_ortensia_
Master Florello
Sono arrivato nella tua famiglia che ero ancora un cucciolo, mi hanno staccato dalla mamma forse troppo presto perchè il tuo bambino appena mi ha visto mi ha voluto subito portare a casa.
E così da allora tante coccole e affetto, avevo addirittura una cuccia tutta per me, una bella copertina e un posto caldo dove dormire.
La pappa era buona, certe volte mi davate anche qualche dolcetto perchè con i miei occhioni non riscivate a dirmi di no, perchè il mio dolce musetto era più tenero di qualsiasi altra cosa al mondo.
Un giorno d'inverno, ero ancora piccolo, si è messo a nevicare, faceva freddo e nonostante quello che disse l'allevatore, tu non hai voluto lasciarmi fuori tra la neve e sotto zero, ma mi hai fatto entrare in casa e sono anche riuscito a salire sul tuo lettone, bello comodo e spazioso.
In quel momento avevo capito di essere arrivato in una bella famiglia, di essere fortunato e mi capitava di pensare ai miei amichetti che non hanno avuto questa fortuna e non hanno un padrone come te che ti prendi cura di me.
Ero felice.
Sono passati i mesi, le mie zampotte iniziavano a crescere, i dentini da latte diventavano sempre più appuntiti e grossi, avevo bisogno di più attenzioni, le visite veterinarie, più pappa e più spazio.
Poi un giorno d'estate, sei arrivato a casa dicendo che a breve saremmo partiti tutti per le vacanze estive e che io sarei venuto con voi! Ero così contento, mi sentivo davvero uno di casa, come i tuoi bambini a cui vuoi tanto bene.
Quella mattina avete preparato le valigie, ma quel giorno non mi avete messo il collarino con il mio nome sopra, quello che mi piaceva tanto.
Da quel giorno le cose sono cambiate, perchè al primo autogrill, quando meno me lo aspettavo, mi sono trovato da solo.
Non c'erano più le coccole, più il cuscinotto, più la pappa buona e i dolcetti, non avevo più il vostro affetto.
Mi sono trovato lì, vicino a quell'autostrada, non sapevo dove andare, cosa fare. Avevo paura.
Ho provato a cercarti, annusarti, per raggiungerti. Ma non ti trovavo più.
Mi chiedevo se saresti tornato a prendermi, forse eri solo andato a prendermi da mangiare. Ma le ore passavano, e io ero sempre lì, al sole ad aspettare il tuo ritorno.
Ho deciso di andare vicino alla strada, forse per trovare un rifugio, ma non sapevo di correre dei pericoli, per me la vita fino a quel giorno era stata facile e senza problemi.
Ma quella macchinona non mi ha visto, e mi sono trovato per terra, con gli occhi chiusi e non capivo dove stavo.
E adesso sono qui, e nemmeno dall'alto riesco a trovarti tra tutte quelle persone.
Ovunque sei però, io spero che tu trovi il coraggio di pensarmi ogni tanto, di pensare che se forse mi avessi guardato negli occhi anche solo per pochi istanti, avresti capito che io ti avrei dato tanto tanto affetto, senza chiederti nulla in cambio.
Forse se tu avessi riflettuto prima di portarmi a casa con te, se tu avessi pensato alle conseguenze, al fatto che non sarei rimasto un cucciolo per sempre, e che io dentro di me sarei rimasto sempre lo stesso, forse sarei ancora lì con te, a riportarti la palla che mi lanciavi, a rubarti i calzini e a dormire accanto a te la notte.
Penso ai miei amici a cui è accaduto o accadrà la stessa cosa, e penso anche a quei miei amici che sono fortunati, perchè hanno trovato qualcuno che li amerà per sempre, che forse li rimprovererà qualche volta perchè faranno dei dispetti, ma che li perdoneranno e che riusciranno sempre a trovare un posto per questi miei piccoli amici nei loro cuori.
Per me ormai non c'è speranza di tornare indietro, ma c'è la speranza per i miei amici che sono ancora lì con voi a darvi affetto e amore.
Non abbandonateli.
Le mie cucciolotte: Sally e Diana
E così da allora tante coccole e affetto, avevo addirittura una cuccia tutta per me, una bella copertina e un posto caldo dove dormire.
La pappa era buona, certe volte mi davate anche qualche dolcetto perchè con i miei occhioni non riscivate a dirmi di no, perchè il mio dolce musetto era più tenero di qualsiasi altra cosa al mondo.
Un giorno d'inverno, ero ancora piccolo, si è messo a nevicare, faceva freddo e nonostante quello che disse l'allevatore, tu non hai voluto lasciarmi fuori tra la neve e sotto zero, ma mi hai fatto entrare in casa e sono anche riuscito a salire sul tuo lettone, bello comodo e spazioso.
In quel momento avevo capito di essere arrivato in una bella famiglia, di essere fortunato e mi capitava di pensare ai miei amichetti che non hanno avuto questa fortuna e non hanno un padrone come te che ti prendi cura di me.
Ero felice.
Sono passati i mesi, le mie zampotte iniziavano a crescere, i dentini da latte diventavano sempre più appuntiti e grossi, avevo bisogno di più attenzioni, le visite veterinarie, più pappa e più spazio.
Poi un giorno d'estate, sei arrivato a casa dicendo che a breve saremmo partiti tutti per le vacanze estive e che io sarei venuto con voi! Ero così contento, mi sentivo davvero uno di casa, come i tuoi bambini a cui vuoi tanto bene.
Quella mattina avete preparato le valigie, ma quel giorno non mi avete messo il collarino con il mio nome sopra, quello che mi piaceva tanto.
Da quel giorno le cose sono cambiate, perchè al primo autogrill, quando meno me lo aspettavo, mi sono trovato da solo.
Non c'erano più le coccole, più il cuscinotto, più la pappa buona e i dolcetti, non avevo più il vostro affetto.
Mi sono trovato lì, vicino a quell'autostrada, non sapevo dove andare, cosa fare. Avevo paura.
Ho provato a cercarti, annusarti, per raggiungerti. Ma non ti trovavo più.
Mi chiedevo se saresti tornato a prendermi, forse eri solo andato a prendermi da mangiare. Ma le ore passavano, e io ero sempre lì, al sole ad aspettare il tuo ritorno.
Ho deciso di andare vicino alla strada, forse per trovare un rifugio, ma non sapevo di correre dei pericoli, per me la vita fino a quel giorno era stata facile e senza problemi.
Ma quella macchinona non mi ha visto, e mi sono trovato per terra, con gli occhi chiusi e non capivo dove stavo.
E adesso sono qui, e nemmeno dall'alto riesco a trovarti tra tutte quelle persone.
Ovunque sei però, io spero che tu trovi il coraggio di pensarmi ogni tanto, di pensare che se forse mi avessi guardato negli occhi anche solo per pochi istanti, avresti capito che io ti avrei dato tanto tanto affetto, senza chiederti nulla in cambio.
Forse se tu avessi riflettuto prima di portarmi a casa con te, se tu avessi pensato alle conseguenze, al fatto che non sarei rimasto un cucciolo per sempre, e che io dentro di me sarei rimasto sempre lo stesso, forse sarei ancora lì con te, a riportarti la palla che mi lanciavi, a rubarti i calzini e a dormire accanto a te la notte.
Penso ai miei amici a cui è accaduto o accadrà la stessa cosa, e penso anche a quei miei amici che sono fortunati, perchè hanno trovato qualcuno che li amerà per sempre, che forse li rimprovererà qualche volta perchè faranno dei dispetti, ma che li perdoneranno e che riusciranno sempre a trovare un posto per questi miei piccoli amici nei loro cuori.
Per me ormai non c'è speranza di tornare indietro, ma c'è la speranza per i miei amici che sono ancora lì con voi a darvi affetto e amore.
Non abbandonateli.
Le mie cucciolotte: Sally e Diana
