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il leone non mangia la vera vergine

xst84

Giardinauta Senior
una storiella vera al posto di un sogno
Un predicatore settantenne va a insegnare-pensate quant'è furbo- la parola di Dio alle 4 del mattino in aeroporto. Alle 7 del mattino ha finito, lo chiama al cellulare suo figlio, che gli chiede dove è partito. Lui fa sono partito, ridacchiando, ma leggi anche l'altra parte del messaggio scritto che ti ho lasciato a casa. E poi gli dice che sarà a casa a mezzogiorno.
Gli aveva organizzato una burletta. Il predicatore (che si gira sempre quando gli passano davanti ogni sorta di donne della sua età e addirittura ragazze) è rimasto vedovo dopo 33 anni di matrimonio, ora è fidanzato con una rumena, ma due dei figli, anche loro facenti parte del culto, sono contrari che il padre porti la signora in casa e che questa diventi l'aiutante del papà nella fabbrica del matrimonio. Era il suo modo di dire scherzando scherzando che vuol fare così. Ma lo scherzo terrà la baracca in piedi,e fino a quando, oppure prevarrà il diritto dei figli. E la finta pudicizia dei figli e del papà gioca un ruolo ?
 

xst84

Giardinauta Senior
La chiamano ascesa verso la luce, viene issato il capo: è vecchio e rispettato da tutti. E ' sostenuto dai tuoni e dai venti, per la prima volta e sfacciatamente insieme.
Lui era trent'anni prima alle cerimonie funebri del fratello, che venne ucciso dai peggiori assassini del paese , era un piccolo rais anche lui, dalla parte dove erano originari tutti i dervisci, chiusa e arretrata. Lo uccise la setta dei dervisci, che attraverso assassinii come questo e illeciti traffici voleva e ottenne più potere religioso. Poi la comunità fece una dura lotta a questa setta, che fu quasi debellata ma non si estinse. Trasferì le sue ricchezze dall'altra parte del paese e le unì a quella dei tuoni.
Erano anni che tuoni e venti si facevano la lotta ma in quell'anno che era sopravvenuta una durissima carestia, perciò si erano intesi loscamente e nessuno di quelli che si scannavano gli anni precedenti per gli uni e per gli altri, l'aveva trovato disdicevole. Non si vedevano nè crateri nè dune di quelle violentissime furie opposte. Lui era un tuono, ma erano anni che i venti erano sempre più deboli e allora i tuoni stringendoli a sè riuscirono a farli ancora dominare come quando soffiavano possenti. Non volevano imperversare da soli, gli sclatri tuoni. L'ascesa avvenne tra gli alti preti celebranti, che libavano e si univano in una pranodia al centro del paese, la parte tropicale dove c'erano molte fontane e piante curative tipo Amazzonia. Ma il paese era tenuto in piedi dal commercio e dalla trasformazione del silfio, antica erba simile all'artemisia, che si produceva migliaia di miglia più al freddo e gli adepti legati ai verdi la rivendevano e distribuivano al tutto il paese. Quest'erba era stata scoperta di recente, quando i silfidi dopo aver pagato un grosso dazio ai dervisci che riempiva i forzieri dei verdi, avevano assunto il monopolio di quest'erba benefica che causa solo voglia di parlare di sé accompagnata dalla visione di immagini. Ma attraverso l'acclamazione del vecchio a capo di tutti, s'era riuscito a vendicare la memoria del fratello ucciso, come tutti dissero, oltre che a essere un forte baluardo perchè questa setta non prendesse più il sopravvento. E grazie a lui, e al movimento dell'antisetta, che già esisteva da anni, la corruzione e ogni tendenza oscura e appropriatrice furono finalmente sconfitte.
Nessuno si chiese se ci fosse un po' di vento sotto la tomba del fratello al momento della salita verso la luce. Nessuno azzarda una previsione dei pensieri di colui che tiene il capo alto. Forse è cambiato.
 
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xst84

Giardinauta Senior
La chiamano ascesa verso la luce, viene issato il capo: è vecchio e rispettato da tutti. E ' sostenuto dai tuoni e dai venti, per la prima volta e sfacciatamente insieme.
Lui era trent'anni prima alle cerimonie funebri del fratello, che venne ucciso dai peggiori assassini del paese , era un piccolo rais anche lui, dalla parte dove erano originari tutti i dervisci, chiusa e arretrata. Lo uccise la setta dei dervisci, che attraverso assassinii come questo e illeciti traffici voleva e ottenne più potere religioso. Poi la comunità fece una dura lotta a questa setta, che fu quasi debellata ma non si estinse. Trasferì le sue ricchezze dall'altra parte del paese e le unì a quella dei tuoni.
Erano anni che tuoni e venti si facevano la lotta ma in quell'anno che era sopravvenuta una durissima carestia, perciò si erano intesi loscamente e nessuno di quelli che si scannavano gli anni precedenti per gli uni e per gli altri, l'aveva trovato disdicevole. Non si vedevano nè crateri nè dune di quelle violentissime furie opposte. Lui era un tuono, ma erano anni che i venti erano sempre più deboli e allora i tuoni stringendoli a sè riuscirono a farli ancora dominare come quando soffiavano possenti. Non volevano imperversare da soli, gli sclatri tuoni. L'ascesa avvenne tra gli alti preti celebranti, che libavano e si univano in una pranodia al centro del paese, la parte tropicale dove c'erano molte fontane e piante curative tipo Amazzonia. Ma il paese era tenuto in piedi dal commercio e dalla trasformazione del silfio, antica erba simile all'artemisia, che si produceva migliaia di miglia più al freddo e gli adepti legati ai verdi la rivendevano e distribuivano al tutto il paese. Quest'erba era stata scoperta di recente, quando i silfidi dopo aver pagato un grosso dazio ai dervisci che riempiva i forzieri dei verdi, avevano assunto il monopolio di quest'erba benefica che causa solo voglia di parlare di sé accompagnata dalla visione di immagini. Ma attraverso l'acclamazione del vecchio a capo di tutti, s'era riuscito a vendicare la memoria del fratello ucciso, come tutti dissero, oltre che a essere un forte baluardo perchè questa setta non prendesse più il sopravvento. E grazie a lui, e al movimento dell'antisetta, che già esisteva da anni, la corruzione e ogni tendenza oscura e appropriatrice furono finalmente sconfitte.
Nessuno si chiese se ci fosse un po' di vento sotto la tomba del fratello al momento della salita verso la luce. Nessuno azzarda una previsione dei pensieri di colui che tiene il capo alto. Forse è cambiato.

conoscete un modo di dare un senso epigrammatico a questo canovaccio-pastrocchio metropolitico ?
io nessuno se non : il leone non mangia la vera vergine: perchè, per illustrare l'aggressione, l'indifferenza e la "trasmutazione" di tutti i valori, non c'è solo la prospettiva sesso-centrica a questo mondo
 

ikkyusan

Aspirante Giardinauta
conoscete un modo di dare un senso epigrammatico a questo canovaccio-pastrocchio metropolitico ?

Si, lo conosco, l'ho letto, l'ho compreso :-D

Percio smetti la prassi di cercare detti e investigare parole; fai il passo che rivolta la luce e la getta all’interno. Cosi il tuo corpo e spirito con naturalezza è abbandonato e appare il tuo volto originario. Se ambisci ad acquisire questo, subito devi impegnarti in questo.
 
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xst84

Giardinauta Senior
Si, lo conosco, l'ho letto, l'ho compreso :-D

Se ambisci ad acquisire questo, subito devi impegnarti in questo.
ci sono nomi che non si sa più come pronunciare, prima ancora che come scrivere.
Non mi riferisco a pasticcere o pasticciere, che sarebbe un cambio di grafia che non altera la pronuncia ( allo stesso modo si potrebbe dire pure celo al posto di cielo e non è che la pronuncia, ovvero la nostra pratica quotidiana, cambiarebbero ).
Ma pensa a:
casarecce caserecce;
tamarice tamerici;
mattarello matterello ecc. Qui cambia tutto. Le a cambiate, come i conti cifrati, non sono tutte uguali.
e se non capisci, togli la smorfietta più o meno disapprovante e chiamami pure cara, chiamami pure pazzarella
 

xst84

Giardinauta Senior
non vedi cosa è stato, o l'essere stato è come la polvere nelle case patrizie inglesi, accumulata da secoli insieme ai vizi dei servi disobbedienti. Un successo mai successo, uno stato non al passato.
 
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