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La mia camelia sta male

francy_9

Giardinauta
Salve a tutti, la situazione della mia Nuccio's pearl è precipitata!Continua a perdere le foglie...ormai ne ha pochissime!Gli ho fatto prendere un pò di acqua piovana ma neanche questo sembra avere giovato.
La mia camelia stà in un vaso al coperto...uff cosa posso fare?
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
foto!!!
Ma al coperto cosa intendi?
In casa o fuori sotto una terrazza o un portico?
 

Andry21

Aspirante Giardinauta
Ultimamente quanto l'hai annaffiata? Noti per caso che l'acqua defluisce da sotto il vaso? Quant'è luminoso il posto in cui tieni la camelia? Per capire il problema bisogna anche sapere come la coltivi, che trattamenti usi, se prima della cascola hai cambiato metodo di coltivazione o se ha subito un qualche cambiamento... In più sarebbe utile controllare lo stato delle radici, basta sollevare la pianta dal vaso e controllare se le radici sono sane (bianche) o malate o morte (nere).
 

francy_9

Giardinauta
Gli ho fatto prendere l'acqua piovana un giorno intero, sabato per l'esattezza ma quando la bagnavo una volta alla settimana controllavo sempre che l'acqua uscisse dai fori di scolo. Il posto è luminoso e non ho cambiato modo e posto di coltivarla da quando le ho comprate a marzo dell'anno scorso.
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Ciao Francy_9.
Per me hai dato e stai dando troppa acqua. Ricordati che le piante, se sono seguite, è più facile farle morire per troppa acqua che per poca. In inverno non bagnare come in estate, basta un bicchiere d'acqua: il metodo dell'acqua che fuoriesce dai fori di scolo va bene in estate. Il trucco del dito nel terriccio non va bene per le camelie che hanno radici superficiali e tendono a riempire, prima di tutto, la parte superficiale del vaso. I terricci per acidofile sono composti quasi esclusivamente da torba che ha due grossi difetti: se troppo bagnata è inzuppata come una "spugna", se asciuga troppo (in estate!) assorbe male l'acqua e tende a staccarsi dal bordo del vaso. Se bagni troppo, la pianta non affonda le radici nel terriccio del vaso, te ne accorgi quando vai a rinvasarla, perché svasandola la zolla si rompe orizzontalmente nel punto in cui le radici sentono troppa umidità. Impara a regolarti con il peso del vaso (la pianta vedo che non è grande), c'è differenza tra un vaso asciutto ed uno bagnato e si percepisce facilmente sollevandolo. Se le radici marciscono, deperisce tutta la pianta e, successivamente, si apre la strada alle malattie fungine.
Per mia lontana e diretta esperienza, purtroppo!
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
Dico la mia:
secondo me non è detto che sia un problema d’acqua ma se lo fosse, il problema non sta nel quantitativo d’acqua utilizzato ad innaffiatura ma eventualmente nel cattivo drenaggio o ostruzione del foro di scolo che causa ristagni o nella frequenza d’annaffiatura.
Il discorso del quantitativo d’acqua di un bicchiere sufficiente in inverno non mi convince, per quel che ho imparato io l’annaffiatura deve essere sempre effettuata col medesimo quantitativo d’acqua necessario a bagnare integralmente il pane, la differenza tra estate e inverno deve risiedere nel fatto che in inverno si annaffia raramente perché non ce n’è bisogno salvo eventi particolari di vento che asciuga parecchio.
Annaffiando con poco quantitativo d’acqua si rischia, a mio avviso anche in inverno, in particolar modo in frangenti poco umidi e ventosi, di lasciare inconsapevolmente almeno ¾ del pane asciutti, pane che poi a lungo andare diviene idrorepellente e tutto questo nuoce alla camelia.
A mio avviso il pane deve essere sempre bagnato integralmente sia in inverno che in estate, il non dare troppa acqua a mio avviso non significa annaffiare con poca acqua a ma annaffiare con minor frequenza.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
........francy la vedo proprio brutta, non sò se si può ancora salvare. Purtroppo nella foto non si vede la parte basale della pianta. Direi che la tua pianta è gravemente colpita da affezione fungina, il chè non vuol dire che necessariamente hai sbagliato qualcosa nelle pratiche colturali.
Cosa fare....sicuramente tagliare tutta la parte secca e a ogni taglio disinfettare le forbici con ipoclorito o alcool e poi fare un bel trattamento con un fungicida, preferibilmente a base di Fosetil Alluminio e aspettare.
Se la pianta è un regalo con un valore aggiunto puoi tentare, altrimenti sinceramente se non hai un fungicida in casa non vale la spesa e conviene comprare una nuova pianta, più fortunata.
Scusa la freddezza, in bocca al lupo!
 

francy_9

Giardinauta
Okk figurati per la freddezza è giusto dire le cose come stanno. Beh proverò a tagliarla come dici tu e vedere cosa succede, al massimo ne prenderò un altra anche se mi dispiace sempre quando muore una pianta!Grazie mille...
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Ciao Bausette,
in inverno in un vaso di plastica (terracotta tutt'altra cosa) in condizioni normali (radici che non hanno completamente occupato/costipato il loro spazio a disposizione), il terriccio a base di torba, nella parte inferiore del vaso di plastica, non riesce a smaltire/evaporare il quantitativo d'acqua che gli viene somministrato, ciò che avviene normalmente in estate. Se provi a svasare una camelia che ha il terriccio superficiale leggermente asciutto, ti renderai conto che la parte inferiore del terriccio è sempre molto umida/bagnata. Se si continua a bagnare con lo stesso quantitativo d'acqua in inverno (acqua che fuoriesce dai fori di scolo), si ottiene il risultato di impregnare d'acqua in terriccio nella parte inferiore del vaso (puoi utilizzare qualsiasi tipologia di drenaggio in fondo al vaso, il risultato è lo stesso) e così facendo le radici, oltre a rischiare di marcire, non scenderanno ad occupare la parte del terriccio a loro disposizione nella parte inferiore del vaso. Ho camelie in vaso di plastica di tutte le dimensioni: i vasi più grandi (50 - 60 cm. di diametro) io addirittura evito di dare acqua, controllando, naturalmente, che la pianta non manifesti tale necessità e la somministro, sempre in quantitativo limitato. Così facendo io mi trovo benissimo. Prendi ad esempio anche i metodi utilizzati dai vivaisti per la coltura in vaso (irrigazione a pioggia o a spaghetto/goccia): tali metodi non riusciranno mai a bagnare totalmente i terricci dei vasi, ma le radici sono più stimolate a vegetare. Il discorso cambia se il vaso è di terracotta oppure la pianta ha già occupato, con le radici, lo spazio che ha a disposizione (nel vaso ci sono più radici che terriccio). Questa è la mia, opinabile naturalmente, modesta esperienza maturata nei due miei giardini (a Prato ed in Versilia). Il bicchiere d'acqua può essere sufficiente per un vaso di 20 cm. di diametro, forse ho sbagliato a non dare questo parametro, in normali condizioni di terriccio e solo in inverno!
 

giulio51

Esperto di Gardenie
DSCF1444 a.jpg Scusami, Francy_9, ti chiedo scusa,
nella foto si vede, sullo sfondo, un ramo di camelia in perfette condizioni e che non riesco a capire se fa parte di un vaso diverso o dello stesso vaso. Se fa parte dello stesso vaso, ma non credo, dovrebbe partire direttamente dal terreno: spesso i vivaisti inseriscono più talee in un vasetto, per evitare fallanze. In questo caso vorrebbe dire che questa piantina ha radici più superficiali e non ha subito marcescenze.
L'altra ipotesi: la camelia in primo piano è in condizioni disastrate, le radici, o che siano marcite per eccesso d'acqua o per patologie fungine (Phytopthora cinnamoni) mettono a repentaglio la pianta. In questo momento, freddo e pioggia, non la si può sottoporre ad un nuovo stress dovuto ad un rinvaso. Mettila al riparo dalla pioggia, non annaffiarla e controlla, un paio di volte la settimana, la pesantezza del vaso per capire lo stato del terriccio. La pianta, nella sua sofferenza, ha scaricato le foglie e sta facendo seccare sia i bocci che le gemme a legno/foglie, pero i rametti sono ancora verdi. Quando la stagione si metterà al buono, spero presto, rinvasala (anche in un vaso di uguale dimensione o più piccolo se è sufficiente per la zolla) cambiando il terriccio, controlla che ci siano radici bianche, non rompendo la zolla, ma passando delicatamente la mano intorno al terriccio. Verifica se ci sono rimaste gemme a foglia sane (verdi), perché è da potare sino a quel livello (NON rasente alla gemma, ma lasciando due cm di rametto che seccherà e toglierai successivamente). A questo punto avrai una pianta convalescente, che rischierà di soffrire la sete per la quasi mancanza di radici capillari, pertanto starà alla tua sensibilità intervenire con parsimonia, onde stimolare la nuova emissione di capillari. Buona fortuna!
Questo, naturalmente, è quello che io farei... Ben vengano opinioni diverse, nel giardinaggio c'è sempre da imparare, io per primo.
Se può consolarti, è capitato anche a me un caso analogo diversi anni fa, scoraggiato, misi da parte la pianta, trascurandola totalmente. Dopo alcuni mesi, quando presi in mano la pianta per recuperare almeno il vaso, mi sono accorto che la camelia aveva emesso alcune gemme dal tronco. L'ho seguita nella sua ripresa ed adesso mi godo i suoi splendidi fiori, con duplice soddisfazione! ( è una Oki No Nami, la foto è un po' mossa perché da noi tira vento).
Scusami di nuovo, un salutone!
 
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bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
Ciao Bausette,
in inverno in un vaso di plastica (terracotta tutt'altra cosa) in condizioni normali (radici che non hanno completamente occupato/costipato il loro spazio a disposizione), il terriccio a base di torba, nella parte inferiore del vaso di plastica, non riesce a smaltire/evaporare il quantitativo d'acqua che gli viene somministrato, ciò che avviene normalmente in estate. Se provi a svasare una camelia che ha il terriccio superficiale leggermente asciutto, ti renderai conto che la parte inferiore del terriccio è sempre molto umida/bagnata. Se si continua a bagnare con lo stesso quantitativo d'acqua in inverno (acqua che fuoriesce dai fori di scolo), si ottiene il risultato di impregnare d'acqua in terriccio nella parte inferiore del vaso (puoi utilizzare qualsiasi tipologia di drenaggio in fondo al vaso, il risultato è lo stesso) e così facendo le radici, oltre a rischiare di marcire, non scenderanno ad occupare la parte del terriccio a loro disposizione nella parte inferiore del vaso. Ho camelie in vaso di plastica di tutte le dimensioni: i vasi più grandi (50 - 60 cm. di diametro) io addirittura evito di dare acqua, controllando, naturalmente, che la pianta non manifesti tale necessità e la somministro, sempre in quantitativo limitato. Così facendo io mi trovo benissimo. Prendi ad esempio anche i metodi utilizzati dai vivaisti per la coltura in vaso (irrigazione a pioggia o a spaghetto/goccia): tali metodi non riusciranno mai a bagnare totalmente i terricci dei vasi, ma le radici sono più stimolate a vegetare. Il discorso cambia se il vaso è di terracotta oppure la pianta ha già occupato, con le radici, lo spazio che ha a disposizione (nel vaso ci sono più radici che terriccio). Questa è la mia, opinabile naturalmente, modesta esperienza maturata nei due miei giardini (a Prato ed in Versilia). Il bicchiere d'acqua può essere sufficiente per un vaso di 20 cm. di diametro, forse ho sbagliato a non dare questo parametro, in normali condizioni di terriccio e solo in inverno!
non concordo però non rifiuto mai niente a priori che possa servire per imparare qualcosa di utile.
Può darsi che un domani mi capiti quel che capita a te, io non ho mai avuto problemi di sfruttamento della parte bassa del pane, annaffio come sai e le radici si propagano una bellezza, non ho mai trovato pani semiradicati tranne quelli di piante il vaso si era rotto prima del tempo necessario a sfruttarlo tutto.
Ogni due/tre anni al momento del rinvaso non ci sono parti di pane non sfruttate altrimenti ci sarebbe qualcos'altro che non va.
E più che altro, con ottimo drenaggio, non ho mai avuto problemi con le annaffiature abbondanti a bagnare tutto il pane, resto convinto che dipenda più che altro dal drenaggio ma comunque, ripeto, prendo in considerazione ogni ipotesi perché non si finisce mai di imparare
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Bausettete, hai tenuto conto anche della differenza di clima con Livorno? Non so quante brinate/gelate devono sopportare le tue piante, ti posso assicurare le mie diverse. Ti dirò che anche il giardino in Versilia, che si trova a circa 500 mt. dal mare in linea d'aria, è sottoposto a delle brinate eccezionali, per l'umidità presente nell'aria. E le radici in un vaso con terriccio bagnato (e gelato) reagiscono diversamente. Comunque, l'importante è aver trovato ognuno il modo più confacente alle nostre piante.
Francy_9, se ci farai conoscere l'evolversi della tua situazione, a me farà piacere.
Buona serata!
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
Non so se influisca il clima leggermente diverso.
Vero, il tuo è sicuramente più continentale.
Le gelate se le beccano anche le mie se pur in maniera minore nel numero degli eventi e forse anche nell'intensità.
Io in casi di gelo non ho mai avuto problemi anche perchè coi vasi di coccio non è facile che il terriccio geli, può gelare quello in superficie ma non quello di fondo e non ho mai avuto problemi di un certo tipo.
Poi, vero che sto a livorno, ma in provincia e casa mia è a 160 m sul ldm e le camelie esposte a nord, quindi di venti e freddo se ne prendono..
Però, continuo a essere dell'idea che l'annaffiatura superficiale a lungo andare inganna e nuoce mentre a mio avviso con quella a bagnare completamente il pane, non si sbaglia mai.
Altrimenti ci sarebbe da capire come me mie piante non facciano la fine della pianta di francy_9.
Condizioni diverse? Ci credo fino a un certo punto, l'unica cosa che potrebbe cambiare le cose è il vaso di plastica che ritengo assolutamente da evitare per le camelie.
Continuo a pensare che in quel caso il problema sia l'eccessiva frequenza dell'annaffiatura e il cattivo drenaggio, non certo il quantitativo d'acqua utilizzato per ogni annaffiatura.
Però, ognuno ha la sua esperienza e le sue idee.
 
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giulio51

Esperto di Gardenie
La reazione del terriccio contenuto in un vaso di plastica è molto diversa, purtroppo e molto in tutte le stagioni, da quello in un vaso di terracotta. Io utilizzo vasi di plastica (PEHD adittivato) non perché li consideri migliori o mi piacciono più del cotto, che consente la traspirazione delle radici, l'evaporazione mooolto più velocemente delle annaffiature anche in inverno, soprattutto nelle giornate ventose, ecc., ma io sono arrivato ad avere quasi 100 piante di camelia di 70 varietà diverse (adesso ne ho meno, complici gli amici). Con tutte le mie piante (non ho solo camelie), se utilizzassi vasi di cotto, mi converrebbe diventare socio di una fornace! Le camelie che si comprano, come senz'altro sai, sono invasate in torba, alla grande se viene aggiunta una percentuale di pomice, il tutto contenuto in vasi di plastica, torba che viene pigiata nel vaso...

Morale: se uno utilizza il metodo classico (ottimo per il vasi di cotto) ed è soddisfatto, perché cambiare? Se uno utilizza i vasi di plastica e non è soddisfatto, perché non provare? Tutto qui!
Con amicizia, un saluto!
 
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