Quello che è accaduto ieri è l'ennesima - se ce ne fosse ancora bisogno - dimostrazione delle conseguenze di quel meccanismo mangia/produci soldi che è il calcio.
Non è che i tentativi di soluzione non siano pensabili...il fatto è che si possono solo pensare, ma agirli comporterebbe chissà quali terremoti.
Non so se avete avuto la sfortuna di sentire la frase, detta da più voci, all'inizio dei disordini, quando ancora si ventilava soltanto l'ipotesi di sospendere l'incontro, che invece magari sarebbe stato meglio non interromperlo per "motivi di ordine pubblico".
Detto in altre parole "meglio continuare la partita che sennò chissà che possono fare". Il che significa, e l'interpretazione credo sia corretta: "alcuni tifosi ci tengono per le palle" (scusate la parola).
Credo questo sia già tutto.
Se un gruppo di delinquenti, sotto minaccia implicita di violenza, può DECIDERE se una partita si debba giocare o no, dimostra il livello di serietà del sistema calcio in Italia. Se una società è ricattabile (o giocate o sfasciamo tutto), abbiamo toccato il fondo.
Per non parlare poi del fatto che giocare evidentemente non è servito a nulla, che di sfasciare, hanno sfasciato tutto davvero.
Ormai tutti saprete che un gruppo di questi "nonsocomedefinirli" ha ASPETTATO FUORI DALLO STADIO l'arrivo dei pullman dei tifosi del palermo, per iniziare le danze.
E i suddetti pullman sono arrivati tardissimo. ciò significa che quei tipi non hanno visto nemmeno un minuto della partita. Non glie ne importa niente del calcio, a questi qua.
Non c'entrano le reazoni bestiali ad un rigore non dato o ad un presunto errore arbitrale. è persino peggio.
C'è chi va lì per picchiare, e basta.
In più, lo stadio e le sue adiacenze sembrano venir considerate una sorta di porto franco, per cui evidentemente è diverso se ad aggredire le forze dell'ordine sia un semplice cittadino che sbrocca per la strada, o un "tifoso". durante una partita.
Come se lo stadio fosse - lo sappiamo tutti, quindi è diventato così - quel luogo in cui è in qualche modo lecito solo perchè ormai usuale agire da criminali.
Ieri un giornalista ed ex calciatore riferiva proprio come anche nel linguaggio si rifletta ormai questa mentalità; lo diciamo tutti, quando qualcuno si comporta in modo non consono, volgarmente o aggressivamente: "ma che credi di essere allo stadio?"
Allo stadio si può. Punto.
Io sono convinta che i modi ci siano per evitare tutto questo.
Io mi incacchio sul serio quando mi sento rispondere, ad esempio "ma che vuoi, che si controllino i tifosi uno ad uno?"
Nooo, per carità, pensa che noia, ma poi non ci scandalizziamo se questi cacciano fuori fumogeni e spranghe, a questo punto perchè no, anche bombe a mano.
Mi incacchio se lo spettacolo deve continuare perchè sennò sfasciano tutto, mi incacchio se chi dovrebbe avere il potere di decidere non è che non lo ha, è solo che non vuole esercitarlo, perchè premono loro infinitamente di più i soldi che si perdono.
In Inghilterra, la tanto citata Inghilterra, il campo è di proprietà della Società (di calcio), se ci sono disordini, se a qualcuno distruggono una macchina, i danni li paga la Società, così come paga le forze dell'ordine (e non come qui, che paghiamo noi).
Mi pare evidente che siano loro le prime a non preoccuparsi più di tanto, a fare gli scandalizzati e poi a dire che in fondo era "solo" un gruppo di facinorosi.
Vorrei proprio vedere se questo "gruppo di facinorosi" facesse una domenica sì e una no danni per milioni di euro (che dovrebbe sborsare lei, e non lo stato) quanto durerebbe tutto questo.
E se non fosse che sono già stata chilometrica, potrei continuare...