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Guerra al ragnetto rosso

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Piera1

Guest
Tutti gli anni intraprendo una guerra cruenta contro il ragnetto rosso senza ottenere risultati. Quest'anno voglio provare ad usare i predatori naturali di questo acaro. Ho letto che è opportuno usare i predatori in luoghi chiusi come le serre ma che in giardino possono dare degli ottimi risultati. Il problema è: dove trovo i predatori naturali? Come si usano? Ogni quanto tempo si devono usare? Ci sono siti on-line dove posso acquistarli?
 
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Piera1

Guest
Io l'ho provato il piretro e non ho avuto grandi risultati, alcune piante come le belle di notte hanno avuto le foglie bruciate. E poi io ho circa 200 piante e a trattarle spesso è una faticaccia.
 

milkshake

Giardinauta
Ciao Piera :Saluto:
A proposito del ragnetto rosso:

GLI ACARI (di Enrico Chiarot, tratto da "Piante grasse", rivista dell'AIAS)
Non tutti gli acari sono nocivi e non è necessario usare veleni sempre più potenti per proteggere le nostre piante.
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Una specie di acaro molto nota anche nel mondo delle piante grasse è il Tetranychus urticae, noto come ragnetto rosso (Si rammenta che il temuto ragnetto rosso, nemico delle piante grasse, non è visibile ad occhio nudo; pertanto non va confuso con il ragnetto rosso del travertino, quello che in primavera "pascola" al sole sulle superfici di marmo e quant'altro).
Dotati di una buona lente (gli adulti non raggiungono il millimetro) si possono osservare le caratteristiche morfologiche. Le femmine hanno una forma ovoidale, mentre i maschi sono più piccoli e piriformi (hanno la parte terminale del corpo affusolata).
Il Tetranychus trascorre l'inverno allo stadio di femmina fecondata; terminata la diapausa sotto l'influenza della temperatura, delle ore di luce e dello stadio vegetativo della pianta, la femmina riprende l'attività vitale diffondendosi e deponendo le uova custodite nei mesi freddi. L'infestazione riprende gradualmente con la massima espressione nel periodo estivo.
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La lotta al Tetranychus, ha incontrato molti problemi negli ultimi anni, in quanto il martellante utilizzo di acaricidi ha selezionato e generato individui perfettamente indenni a questi presidi chimici. Per questo va sempre più affermandosi l'impiego dell'acaro predatore Phitoseiulus persimilis nel contenimento del parassita. Questo ragnetto "buono" viene allevato nelle principali Biofabbriche mondiali e venduto in flaconi contenenti le femmine. L'adulto del Phytoseiulus è facilmente riconoscibile dalla preda in quanto di colore arancione brillante; inoltre le uova sono rosa arancio e di misura doppia rispetto a quelle biancastre e traslucide di T. urticae. Ma la chiave del successo nell'impiego di questo acaro predatore si basa sulla velocità di sviluppo, più elevata della sua preda: a 20 °C infatti il Phytoseiulus raggiunge la maturità in 9 giorni rispetto ai 16-17 dell'acaro rosso.
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Una infestazione da ragnetto rosso si identifica facilmente per la presenza di ragnatele, quasi sempre sulla parte superiore della pianta (dove la pianta cresce), e dal fatto che la pianta perde il suo colore verde poiché gli acari succhiano il liquido delle cellule e la clorofilla. Quando ci si accorge dell'infestazione di solito è troppo tardi per isolarla (il ragnetto rosso si lascia trasportare dal vento ed è un buon camminatore) è comunque utile provare a limitare l'attacco isolando le piante già piene di parassiti e quelle vicine, ed iniziando su di queste un trattamento di disinfestazione. Come al solito però è meglio prevenire che combattere le parassitosi, le caratteristiche fisiche dell'ambiente condizionano la crescita dei parassiti: in un ambiente sano, con il giusto grado di temperatura e di umidità è più difficile che si sviluppino. Il ragnetto rosso teme l'eccessiva umidità perciò se, nel periodo estivo, nebulizzeremo le nostre piante con acqua demineralizzata potremo prevenire attacchi.
Un altro metodo "dolce" di cura prevede di immergere in acqua a 45°C(massimo 50°C) la pianta infetta che dovrà essere lasciata nell'acqua per un periodo non superiore al minuto (un tempo più che sufficiente ad eliminare i parassiti, senza lessare la pianta).
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La buona notizia è che i costi degli interventi biologici (quelli con l'acaro predatore) sono paragonabili, se non inferiori, ai costi di una "solita" disinfestazione per via chimica, ma non hanno lo stesso impatto ambientale e la stessa pericolosità per il coltivatore: sono quasi sempre risolutivi e non contribuiscono a selezionare una nuova specie di super parassita immune al pesticida usato.

Spero ti sia utile!
:love_4:
 
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Piera1

Guest
Grazie Milk, adesso faccio una ricerca su internet. Tempo fa ci fu una discussione scontro sul ragnetto rosso e un'utente postò dei link dove si poteva comprareon-line ma non la trovo.
 
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filimagno

Guest
complimenti a milkshake per l'intervento...e naturalmente per la filosofia di approccio.CONCORDO PIENAMENTE SUL FATTO CHE LA SELEZIONE NATURALE DELLA SPECIE COMPORTA UN SEMPRE MAGGIOR NUMERO DI INSETTI"RESISTENTI" AI VARI RIMEDI CHIMICI IN COMMERCIO..

@piera..il piretro non fa nulla contro i ragnetti rossi,e anche il neem va usato a iosa ogni 7 gg per avere un effetto efficace contro quei maledetti.."consiglio spassionato" : BEUVERIA BASSIANA..THE ONE AND ONLY!!..e' attiva contro tutte le forme(uova-piccoli-adulti)e ha tempi di carenza brevissimi.
IN PIU NON HAI PROBLEMI .. INQUANTO e' un trattamento mirato che non si propaga.. VA NEBULIZZATO SULLE FOGLIE O IN TUTTA LA PIANTA..E DOVE TOCCA DISINTEGRA EFFICACIEMENTE PER ENDOFAGIA QUALSIASI aleurodide-tripide-ragnetto rosso che ci sia!!!!

COSTA!!!! MA FUNZIONA!!!
 
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Piera1

Guest
Filippo, ho letto le indicazioni del prodotto che mi hai suggerito, il problema è che si consiglia tre o quattro trattamenti settimanali e come dicevo prima ho 200 piante e per me viene molto pesante fare trattamenti con la pompa, anche perchè il trattamento per il ragnetto rosso è antipatico, bisogna trattare anche sotto le foglie, operazione non facile.
 
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Piera1

Guest
Grazie Milk, l'avevo già trovato, mi sono segnata un numero che chiamerò, sono un pò confusa, perchè da quel che ho letto non è poi semplice la lotta biologica. Vedremo.
 

milkshake

Giardinauta
Piera1 ha scritto:
Grazie Milk, l'avevo già trovato, mi sono segnata un numero che chiamerò, sono un pò confusa, perchè da quel che ho letto non è poi semplice la lotta biologica. Vedremo.
D'accordo :flower:
Se riesci a trovare una soluzione, fammi sapere, perchè della lotta biologica si sa sempre poco, le informazioni sono scarse, l'esperienza nulla.
:Saluto:
 
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