garofano
Maestro Giardinauta
Interessantissime le vostre risposte,molto interessanti.
Ho voluto proprio mettere la frase in modo generico perchè volevo vedere cosa avreste detto,come la interpretavate.
Olmo,la mia domanda era meno oziosa di quello che sembra, e spiego perchè.
Secondo me,il fine non giustifica MAI i mezzi.
Se consideriamo la faccenda su un piano meramente materiale, potrebbe pure essere che un fine superiore, per il bene collettivo, possa giustificare i mezzi per ottenerlo.
Ma tutto cio' che è materiale, sia cio' che vogliamo,sia cio' che costruiamo o desideriamo costruire a livello materiale, purtroppo è destinato a passare, a perire.
Per esempio,quando muore una persona, dopo il funerale rimangono le incombenze quotidiane, e tante cose appartenute al defunto vengono date via o buttate da chi resta perchè tali cose, che per quella persona potevano avere valore e significato,per altri possono non avere importanza o essere addirittura inutile ciarpame.
Anche il detto "tutti siamo utili e nessuno indispensabile",la dice lunga, perchè, per quanto una persona possa per esempio svolgere un determinato compito in modo eccellente, quando questa non potrà per problemi momentanei o definitivamente, ci sarà sempre qualcuno che prendera' il suo posto.
Questo se la vediamo da un punto di vista meramente materiale.
Se spostiamo la cosa su un campo più elevato,la cosa cambia aspetto.Sul piano spirituale,questa vita è un campo di scuole e di esperienza, in cui in realtà si evolve o si cerca di farlo per passare a livelli più alti di consapevolezza e di elevazione spirituale.
Se ci pensate bene,di una persona a noi cara che non c'è più,che cosa ci ricordiamo?Le sue parole,le sue azioni, i suoi gesti, i suoi pensieri.Magari l'immagine del viso puo' anche sbiadirsi, ma cio' che è stato il suo mondo interiore, il suo lascito esperienziale e spirituale resta, eccome.
Quindi non è il "cosa",ma il "come" a fare la differenza, perchè un qualcosa fatto con attenzione e vero amore è un bene per gli altri e automaticamente per se' stessi.
Conseguentemente, rimanere su un discorso del tipo "Il fine giustifica i mezzi", non solo non fa evolvere la persona,non la fa crescere, ma la fa rassomigliare a certi personaggi moralmente ed eticamente discutibili che hanno funestato il nostro passato e funestano il nostro presente,tipo i dittatori, o certe lobby finanziarie che tutti conosciamo.
Ho voluto proprio mettere la frase in modo generico perchè volevo vedere cosa avreste detto,come la interpretavate.
Olmo,la mia domanda era meno oziosa di quello che sembra, e spiego perchè.
Secondo me,il fine non giustifica MAI i mezzi.
Se consideriamo la faccenda su un piano meramente materiale, potrebbe pure essere che un fine superiore, per il bene collettivo, possa giustificare i mezzi per ottenerlo.
Ma tutto cio' che è materiale, sia cio' che vogliamo,sia cio' che costruiamo o desideriamo costruire a livello materiale, purtroppo è destinato a passare, a perire.
Per esempio,quando muore una persona, dopo il funerale rimangono le incombenze quotidiane, e tante cose appartenute al defunto vengono date via o buttate da chi resta perchè tali cose, che per quella persona potevano avere valore e significato,per altri possono non avere importanza o essere addirittura inutile ciarpame.
Anche il detto "tutti siamo utili e nessuno indispensabile",la dice lunga, perchè, per quanto una persona possa per esempio svolgere un determinato compito in modo eccellente, quando questa non potrà per problemi momentanei o definitivamente, ci sarà sempre qualcuno che prendera' il suo posto.
Questo se la vediamo da un punto di vista meramente materiale.
Se spostiamo la cosa su un campo più elevato,la cosa cambia aspetto.Sul piano spirituale,questa vita è un campo di scuole e di esperienza, in cui in realtà si evolve o si cerca di farlo per passare a livelli più alti di consapevolezza e di elevazione spirituale.
Se ci pensate bene,di una persona a noi cara che non c'è più,che cosa ci ricordiamo?Le sue parole,le sue azioni, i suoi gesti, i suoi pensieri.Magari l'immagine del viso puo' anche sbiadirsi, ma cio' che è stato il suo mondo interiore, il suo lascito esperienziale e spirituale resta, eccome.
Quindi non è il "cosa",ma il "come" a fare la differenza, perchè un qualcosa fatto con attenzione e vero amore è un bene per gli altri e automaticamente per se' stessi.
Conseguentemente, rimanere su un discorso del tipo "Il fine giustifica i mezzi", non solo non fa evolvere la persona,non la fa crescere, ma la fa rassomigliare a certi personaggi moralmente ed eticamente discutibili che hanno funestato il nostro passato e funestano il nostro presente,tipo i dittatori, o certe lobby finanziarie che tutti conosciamo.
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