Io ero piccolo,non capivo nulla se non delle scemenze che passavano in TV:martello:
Però un giorno vifi il trailer di Nightmare Before Christmas e convinsi mia cugina più grande (che poi a sua volta dovette convincere mia madre) ad accompagnarmi al cinema a vederlo. Ne rimasi strabiliato,sia perchè all'epoca era il massimo per la grafica ( e ancora oggi tanto di cappello,per tutto il lavoro manuale che è costato girare quel film),sia perchè rimasi affascinato per la voce di Jack Skeletron. In quel periodo di Renato Zero conoscevo solo la versione che mi dava mio fratello,ossia da sconsigliare,non vale nulla,che era un buffone e varie cose del genere. Quando seppi che la voce del persobaggio di quel film era di renato zero,non mi ricordo quanto ho ossessionato mio fratello,la frase che più gli ripetevo oltre i vari "non capisci un emerito cetriolo", era "se è famoso è per la sua voce bellissima,non perchè è un buffone".
Ancora oggi,quando rivedo quel film,nonostante sia uscito nei cinema nel 1993,rimango stupito di quanto Zero era all'avanguardia nel suo cantato.
Poi ovviamente concordo con tutto quello che ha detto Sevi:hands13:
Grazie Memes :love_4:
Mi hai fatto lèggere una bellissima cosa! :flower:
Avevo quasi 14 anni, e lo sentii la prima volta.
Rimasi affascinata da quel suo modo di vestire, travestire direi pure, così trasgressivo allora. E quei capelli neri lunghi, bellissimi!
Ma non mi avrebbe affascinato tutto questo se non fosse stato accompagnato da una voce fantastica, e maschile nel profondo!
E da una musica forte, anche quando era dolce (come ne "Il cielo" tanto per citarne una ultrafamosa) stracolma di bei messaggi per i giovani e giovanissimi. Non è facile unire le due cose, vero?
Ricordo i miei genitori...impararono ad apprezzarlo pure loro.
E' stata anche la sua voce che ha aperto il varco, per così dire...e un quasi sessantenne come mio padre...si trovava a commentare "Accidenti, però...devo ammettere che canta in modo magnifico!"
Da lì è arrivato il resto...per i sessantenni di oggi è diverso ovviamente...ma lui e mia madre erano cresciuti con ben altro, da Villa a del Monaco (vabbè che del Monaco piaceva pure a me, che ho sempre spaziato quanto a generi musicali...e ho sempre amato le voci maschili forti e piene. Certo non compravo i suoi dischi, ma lo apprezzavo).
Gli errori poi li fanno tutti...e Renato non può e non deve essere da meno.
Nessun cantante può scrivere sempre capolavori, così come i poeti o gli scrittori.
Ma quando ascolto "Uomo no"...mi vengono i brividi.
Lo stesso con qualcuna dell'ultimo cd...e mi basta per capire che è sempre lui...il Renato che ho conosciuto da ragazzina.
A settembre compirà 59 anni...e non mi sembra vero