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E' la prima volta

casper69

Guru Giardinauta
Non che sia motivo di gioia anzi, ma da quando sono a Civitavecchia, cioè 12 anni, questa è la prima volta che sento sul TG nazionale la notizia di una vittima sul lavoro nella Centrale Enel, l'ennesima per l'esattezza, lo avevo già detto in occasione di altre vittime sempre sul lavoro, mi lamentavo del fatto che qui succedeva spesso e c'era il massimo riservo, invece mio malgrado lo hanno detto.
Avrei preferito non sentirla ovvio. Tristezza infinita. Un pensiero grande a lui e tutti coloro che purtroppo sono già morti e venuti in questa città spinti dal lavoro offerto dalla centrale, invece hanno trovato la morte..:flower::flower::flower:
E questi sono quelli che c'hanno lasciato la pelle in diretta, non si parla di tutti quelli che sono malati per l'amianto ed altri problemi legati alla Centrale.
Credo che finirà in una bolla di sapone ed è anche giusto, ormai a che serve fare altre vittime indirette, mi auguro però che il rumore della notizia sia da spinta affinchè le ditte appaltatrici si mettano in regola per le misure di sicurezza, insomma al di la del gas uscito l'altro ieri, il ragazzo non era legato e si trovava a lavorare a metri e metri di altezza..
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Casper 69,
hai perfettamente ragione,i cantieri, la maggior parte non sono controllati da ispettori che dovrebbero sorvegliare e addirittura sospendere il cantiere quando ci sono irregolarità quotidiane sul lavoro.Es. cinture di sicurezza che non si usano, caschi ecc.Le cosiddette vittime bianche sono ormai a centinaia e nonostante le misure di prevenzione adottate, non accennano a diminuire.
Ci vorrebbe davvero un forte senso di responsabilità e di prevenzione sul lavoro.
Incidono specialmente in Italia gli appalti pubblici ove ci sono ribassi stratosferici, che poi non consentono di dotare i cantieri di misure di prevenzione e di sicurezza tali, da escludere incidenti mortali.Anche qui apriremo un lungo capitolo.......
 

miciajulie

Fiorin Florello
cercano di tranquillizzarci con statistiche dalle quali risulta che i morti sul lavoro sono in diminuzione anno dopo anno, ma l'elenco è sempre troppo lungo, e morire sul lavoro è proprio l'ingiustizia più grande. su questo a volte si fa retorica, ma uscire di casa al mattino, per mantenere la propria famiglia, e non tornare, la sera, trovo sia davvero tremendo, il solo pensiero mi fa 'arrabbiare' profondamente. e sono sicura che solo i decessi riescano a ricevere un minimo d'attenzione. chissà quanto lavoratori irregolari, in nero, se solo feriti, vengono fatti sparire e curati in cliniche compiacenti senza che all'evento venga dato il più piccolo rilievo. il mondo del lavoro, di alcuni lavori per lo meno, non offre garanzie di sicurezza sufficienti, a volte neppure elementari. e in troppi si fa finta di niente...
 
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