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"Il giardino di Elisabeth"

A

ALBERTA

Guest
Cari amici giardinauti,
proprio ieri sera ho finito di leggere il libro intitolato "Il giardino di Elisabeth", di Elisabeth von Arnim.
Avevo letto il consiglio di Gloria2, e così, incuriosita, ho fatto l'acquisto.
Mi piacerebbe discuterne, se qualcun'altro/a l'ha letto, in quanto... l'ho trovato molto particolare!
Non mi è mai capitato di provare dei sentimenti così contrastanti nei confronti della protagonista, secondo me amabile e detestabile allo stesso tempo....
Aspetto con trepidazione le vostre risposte!
Ciao :rolleyes:
 
C

Constance Spry

Guest
Anch'io l'ho letto proprio perchè ne avevo sentito parlare il quel post. Ho comprato anche "Diario di Campagna di una signora inglese del primo Novecento", "Il giardino che fioriva di notte", e "Il giardino delle vecchie signore", ed altri.
Alcuni li ho letti, altri no. Ma questo della Von Arnim è stato il primo. Sembrava tedioso dalla copertina, dal risvolto...ma invece tutto l'opposto. Mai letto un libro più scorrevole, forse troppo scorrevole.
Avrebbe dovuto durare di più. Comunque la Von Arnim scrisse due seguiti, se non sbaglio.
Non ho un'idea precisa sulla protagonista, credo che tutte le donne del suo periodo non amassero i propri mariti, se non qualche rara eccezione. Credo che avesse fatto bene a farsi un giardino piuttosto che un amante, e che cercasse di vedersi i fatti suoi.
Però, ragazzi! la disposizione delle aiuole intorno alla meridiana! M'immagino che a quei tempi il giardino "naturale" non fosse ancora molto apprezzato, ma tanto valeva metterci delle plastiche colorate! E poi che gusti! Tutti HT e neanche una rosa antica dal cuore vero! Boh!
Un bel libro senza dubbio, scritto fin troppo bene. Costa caro, ma anche per me che non l'ho apprezzato forse quanto merita, ne è valsa la pena, quindi figuriamoci!

Ma di tutti il più bello rimane per me "Il giardino segreto", riletto col filtro del film, è galvanizzante.Non è un gran che, mi rendo conto, ma mi riporta ai tempi in cui il giardinaggio era latente in me, quando ero ragazzetta.
Sì.
 
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