Raga, per me siete in OFFTHREAD. Dal primo messaggio (interpretazione originale di chi ha aperto la discussione, direi) sembrava che si stesse discutendo di efficienza economico/fitoattiva dell'illuminazione. Qua siamo arrivati ai segnapasso della scala del cinema e alla serra Las Vegas (senza nulla togliere eh, è una ****ta pazzesca :-D).
Ferme restando le considerazioni elettroniche, assolutamente puntuali e condivisibili, a un certo punto si è fatta confusione tra temperatura colore e spettro luminoso, che sono concetti uguali se considerati per l'occhio umano, ma assolutamente diversi se considerati dal punto di vista di un catalizzatore di una reazione molecolare (leggi:foglia
). Non ricordo la fonte ma prometto di postarla il prima possibile.
I LED scaricano sicuramente più lumen a parità di consumo (al netto del costo di installazione secondo me non siamo ancora molto lontani) ma va valutata attentamente la capacità di tali lumen di tradursi in reazioni chimiche. In questo i Led hanno sperimentalmente fallito. Anche perchè la capacità di penetrazione verticale di dieci puntini che producono un lumen è assai minore di quella di un puntino che ne produce dieci. Non so se sono chiaro.
Per una soluzione in termini di costo accettabile, per un'area di dimensioni tutto sommato contenute e per piante non troppo alte (leggi:germinatoio/svernatoio) l'Envirolite è la soluzione migliore. Mentre, a prezzi più alti per non dire talvolta proibitivi, vi sono delle speciali lampade per acquari ma li andiamo su forme, dimensioni e voltaggi non standard, quindi è da documentarsi in base alle esigenze.
Poi si può fare un discorso sul fatto che questo tipo di luci inquina di più durante la fabbricazione, lo smaltimento ecc... ma questo è un altro paio di maniche.
Ovviamente sorvolo sulle lampade a scarica perchè si parlava di risparmiare watt.
Spero di aver capito bene il discorso originale, bless. Ovviamente ho semplificato, se volete chiarimenti o mi volete bacchettare sono a disposizione.