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Inglesi sì, inglesi no

Anto..

Aspirante Giardinauta
anche the Fairy non mi dispiace affatto. (la tua Anto, dovresti vedere quanto è grande il cespone! e le sono affezionata proprio perchè è la tua)..

Son proprio contenta...e ti abbraccio! :flower:
Tra l'altro le Fairy son proprio di bocca buona, prese e spostare almeno 2 volte...eppure non si son manco offese e amche qust'anno stanno dando il meglio di se! :eek:k07:

uhhhhhh sono ot, ma una cosa te la devo dire se mai poi mi scordo!
Ho il giardino invaso dalla tuo lamium :lol: oh ma son contenta eh...almeno dove c'è lui non nascono erbacce! :D
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
con il caldo di questi giorni le inglesi sono sofferenti.
scolorano in fretta, e altrettanto in fretta i petali cadono.ù
claire austin in questa situazione si è rivelata la meno resistente, mentre tiene bene queen of sweden e a shropshire lad
 
M

mammagabry

Guest
per margherita la mia inglese e' la Charles Darwin e nonostante il caldo di questi giorni sciroccosi i suoi fiori stanno riuscendo a fare anche 4-5 giorni anche se diventano bianchi prima di aprirsi completamente l'hanno scorso invece dopo 2 giorni di completa apertura diventavano chiari ,di questa rosa mi affascina il fatto che i boccioli non lasciano proprio intendere di voler diventare cosi' enormi, anzi.
Devo dire che il sole lo sopporta tranquillamente senza arrostirsi come i turisti suoi conterranei :lol: :lol:
 

dinogiardino

Giardinauta Senior
io sto fininendo di allestire il "grosso" del giardino della nuova casa. per il momento di inglesi ne ho solo 3 e sono Queen Sweden, Sophy's Rose e Graham Thomas. sarà discordante come parere ma (a parte Graham Thomas, appena arrivata) le prime due rose (le prime ad entrare in giardino) sono davvero impressionanti, per tipo di fioritura, struttura e rifiorenza, è ancora presto per dirlo ma mi sembrano anche molto resistenti alle malattie.
io sono uno di quelli che alza la mano e si entusiasma per la fioritura di una inglese, ma più in generale credo che:
per una mia propensione personale tendo a nn andare sul monotema per cui da subito anche per quanto riguarda le rose ho pescato qua e la saltando da una varietà all'altra e devo dire, che anche se è presto, sono soddisfatto di questo tipo di approccio. ma sono d'accordo con Anto.. quando dice che è questione di sensibilità personale, e quindi seconde me da ogni gruppo di Rose si può tirar fuori ciò che più confà con il gusto, le esigenze e la sensibilità di ognuno, per cui anche io nn farei di tutte le inglesi un fascio ma bensì valuterei Rosa per Rosa.
ciao a tutti

p.s. per inciso alla Landriana ho comprato una Gigantea, una sola ed unica fioritura, nn vedo l'ora che arrivi l'anno prossimo per vederla in fiore...
 
Ultima modifica:

gianfra

Guru Giardinauta
inglesi si ! inglesi NO ! : Be not to be ................è amletico: Amore ed odio :confuso: dico basta ed anche quest'anno ne ho acquistate 5 : l'utima, non cercata, ieri sera alla coop : La Sharifa Asma , visto che non cresce tanto l'ho piantata dietro la pat A. Un gruppo di 4 Austin con peonie. Il no : sono troppo perfettine come d'altronde amano farsi vedere gli inglesi ed ai nostri climi reggono poco. Poi c'è il si : forma, colore pofumo e portamento .
Allora causa queste combinazioni, l'altro fine settimana, 2 splendide Tess of The D'ubervilles già montate su di un arco( diviso in 2 ), piantuzze alte sui 2,5 m cadauna ed in completa fioritura : uno sballo !!!!!!! con conseguente soddisfacimento della consorte per aver trovato un arco come voleva lei ( prezzo da dimenticare) ed infine quella che a prima vista avevo scartato il sabato per il colore bianco sporco tendente al crema col centro giallino la Charles Darwin era l'ultima,cicciosissima l' ho annusata e l'ho acquistata subito , ora è sotto Guinéè e riempirà le parti basse vuote del suo fusto.

Insomma più amore che odio, anche se sono sempre convinto che siano piante per temperature miti oltre che idrofage, tant' è che i migiori risultati , vedi la mia Pat, li ho alla mezz'ombra ( discontinua ) fatta dagli alberi che la corcondano e sovrastano.
 

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Non ho molta esperienza diretta con le inglesi, ho una Wild Edric che ora che l'ho spostata a mezz'ombra se la cava benone, e una Dark Lady che è un nuovo impianto autunnale ma mi ha sbalordito per l'immediata quantita' di fiori che produce gia' dal primo anno(Austin la consiglia per climi mediterranei).
E' vero, le antiche hanno tutto un altro fascino, ma le inglesi le trovo molto utili in giardino come pure le paesaggistiche peraltro. Certo che per uno come me che non ha piu' posto per nuove rose spesso mi capita di pensare che al posto di questa o quella ci starebbe da favola una bella antica ma ancora non mi sento pronto per gli espianti! Comunque, nel caso, le prime ad andarsene sarebbero le paesaggistiche.
 
R

Riverviolet

Guest
Vi ringrazio molto per la vostra cortese partecipazione, ho riflettuto molto proprio grazie alle vostre considerazioni.
Eggià Andrea, sono piante utili, punto.
Anch'io ho uno spazio risicato e quell'utilità, che per me, che amo un certo tipo di rosa, l'ho anche voluta perchè pensavo al giardino nel suo complesso e al non far mancare fioriture in tutte le stagioni.
Insomma non ho seguito il mio cuore, ma sono andata di progetto ed ogni volta, non solo in questo campo, sbaglio proprio per questo.
Evidentemente sono ancora in una fase in cui, necessito di conferme e gradimento esterno.

Margherita, molto spesso mi è capitato di pensare al discorso sulla maturità delle rose.
Tacciatemi pure di presunzione, perchè mi mancano le basi tecniche per affermarlo, ma ho la netta sensazione che sia una voce metropolitana.
Credo sia vero il contrario, una rosa dimostra in stagione di che pasta è fatta.
Sappiamo quanto stanchino il terreno e quanto sia difficile espiantare poi una rosa adulta, senza ucciderla nè avere scavi archeologici in giardino.
E su quel terreno, almeno per un anno, non si può mettere una rosa.
Sostituire un terreno autoctono, la devo dire, non mi è mai sembrata operazione intelligente. Una miscela di terriccio universale, di materiali inerti, di letame, è un conto. La sostituzione di cospicque carrettate di terra vergine dal proprio terreno, con pur ottimi terricci, un autogol.
Quel luogo, con terra sostituita in toto, a livello dlettantistico voglio sottolineare, rimarrà privo di tessitura, corpo, sostanza e reale nutrizione per anni. Ma è solo un mio pensiero.

Non sò ancora che farò, mi prendo tutta la stagione per osservare e riflettere, poi prenderò la decisione che mi detterà l'istinto.
Mea culpa l'overplantig e la bulimia rosesca, per cui molte piante sono in evidente competizione radicale anche se, pur quì, ci sarebbero considerazioni da elevare.
Quasi sicuramente però escono completamente di scena Heritage e The Sheperdess.
Altre verrano tradotte in contenitore in attesa di giudizio definitivo.

Mi aspetta un autunno ed un inverno di fatiche. :)
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Io devo dire che sono all'80% favorevole alle inglesi.

Nel mio clima crescono magnificamente, fioriscono moltissimo e sono molto profumate. Le annaffio normalmente come le altre e non sembrano risentirne.
La maggior parte di loro ha un profumo inebriante e fioriture molto lunghe.

In questi giorni sto ricevendo molte soddisfazioni da Golden Celebration, Gertrude Jekyll e Glamis Castle, oltre alle solite Gentle Hermione e Lady Emma Hamilton.

A loro merito va anche la possibilità di poter essere piazzate in semiombra (anche solo tre ore di sole diretto o anche meno, sole filtrato da piante) e fioriscono lo stesso imperterrite, anzi, i fiori durano di più.

A loro svantaggio va un po' la monotonia della forma del fiore, infatti ho deciso di smettere con loro e gettarmi sulle antiche.

E' anche vero però che in Italia non sono disponibili tutte le rose di Austin. In catalogo ha delle chicche interessantissime come Wild Edric, Austin's windflower, The Alexandra Rose, Skylank, che trovo davvero innovative. Rose anche molto moderne nella loro concezione...
Per esempio trovo Austin's Wildflower una rosa molto minimalista!
 
R

Riverviolet

Guest
Io devo dire che sono all'80% favorevole alle inglesi.

Nel mio clima crescono magnificamente, fioriscono moltissimo e sono molto profumate. Le annaffio normalmente come le altre e non sembrano risentirne.
La maggior parte di loro ha un profumo inebriante e fioriture molto lunghe.

In questi giorni sto ricevendo molte soddisfazioni da Golden Celebration, Gertrude Jekyll e Glamis Castle, oltre alle solite Gentle Hermione e Lady Emma Hamilton.

A loro merito va anche la possibilità di poter essere piazzate in semiombra (anche solo tre ore di sole diretto o anche meno, sole filtrato da piante) e fioriscono lo stesso imperterrite, anzi, i fiori durano di più.

A loro svantaggio va un po' la monotonia della forma del fiore, infatti ho deciso di smettere con loro e gettarmi sulle antiche.
Ecco vedi, la lista dei vantaggi delle inglesi, la potevo fare anch'io. Nel senso che tutto ciò che citi è senza dubbio vero e allora perchè ci si stufa e si vogliono rischiare le antiche?
O su altri generi? Dopotutto, non sono pochi i vantaggi elencati, sono tutto ciò che si cerca su una rosa oppure no?
Resitenza quasi totale a volte, alle malattie, buon portamento, tolleranza molto alta alla mezz'ombra, indifferenza ai luoghi umidi, profumo, rifiorenza davvero a volte quasi continua, ma nonostante questo, molti di noi, passano ad altro e nemmeno aspettando troppo tempo.

E' questa la base su cui è partita la mia riflessione.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Trovo che a differenza delle altre non sia molto pomposa e pesante...anzi, è molto leggera, disordinata, casuale...trovo sia una creazione veramente originale. Probabilmente, credo, Austin è in obbligo di fare rose sempre sullo stesso "stile" perchè sa che quelle sono le rose che la gente si aspetta da lui e quelle che gli consentono di vendere e mandare avanti l'azienda.
Però, in cuor suo, come ogni artista, vorrebbe essere libero, sperimentare e alle volte liberarsi anche da se stesso, ormai standarizzato.
Quindi se ne esce con queste "trovate", che però, purtroppo, secondo me poi trovano poco spazio perchè la maggior parte dei clienti, magari anche con poco spazio, alla fine preferisce buttarsi su una classica Golden Celebration o una Eglantyne...

Austin's Windflower

http://www.helpmefind.com/plant/l.php?l=21.61579

Poi ci sono altre rose che non rientrano esattamente nello stereotipo della rosa inglese di Austin..

The Alexandra Rose

http://www.helpmefind.com/plant/l.php?l=21.66415

Skylark

http://www.davidaustinroses.com/italian/enlargedversion.asp?ProductId=4918&ProductName=Skylark

Snow Goose

http://www.davidaustinroses.com/italian/enlargedversion.asp?ProductId=3383&ProductName=Snow Goose

Francine Austin


http://www.davidaustinroses.com/italian/showrose.asp?showr=956

Snowdone

http://www.davidaustinroses.com/italian/showrose.asp?showr=1099

Lonchivar

http://www.rosesuk.com/rose_locator/roses/english_roses/469_lochinvar.php
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ecco vedi, la lista dei vantaggi delle inglesi, la potevo fare anch'io. Nel senso che tutto ciò che citi è senza dubbio vero e allora perchè ci si stufa e si vogliono rischiare le antiche?
O su altri generi? Dopotutto, non sono pochi i vantaggi elencati, sono tutto ciò che si cerca su una rosa oppure no?
Resitenza quasi totale a volte, alle malattie, buon portamento, tolleranza molto alta alla mezz'ombra, indifferenza ai luoghi umidi, profumo, rifiorenza davvero a volte quasi continua, ma nonostante questo, molti di noi, passano ad altro e nemmeno aspettando troppo tempo.

E' questa la base su cui è partita la mia riflessione.

Prima ho risposto a New Dawn.
Che dire...penso che ci stufino perchè in linea generale quelle più vendute sono molto simili una all'altra e poi a chi ha tante rose piace in fondo sperimentare, prenderne di forme molto diverse.
In fondo, forse, non ci interessa molto abbellire il giardino (scopo che hanno le rose di Austin) quanto scoprire rose diverse e anche scovare delle rarità.
 

Anto..

Aspirante Giardinauta
Mea culpa l'overplantig e la bulimia rosesca, per cui molte piante sono in evidente competizione radicale anche se, pur quì, ci sarebbero considerazioni da elevare.
)

vero, succede anche da me! :martello: ed ora sto valutando, non senza dolore, di eliminare quello che non mi soddisfa.
certo, elimino piu' volentieri altri arbusti...ma ultimamente l'overplantig rosesco mi sta un pò stretto.
Sto cercando di mantenere le rose che piu' si adattano al mio giardino (inglesi, antiche o botaniche che siano) e tra loro inserire perenni, arbustini vari ed eventuali che però devono assolutamente "gradire" il mio clima.
Quindi vai di salvie, lavande....e da quest'anno nelle zone piu' secche e assolate cisti! :eek:k07:

Le inglesi son state e sono una delle mie passioni.
Ho iniziato la mia avventura cercando in rete notizie sulle inglesi :eek::lol: e di sicuro continuerò a provarle, annusarle...e assolutamente a parlarne, in bene e in male. Ma il giardino "vero" lo vorrei piu' mediterraneo, meno bisognoso di cure, di annaffiature....e di arrabbiature!

Tanto mi rifaccio gli occhi con le vostre meravigliose fioriture, e passo intere sere sul catalogo di Austin! :flower:
 

new dawn

Guru Giardinauta
Trovo che a differenza delle altre non sia molto pomposa e pesante...anzi, è molto leggera, disordinata, casuale...trovo sia una creazione veramente originale. Probabilmente, credo, Austin è in obbligo di fare rose sempre sullo stesso "stile" perchè sa che quelle sono le rose che la gente si aspetta da lui e quelle che gli consentono di vendere e mandare avanti l'azienda.
Però, in cuor suo, come ogni artista, vorrebbe essere libero, sperimentare e alle volte liberarsi anche da se stesso, ormai standarizzato.
Quindi se ne esce con queste "trovate", che però, purtroppo, secondo me poi trovano poco spazio perchè la maggior parte dei clienti, magari anche con poco spazio, alla fine preferisce buttarsi su una classica Golden Celebration o una Eglantyne...

Grazie, Hélène, ho capito benissimo. Sono infatti tutte belle e "strane", e bellissima è windflower. Dev'essere proprio come dici tu: c'è una quota di produzione per il mercato e una parte di esperimenti più creativi. Bisognerebbe vederle da vicino ...
 

new dawn

Guru Giardinauta
Ecco vedi, la lista dei vantaggi delle inglesi, la potevo fare anch'io. Nel senso che tutto ciò che citi è senza dubbio vero e allora perchè ci si stufa e si vogliono rischiare le antiche?
O su altri generi? Dopotutto, non sono pochi i vantaggi elencati, sono tutto ciò che si cerca su una rosa oppure no?
Resitenza quasi totale a volte, alle malattie, buon portamento, tolleranza molto alta alla mezz'ombra, indifferenza ai luoghi umidi, profumo, rifiorenza davvero a volte quasi continua, ma nonostante questo, molti di noi, passano ad altro e nemmeno aspettando troppo tempo.

E' questa la base su cui è partita la mia riflessione.

Se io posso esprimere il mio personale sentimento, pur avendo fatto tanti errori che ho pieno il giardino di rose che non mi piacciono, ormai quello che cerco in una rosa è una sua storia. Una storia lunga o particolarmente avventurosa. E anche una personalità forte, che sia anche capricciosa e difficile. Oppure l'affinità con l'epoca in cui è stata creata, in modo che la rosa rappresenti un gusto e una cultura.
Meilland o Austin producono rose a volte anche bellissime, piene di pregi, ma senza le cose che ho detto prima. Per me è tutto qui.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Condivido quanto detto da New Dawn. In effetti si cercano anche rose che abbiano una storia, qualcosa alle spalle di importante.
Inoltre siamo sicuri che queste rose non saranno una moda del momento, magari diffusissimi per qualche anno dal momento del lancio e poi dimenticate. Sono rose che sono sempre piaciute e piaceranno sempre.
 

ladybug

Giardinauta
Ciao a tutti, questa discussione è molto interessante, vorrei parteciparvi con il mio punto di vista, premesso che coltivo le rose inglesi da una decina d'anni e ho un numero esorbitante di varietà (pochissime di quelle create negli ultimi anni, perchè ho cominciato ad avere problemi di spazio! :D).
Quando mi sono avvicinata al mondo delle rose non avrei mai immaginato che ne potessero esistere di diverse dagli onnipresenti ibridi di tea: vari esemplari di rose rosa, bianche e rosse abitavano nel mio giardino da anni e anni, belle certo, ma così anonime che tutt'ora sono incapace di identificarle.
La prima rosa "diversa" che mi è giunta in giardino, quasi per caso, era Redoute di David Austin: la forma ed il profumo così particolari mi hanno immediatamente affascinata ed ho così ordinato il catalogo. Ho passato tutta quell'estate su quelle pagine e a fine agosto ho fatto il mio primo ordine. L'anno seguente ho provato l'emozione di vedere fiorire Gertrude Jekyll, Golden Celebration, Pat Austin e molte altre.
Sono trascorsi molti anni e ho fatto molte altre ordinazioni: sono arrivate St. Cecilia, Sharifa Asma, The Prince... e Cymbeline, Cressida, A Shropshire Lad.... ecc ecc.
Allo stesso tempo ho portato avanti il mio interesse per le rose antiche e così mi sono trovata ad avere varietà antiche e rose inglesi accostate, in quello che forse per certuni potrebbe sembrare un sacrilegio :eek: ma sinceramente è stata una scelta di cui non mi pento... in primavera ho interi filari fioriti, mentre più avanti nella stagione le inglesi e le antiche rifiorenti (Bourbon, Portland, ibridi perenni ecc) continuano a donarmi colori e profumi.
Ho purtroppo notato che negli ultimi anni le rose di David Austin mostrano una certa ripetitività; forse questa è la prevedibile conseguenza, come si è già detto sopra, della pressione di mercato sugli ibridatori: da Austin ci sia aspettano rose di aspetto antico e di colori e rifiorenza moderne e così il programma di ibridazione intensiva va avanti, con la produzione di varietà che hanno forse guadagnato in qualità (rifiorenza, resistenza alle malattie) rispetto a quelle più vecchie, ma che nell'aspetto sono spesso quasi indistinguibili da altre! Il fatto è che le combinazioni di forme e colori hanno un limite, da cui purtroppo questa monotonia, questa perdita di personalità, che forse è il parallelo della monotonia nell'ibridazione degli HT, e probabilmente inevitabile.
Ho dunque deciso di non acquistare più "nuove" varietà, perchè queste rose, pur molto belle, non mi danno emozioni se paragonate ad altre comprate in passato.
Credo che alcune inglesi si stiano guadagnando, per originalità e bellezza, una tale popolarità per cui difficilmente scompariranno dai giardini: Golden Celebration, ad esempio, creata nel 1992, è una rosa unica nel suo genere, la bellezza del portamento dell'arbusto, la grande rifiorenza, la splendida forma e colore dei fiori e il sontuoso profumo hanno fatto sì che non abbia avuto solo la breve gloria che tocca alle interessanti novità, ma si è guadagnata di diritto un posto in moltissimi giardini e penso che potrebbe essere una di quelle varietà che mantengono la propria popolarità fino ad entrare a far parte della storia della rosa, un po' come è accaduto a suo tempo con varietà come "Peace" o "Gloire de Dijon" o a Tuscany, per esempio (forse esagero, o forse no? :eek:k07: ).
In fondo per ogni classe di rose antiche non rimangono attualmente che poche decine di varietà... nell'Ottocento si coltivavano centinaia di ibridi perenni, la maggior parte è caduta nell'oblio, ma a noi sono rimaste quelle più amate, e forse le migliori: Paul Neyron, Reine des Violettes...
Quindi, forse è normale che oggi come allora il mercato delle rose, inglesi incluse, venga inondato di varietà, di cui solo poche, le più meritevoli, quelle capaci di donare emozioni e di resistere alle mode, sopravviveranno nel tempo.
Aggiungo la mia personale riflessione circa il fatto che a dare "fascino" a una rosa non sono solo le sue qualità, ma talvolta anche certe sue caratteristiche, che magari per altri possono essere dei difetti: Orietta Sala in uno dei suoi libri sulle rose elogia R. foetida e R. foetida bicolor, che la emozionano ogni anno con la loro breve e indimenticabile fioritura.
Alcune delle inglesi che io coltivo sono varietà ormai introvabili, tolte dal catalogo di Austin per fare spazio alle innumerevoli nuove creazioni: Cymbeline, dalle corolle paffute di un rosa cinerino e profumate di mirra:love:, che ha richiesto 5-6 anni per assestarsi e decidersi a darmi una fioritura come si deve; Radio Times, che non smette mai di commuovermi per il suo entusiasmo nel fiorire, e i cui fiori non hanno proprio nulla da invidiare a nessun'altra varietà per perfezione e intensità di profumo; Cressida, un vero gioiello dimenticato. Non riesco a immaginare il mio giardino senza di loro, mentre potrei fare tranquillamente a meno della maestosa Charles Darwin o della graziosissima Anne Boleyn, che non hanno difetti, ma che a me non riescono a comunicare nulla che vada oltre il riconoscimento delle loro qualità:(.
Insomma, per ognuno di noi vi sono rose che rivestono un significato particolare, e probabilmente quelle che non riusciamo ad amare solo quelle che non arrivano a toccare in noi certe corde.
E scusatemi per il mio lunghissimo messaggio! :embarrass
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
un consiglio:
no a claire austin nei climi caldi e al sole.
la mia fa fiori che in questi giorni, sbocciano al mattino e non arrivano a sera!:burningma

resiste bene, invece queen of sweden.
 

spot

Maestro Giardinauta
Mah? Che dire? Io sono innamorata delle inglesi.
La mia prima è stata la crown p.m. e devo dire che mi strabilia ancora, dopo anni, la sua esplosione.
Avendo a disposizione molto giardino, molto spesso mi trovo a fare spostamenti vari e anche quelle che "non amo", riescono comunque a fare la loro figura e a comprarmi, inevitabilmente.
Per quanto riguarda la Clair Austin, devo dire che , pur essendo al primo anno, si stà comportando davvero egregiamente.
E' al sole (e qui, ultimamente, è stato davvero impietoso) ed è piena di fiori. Un pò di ticchiolatura, quello sì, ma non ne ho una, dico UNA, che non ne abbia (compresa la Sevillana... :mazza:).
Tra le inglesi che ho, quella che fin qui, mi ha meno entusiasmato è stata molineaux con delle fioriture blande e poco resistenti.
Le Austin che hai postato, Helene, m'intrigano un sacco....
 
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