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Gingko Biloba - Questo sconosciuto

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Volevo aprire questo post in modo bilaterale: ossia descrivere le mie esperienze con il gingko e contemporaneamente raccogliere quelle di chi coltiva questa pianta che a mio avviso è tanto bella quanto unica, non essendo nè conifera, nè latifoglia, ma unica specie superstite di un'intero gruppo preistorico molto più antico e ormai estinto.
La sua adattabilità e resistenza sono straordinarie (è l'unica forma di vita scampata alle bombe di Hiroshima), ma il suo modo di crescere la rende ostica alle impostazioni bonsai.
Si riproduce molto facilmente da seme, io negli anni passati ne ho fatte nascere a più riprese. Eccone due delle mie, le più mature. Non ridete, vorrei vedere voi a cercare di dare una forma decente...

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Problema principale: il gingko ha una crescita poco ramificata, anche in natura se ci fate caso cresce verticalmente come le conifere, ma ha una ramificazione a "candelabro", con rami primari che si allungano senza quasi mai ramificare, ad eccezione di qualche getto laterale che parte in modo apparentemente casuale, e ogni pianta sembra avere un modo di crescere tutto suo.
Questo modo di crescere è dovuto al fatto che vi sono germogli "normali" detti macroblasti:nascono da una gemma e portano foglie singole distribuite alternativamente, con un internodo tra una e l'altra. Poi vi sono brachiblasti, che nascono sempre da gemme, ma che anzichè allungarsi restano corti e formano un ciuffo di foglie attorno alla gemma, anche per più anni di fila, si trovano persino sui rami primari, o addirittura sul tronco, e ogni anno sono tali e quali.
Per tanto la crescita e la ramificazione di questa pianta è dovuta solo a quanti brachiblasti a un certo punto decidono di trasformarsi in macroblasti, per creare nuova vegetazione.
In linea di massima l'apice di ciscun ramo da sempre vita a un macroblasto, ma solo l'apice, con il risultato che il ramo continua ad allungarsi sempre in quella direzione. In genere, potando sopra una gemma, quest'ultima parte, mentre le altre sotto restano corte, e non creano necessariamente nuovi rami. Altre volte invece partono nuovi rami da posizioni qualunque...
Perciò si pone il problema di come impostare la pianta partendo da zero, e successivamente di come mantenerla.
Ben vengano vostre osservazioni in merito, e soprattutto foto.
 
Ultima modifica:

buziendo

Aspirante Giardinauta
Ginko, pianta ostica...
Anch'io sono partito da seme adll'inizio della mia carriere bonsai.
La percentuale di germinazione dei semi è molto elevata (io avevo preventivamente rotto con lo schiaccianoci i gusci su suggerimento di un mio conoscente, ma non so dirvi se sia un espediente che migliora la germinabilità). Le piante crescono verticalmente come detto da boba e sono alquanto "capricciose".
Io ho provato a movimentare il tronco di alcune di esse, attorcigliandole attorno a dei bastoni (quando il tronco non era ancora lignificato). La posizione le piante l'hanno tenuta bene ma ho notato un problema piuttosto serio che non so come correggere:
la linfa cerca la via più breve per giungere all'apice, avendo io creato sul tronco delle spire via via più strette, la parte interna delle curve si "rigonfia" molto, a scapito della parte esterna del tronco che rimane pressochè inalterato. Questo ha portato negli anni a far sì che la sezione del tronco delle pianche che ho piegato non sia circolare (o pseudo tale), ma ellittica in maniera molto accentuata (il tronco si inscrive in un rettangolo che ha il rapporto dei lati 1:3 circa), rendendo il risultato impresentabile.
Altre piante le ho lasciate crescere in piena terra per 4-5 anni.
Queste si sono ingrossate abbastanza bene ma, una volta capitozzate, certe hanno emesso più gemme lungo il tronco (delle quali ho lasciato crescere quelle che mi interessavano ed ho eliminato quelle che ritenevo superflue), altre hanno emesso una sola gemma (è da notare che la capitozzatura l'ho effettuata per tutte in primavera, e le piante hanno reagito in maniera del tutto casuale).
Altro problema (a mio modo di vedere) sono le cicatrici che in questa essenza mal si rimarginano (come si può ben notare nella foto degli esemplari di boba), anche a distanza di molti anni.
La continua cimatura degli apici da me sperimentata su alcune piante ha prodotto un certo accorciamento degli internodi ed un apprezzabile infoltimento.
Tutto sommato, per la mia esperienza, è una pianta che sconsiglio per i problemi che ho sopra esposto, anche se la pianta ha un fascino strano sia per i motivi esposti da boba, sia per le foglie, di una forma unica, e di un giallo particolarmente carico in autunno.
 

aseret

Florello Senior
Ne ho una anch'io, ma non è un bonsai. La tengo in un vasetto piccolo per la sua altezza, 60 cm, ma ho notato che ha uno strano modo di crescere: quest'anno la gemma apicale è rimasta ferma e si è invece sviluppata molto una laterale, su un ramo che avevo in parte tagliato...
Se non sono indiscreta, posso chiedervi se si può distinguere solo dalle foglie se la pianta è maschile o femminile?
 

luca2702

Giardinauta
ciao boba mai trattata e non saprei veramente quali consigli darti! molto complessa! ma una foto attuale del prunus glandulosa ?
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
lasciamo stare il prunus glandulosa, che ha seccato completamente il tronco principale (causa ignota, anche se ho notato un formicaio nel vaso.......). Poi metterò la foto...

Riguardo al sesso dei Gingki, ci sono diverse modalità, ma nessuna certa per poterli distinguere quando sono ancora giovani.
Prima di tutto dicono che le piante maschili crescono più ordinatamente e con rami assurgenti, mentre quelle femminili tendono a fare rami più orizzontali, ma questo metodo in realtà non è corretto, perchè ci sono alberi maschi e femmine che indifferentemente possono presentare entrambe le forme.
Un'altro metodo è l'incisione delle foglie: nei maschi la foglia ha l'incisione centrale più profonda, mentre le femmine di meno, ma sempre statisticamente (bisognerebbe confrontare tante foglie), e comunque anche questo metodo non è sicuro, perchè in genere le foglie dei macroblasti sono sempre molto più incise di quelle dei brachiblasti, che invece sono più a ventaglio...
Poi osservando le piante nei parchi, dove grazie alla presenza di frutti o meno si riesce a distinguerle, non ho notato queste differenze tra maschi e femmine, se non a volerle cercare per forza...
In definitiva, non esiste un metodo sicuro.
 

luca2702

Giardinauta
nooooo! che peccato! sarà entrato in depressione il gatto oltre a te logicamente visto l'attaccamento alla rafia che mostrava! ma non è che la corda di chitarra usata era di jimi hendrix ! sai qualche traccia d'acido rimasto!
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
nooooo! che peccato! sarà entrato in depressione il gatto oltre a te logicamente visto l'attaccamento alla rafia che mostrava! ma non è che la corda di chitarra usata era di jimi hendrix ! sai qualche traccia d'acido rimasto!

può essere.... (vedi nuovo post).
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...mi chiamo fuori, non conosco questa essenza se non per sentito dire o per aver letto qualcosa.
Forse potrebbe giungerti utile l'esperienza che sto conducendo su due essenze dall'atteggiamento simile al gingko, vale a dire Ficus carica e Adansonia Digitata (baobabbo) che hanno la tendenza a sviluppare le gemme apicali e null'altro.
Su ambedue, dall'inizio della ripresa vegetativa, ho controllato lo sviluppo dei germogli pinzandoli ad un paio di foglie e -nel caso di quelle più grandi- eliminandole lasciando il picciolo, le concimo regolarmente e il risultato è che -pur rallentando la crescita- le due piante hanno cominciato a ramificare anche nella parte inferiore dei rami lignificati e addirittura dal tronco.
Il ficus, probabilmente è di una varietà che ben reagisce alla potatura e che forse è "compatto" per sua natura ma l'Adansonia, credete a me, per tutta la fase giovanile (che dura dai 50 agli 80 anni) tende a "filare" e a crescere in altezza... la pianta in natura sembra un leggero arboscello che cerca di allungarsi il più possibile ma, nel mio vaso, sta cominciando a formare gemme in punti interessanti che nei due anni precedenti erano rimasti completamente spogli.
Se è vero che le gemme apicali contengono un ormone che "forza" la crescita in lunghezza, allora una costante cimatura davvero potrebbe risolvere questo problema.
Un saluto


Er MArchese.
 

buziendo

Aspirante Giardinauta
Dalla mia esperienza con una decina di piante ho notato che la continua pinzatura o cimatura non produce la germinazione di eventuali gemme latenti lungo il tronco o i rami lignificati.
L'unico risultato che io ho ottenuto è stato un infoltimento della pianta ed un leggero rimpicciolimento delle foglie. Tutti i nuovi rami, comunque, sono partiti dalle gemme ascellari presenti alla base del picciole delle foglie. Anche ripetendo l'operazione per tre anni di fila il risultato non è cambiato; nessuna gemma è partita dal tronco e nemmeno dai rami lignificati.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Grazie dei suggerimenti.
In effetti anche se il fico ramifica soprattutto all'apice, secondo me non è paragonabile, perchè comunque cimando un ramo partono sempre almeno 2 nuovi rami, mentre se non lo cimi il ramo allunga e si spoglia all'interno.
Invece il gingko non si spoglia all'interno, semplicemente invece di fare nuovi rami che si allungano, fa solo foglie dai brachiblasti. Anzi molto spesso nemmeno agli apici spuntano rami che allungano, ma anche lì spunta un ciuffetto di foglie, che magari nel corso dell'anno fa ripartire l'apice, ma anche no, sembra dipendere dalla spinta vegetativa.
Io mi sono fatto questa idea: quando parte in primavera, tutte le gemme formano ciuffetti di foglie, poi nel corso della primavera-estate, visto che il numero di foglie nel "ciuffetto" è limitato non potendo fare nuove foglie quando il vigore lo permette, allora una o più di queste gemme fa partire un ramo a foglie singole che si allunga.
Ma cimando questi rami, anche in fase vegetativa, molto probabilmente partono le gemme all'ascella delle foglie rimaste, ma sono sempre gemme a ciuffetto, e così via....
Perciò immagino che la formazione di nuovi rami sia possibile solo se la pianta è molto vigorosa. Non a caso, le mie piantine lasciate in terra che per motivi di "scomodità" non riesco ad annaffiare spesso e sono stentate, di fatto si fermano: continuano ogni anno a vegetare dalle stesse gemme, senza mai creare nuovi rami.
A questo punto mi sa che l'unico modo è aspettare. Magari limitandosi a tenere cimati i rami che si allungano, prima o poi ne partono di nuovi, forse non nell'anno in corso, ma nei prossimi.....
Riguardo a gemme che partono direttamente dal tronco o dalla base, io ne ho viste alcuni su esemplari già piuttosto maturi in possesso ai membri dell'associazione dove (raramente) vado. Ma in quel caso si parlava di piante che avevano già almeno 5-6 cm di diametro alla base, e almeno 15-20 anni di età.
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Aggingo anche una cosa:
La crescita del gingko è monopodiale (tipo gli abeti e le conifere), perciò tende ad assumere una forma piramidale, privilegiando sempre una sola linea di crescita verticale, e quindi un solo apice), perciò anche tagliando quest'ultimo ci sarà sempre un ramo più forte di altri che crescerà verticalemente. Magari può essere utile anzichè tagliare, piegare i rami col filo...
O magari mi sto facendo dei viaggi, io...
 
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