Da altra pagina della rete si legge
Come sempre non è una giuda, ma consigli utili per rinvasare le nostre piantine..
Perché rinvasare
Si rinvasa per vari motivi.
Uno tra tutti è perché abbiamo appena acquistato una pianta non in un vivaio specializzato e quindi ha un terreno non adatto.
Oppure rinvasiamo perché il vaso è troppo piccolo e la pianta necessita di un vaso più grande
Come procedere
Prendiamo la nostra pianta che in gran parte dei casi è ricoperta di spine e ci darà filo da torcere..
Per non ridurre le nostre mani a colabrodo e non rompere le spine delle nostre piante possiamo avvolgerle in un foglio di giornale oppure usare dei fogli di polistirolo nelle quali le spine si conficcheranno e le nostre mani saranno salve
Togliamola dal vaso con delicatezza, e qui avremo la prima brutta sorpresa, la pianta tolta dal vaso ha un vaso di terra duro e compatto...questo vuol dire che la pianta è in torba. dobbiamo eliminare la torba poiché dannosa alle nostre piante e alle radici. Non fa arrivare acqua alle radici poiché è difficile bagnarla. Ma una volta inzuppata impiega troppo ad asciugare.
Lavaggio e asciugatura
Armiamoci di tanta pazienza e delicatezza…cominciamo a togliere la torba con le mani, il grosso verrà via…facendo sempre attenzione a non strapazzare troppo le radici. è normale che alcune radichette si romperanno…
Se la torba ancora non viene via allora possiamo lasciarla a bagno per un oretta e vedere se si è ammorbidita, oppure toglierla direttamente sotto acqua corrente, mi raccomando un piccolo getto d’acqua non andate a lavare le radici sotto le cascate del Niagara
Una volta che avrete tolto TUTTA la torba soprattutto vicino il colletto radicale, che sarà il punto più difficile, dovrete lasciar asciugare la pianta a radici nude in un luogo luminoso, ventilato, ma non al sole diretto.
Le radici vanno lasciate asciugare poiché hanno subito traumi e microtraumi e quindi devono avere il tempo di rimarginarsi prima di essere interrate altrimenti rischiamo marciumi e la morte della pianta.
Una volta passata la settimanella di asciugatura possiamo finalmente rinvasare.
Scelta del vaso
La scelta del vaso è importante, dobbiamo scegliere un vaso che non sia piccolo ma nemmeno gigante, diciamo che un vaso che contenga la pianta e tutte le spine va bene, per le piante che non hanno le spine una distanza di qualche centimetro dal bordo va bene.
La scelta è sempre una scelta discussa, c’è chi preferisce vasi piccoli poiché la pianta non deve spendere molte energie per far colonizzare dalle radici il vaso e quindi dedicarsi alla crescita, e chi un vaso più grande poiché avendo più spazio ha più terra e quindi più nutrienti.
Altro dilemma tondo?quadrato?di plastica?di terracotta?
Insomma c’è da perdere la testa…
Tondo di plastica è il più comune, ma quello quadrato ci da a parità di dimensioni più terra e occupa meno spazio dato che più vasi vanno ad incastro.
Quelli di terracotta hanno il vantaggio che fanno respirare di più le radici.
n.d.r. con i vasi di terracotta mi sono trovato malissimo e sono passato alla plastica quadrata.
Substrato
La vera nota dolente per i neofiti…
Le piante grasse hanno bisogno di un terreno drenante…è fondamentale un buon substrato. Non illudiamoci, sono piante forti che ci perdonano tanti errori, ma piante in un substrato non idoneo sopravvivono non vivono…il che è diverso.
Come deve essere un substrato idoneo?
Un ottimo substrato sarebbe 1/3 di terriccio universale possibilmente non torboso (anche se il terreno ha il 60% di torba nella composta finale ne avremo solo il 20%), 1/3 di sabbia di fiume grossolana (fondamentale che sia di fiume perché il sale ucciderebbe le piante) 1/3 di inerti (pomice e lapillo, granulometria 3-5 mm è la più usata)
Ovviamente poi ci sono piante che vogliono terreni più drenati e altri meno.
Una volta ottenuti tutti gli ingredienti passiamo al rinvaso
Rinvaso
Prendiamo il vaso da noi desiderato, copriamo, non tappiamo, i buchi di drenaggio in modo che non cada la nostra composta, ma l’acqua dreni lo stesso.
Possiamo usare una zanzariera, lapillo grossolano, argilla espansa. Io uso del tulle finissimo.
Poi facciamo uno strato di solo lapillo drenante sul fondo.
Poi la nostra composta 1/1/1, adagiamo la pianta facendo attenzione a non rompere le radici e poi un ultimo strato di lapillo drenante vicino il colletto della pianta in modo che non viene a contatto con la terra che umida potrebbe causare marciumi.
Post rinvaso
Dopo il rinvaso le nostre piante possono essere posizionate fuori finalmente. Ovviamente vanno acclimatate o riacclimatate, quindi dobbiamo proteggerle dal sole per 7-10 giorni per evitare scottature.
Non va data acqua per altri 7 giorni circa poiché anche durante il rinvaso le radici possono avere microtraumi e dobbiamo dar loro tempo di rimarginarsi per benino
Dopo circa 7 giorni possiamo dare acqua, ma non ne daremo una cisterna, ma solo un assaggio in modo da bagnare appena il terreno e stimolare i peletti radicali.
Una volta asciutto e passato qualche giorno annaffieremo come va annaffiato, non facciamo i tirchi di acqua, se la composta è drenante e abbiamo fatto tutto bene non dobbiamo temere nulla, annaffiamo fino a quando non colerà acqua dai buchi di drenaggio.
Molti passano acqua due volte a distanza di una 10 di minuti così da bagnare per bene il panetto radicale.
Concimazione
Il concime ideale è 3-6-12 (3% azoto, 6 % fosforo e 12% potassio)
Mentre da un lato è vero che essendo terreno nuovo ha tutti i nutrienti dall’altro dobbiamo pensare che non ha tutti i nutrienti che ha un concime, e che 2/3 della composta sono materiali inerti, quindi non hanno chissà quale apporto al terreno e quindi alla pianta.
Calcoliamo poi che con le annaffiature copiose e frequenti durante il periodo estivo i nutrienti vanno persi facilmente, quindi è cosa buona è giusta concimare la pianta, anche da subito se si vuole, altrimenti si aspetta la prossima primavera.
Concludo con il dire che il rinvaso è un operazione che va fatta ogni 3 anni circa…