta avviene sul web. In mezzo allo streaming gratuito ci sarebbe pure youtube... per cui non so.
Caspita, ma che paese libero sono gli stati uniti :rolleyes:!
 
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Olmo60

Guru Master Florello
a me sembra che lo scenario descritto sia un'ipotesi molto probabile di quello che potrebbe succedere "se"..
.poi, se passa davvero questa linea, non so che dirti..quello che mi è chiaro è che si vorrebbe cambiare cambiando le -parole o riqualificandole.
se gli Internet Service Provider verranno riclassificati come semplici servizi d'informazione, ci saranno minori vincoli per quanto riguarda l’equa distribuzione dei contenuti online, che .qualcuno (chi può) ne approfitterà mi sembra ovvio, ma è da vedere.
forse questo è più semplice http://www.ilpost.it/2017/11/22/stati-uniti-nuove-regole-net-neutrality/
 
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veciamarta

Giardinauta Senior
a me sembra che lo scenario descritto sia un'ipotesi molto probabile di quello che potrebbe succedere "se"..
.poi, se passa davvero questa linea, non so che dirti..quello che mi è chiaro è che si vorrebbe cambiare cambiando le -parole o riqualificandole.
se gli Internet Service Provider verranno riclassificati come semplici servizi d'informazione, ci saranno minori vincoli per quanto riguarda l’equa distribuzione dei contenuti online, che .qualcuno (chi può) ne approfitterà mi sembra ovvio, ma è da vedere.
forse questo è più semplice http://www.ilpost.it/2017/11/22/stati-uniti-nuove-regole-net-neutrality/
Si, per ora sono ipotesi. Deve ancora passare la legge, se passerà. Oltretutto -sempre parlando dello stesso annuncio- non è che dica moltissimo, pertanto sono veramente delle ipotesi.
Infatti l'avviso non è (ovviamente) ufficiale: "This is an unofficial announcement of Commission action. Release of the full text of a Commission order constitutes official action."
Comunque è sempre giusto ipotizzare ogni probabilità. Su queste cose è bene non prendere mai la situazione sottogamba. Specie se mira a colpire le pari opportunità, o alla libertà di espressione.

Ora che ci penso bene, quel "Release of the full text of a Commission order constitutes official action", mi lascia dubbiosa. Parla di un testo completo. Magari esiste ed è scaricabile altrove o bisogna attendere il varo della legge? o forse sono io che ho capito male quel "Release of the full text "...
 
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Olmo60

Guru Master Florello
dovrebbe essere scaricabile..oppure a saper dove cliccare:cautious:....ah! maledetta language...:D
da sottolineare comunque il fatto che l'altra parte ci vede dei vantaggi..ma come poterli valutare se nze legge l'inglese? ehi, rete, c'è qualcuno che potrebbe gentilmente tradurre i documenti citati in qualità di fonti? :V:V:V
 

veciamarta

Giardinauta Senior
Ciao Olmo
l'hanno approvato, come avevano previsto. Ho trovato questo trafiletto su Repubblica di Venerdì 15 Dicembre.
Speriamo bene... staremo a vedere...
 

Allegati

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    internet - fine era.jpg
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veciamarta

Giardinauta Senior
Mi spiace :(.
Come ultima risorsa ho provato a convertire il testo con il metodo OCR. Troverai qualche errore di conversione.

INTERNET FINE DI UN'ERA

"All'inizio non vi accorgerete di nulla. La fine della N et Neutrality – anticipata su questo giornale il 23 novembre- da ieri è la linea ufficiale dell'authority americana, la Federal Communications Commision (Fcc). lnternet cessa di essere trattato alla stregua di un servizio pubblico. Si apre la possibilità che chi possiede le infrastrutture - cioè gli internet service provider che sono di solito le telecom possa velocizzare accesso e streaming per chi paga di più, rallentare e ostacolare chi paga meno. Inizialmente questa partita non riguarda l'utente finale, cioè noi. Ammesso che la novità non sia bloccata dai tribunali lo scontro d'interessi è tra giganti. Da una parte ci sono le telecom che si sono battute contro la Net Neutrality. Dall'altra c'è chi fa viaggiare i propri contenuti sulla Rete, da Google a Facebook, Amazon, Netflix. L'argomento avanzato dalle telecom che ha convinto il regolatore è che l'attuale struttura ingessata delle tariffe non incentiva l'innovazione. Balle, ha replicato la rivista specializzata Wired dimostrando che le telecom hanno continuato a fare ricchi profitti e a investire molto nel settore. Più che altro è in atto uno scontro ai vertici del capitalismo americano per La ripartizione dei profitti: con Trump è in voga la Old Economy delle telecom, cala l'influenza politica delle cinque sorelle digitali della West Coast. Gruppi come AT&T, Comcast e Verizon potranno offrire agli utenti degli smartphone i propri servizi d i streaming fatti in casa, più veloci. Che la posta in gioco sia colossale, lo conferma un aneddoto: quando la Fcc seguendo la consuetudine ha aperto il proprio sito ai commenti del pubblico, è stata sommersa di reazioni per lo più negative. Alcune a firma di defunti. La macchina delle fake-news si è messa in movimento per tentare di influire sul risultato finale."
 
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