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Maestro Giardinauta
E anche questo resterà uno dei misteri di cui si occuperà il buon Giacobbo o l'Alberto Angela in una delle loro prossime trasmissioni. Mi riferisco al fatto che, e non so se sia una tradizione tutta laziale, le fiere green si tengano tutte contemporaneamente. Ma non nello stesso periodo: proprio gli stessi giorni. Esempio lampante le due manifestazioni leader 'Primavera alla Landriana' e 'Floracult' si tengono contemporaneamente nel ponte del 25 aprile e, senza andare lontano, il prossimo finesettimana si terranno 'Terme in fiore' a Civitavecchia e 'Verdi e contenti' a Vitorchiano: in 65 km due fiere!. E' possibile che nessuno capisca che il cliente non ha più un patrimonio da spendere in piante, che il biglietto di ingresso non ha più prezzi popolari, che i vivaisti, la maggior parte conduttori a livello familiare, non hanno personale per coprire due fiere contemporaneamente, che i loro costi di trasferta sono aumentati e si ripercuotono sul prezzo finale delle piante finendo per chiudere il cerchio, tornando al cliente, sempre meno incentivato alla frequentazione. E senza nominare gli acquisti in rete che hanno abbastanza tramortito il settore florovivaistico nazionale (se sbloccano la Brexit ho pronti un paio di shop-online da saccheggiare...). Chi organizza non ci rimette ma da quello che vedo, non guadagnano nemmeno più come una volta. Qualcuno si inventa fiere del paesaggio, fiere a (mono)tema, altre cose dove le piante in quanto tali sono ridotte a cornice di altri eventi (la fiera delle camelie di Velletri era una meraviglia, col paese letteralmente invaso dalle piante e dai fiori; ora potete assistere a spettacoli folkloristici o sfilate di moda...). Gentilissimi Signori Organizzatori di Fiere di Piante, aridatece le vecchie fiere di una volta, quelle dove entravi con due spicci, trovavi piante che vedevi solo sui libri e quando tornavi a casa ti sbrigavi a chiamare i tuoi amici di piante per condividere la notizia. E sopratutto mettevi d'accordo per non sovrapporvi. Grazie.