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E come la mettiamo con i famigerati "RICATTI EMOTIVI"...???

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SarahKay

Guest
Ho avuto qualche settimana fa il piacere di avere ospite a casa mia la mia mamma...e si capisce...avendo due bimbe piccole...qualche volta l'hanno fatta spazientire con capricci e lagne varie..!!
Tutto ok...per i primi giorni...dopodichè la nonna, vedendo che con le buone non riusciva sempre a farsi ascoltare, ha tirato fuori la sua arma segreta...che conosco fin troppo bene...IL RICATTO EMOTIVO... In cosa consiste? Nel far sentire il destinatario di tale ricatto ...tremendamente cattivo...farlo sentire in colpa...farlo sentire senza cuore ed ingrato...fino al punto che, per l'opprimente senso di colpa, il soggetto si piega alla volontà altrui strisciando ai suoi piedi come un vermiciattolo...
...Come è stato strano, spiacevole, rivivere quelle sensazioni che mi facevano così tanto soffrire da bimba...
E parlarne??? Sapete com'è...quando si ha a che fare con una mamma anziana e malata si tende ad essere molto transigenti...si tende a voler pensare principalmente al tanto di buono che la mamma ha fatto...alle indubbie qualità possiede che possiede....e allora si lascia perdere...
obiettivamente riconosco che in lei è prevalsa una certa carenza di argomenti da sottoporre a noi figli per motivarci nel fare o non fare determinate cose, al punto da spingerla ad usare questo metodo "spiccio"...ma poco ortodosso e in alcuni casi anche semplicemente egoista...
Ma che lo faccia anche con le bambine NO!! Non lo permetto!
Avete qualche esperienza simile? Come vi siete comportati/e?
 

Il Pallino

Apprendista Florello
Beh, la mia prozia per farmi fare i compiti mi fa sempre sentire in colpa, una volta ha tirato fuori anche la mprte di mia nonna...non so se ridere o piangere!:)
 

quadricromia

Guru Giardinauta
ah i genitori! quanto del nostro carattere è merito dei loro difetti e/o virtù!
I ricatti emotivi li vivo ancor di più in questo periodo, alla tenera età di 36 anni :fifone2:, quando non hai più quella sana strafottenza tipica dell'adolescenza!
Poi loro invecchiano e i difetti si acuiscono, e vivi altalenando tra i sensi di colpa per quella strafottenza che tenti di perpetrare e il sorriso tollerante per i loro 'ricatti emotivi'
 

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Master Florello
Con i ricatti emotivi fatti dai nonni, purtroppo ci sono poche armi.
Se riesci a bloccarli con la tua presenza, cambiando discorso è già un vantaggio.
Poi piano piano, a seconda dell'età dei bimbi, spiegare loro che non sono fatti con cattiveria ma essendo nonni, hanno un modo di vedere un po' all'antica.
E che devono comunque parlarne con te così spieghi loro il significato.
Non ci sono altre strade, se non l'allontanamento dei nonni, ma non lo reputo giusto.
 

lorenzobrando

Giardinauta
mah.............discorso pieno di ma e però.

Qualcuno ha messo in piedi un filone filosofico/scientifico sulla questione.
Il sig Eric Berne,psicologo,ha studiato questi comportamenti.
La sua teoria si chiama ANALISI TRANSAZIONALE,son sicuro che alcuni di voi la conoscono,inquanto materia adattissima anche sul luogo di lavoro,aiuta molto a saper comunicare.
A tal proposito avevo promesso a uno di voi delle letture,consiglio:
-"A che gioco giochiamo" - di Eric Berne
-"Intuizione e stati dell'io"di Eric Berne

Vi assicuro che vi cambierà molto,aiuterà voi e i vostri figli,quantomeno vi renderà consapevoli.
Il mio parere sulla questione proposta da sarah è che brava non lo permettere a nessuno neanche ai nonni.
Poi sai il buonsenso tuo fa il resto.

Ciao:)
 

Paola-Luna

Florello
caschi giusto a pennello!!!!! ne so qualcosa anch'io che a 38 anni mi devo ancora sentire in colpa per una cosa fatta/detta... Quant'è frustrante sentirsi così! Ti capisco benissimo! E non sei la sola... qui dalle mie parti stiamo organizzando il 'club dei figli ingrati' perchè è così che ti fanno sentire... ricatti morali, sottigliezze, insomma ce la mettono tutta per farti sentire un verme per qualsiasi cosa accada. Mi madre poi soffre di depressione e ogni mio comportamento è motivo di ansia, insonnia etc... che ovviamente non manca mai di farmi pesare!!!
Ma dico io, a 38 anni devo ancora rendere conto di tutto quello che faccio, della mia vita privata alla mamma?????????????????????? Per poi cosa, per sentirmi dire che sono un'ingrata, che la faccio morire di crepacuore, che la mando al manicomio....
Al manicomio tra un po' ci andrò io!!!
 

opy74

Giardinauta Senior
io ho le idee molto chiare in questo ambito:
ti dico solo che io piuttosto che non lascerei mai da accudire un mio eventuale figlio a mia mamma.
E non le permetterei mai e poi mai di esercitare simili ricatti con un mio (sempre eventuale) figlio.
E', vero, se i genitori aìsono anziani non è possibile farli ragionare o cambiare, non è proprio assolutamente possibile:
è proprio per questo che eviterei direttamente di trovarmi in una situazione simile, per evitare il problema.
baby sitter, persona fidata, persona referenziata, ma non la nonna.

mi coprirei di sacrifici per farli accudire da persone scelte, ma i miei genitori nè i genitori del mio ragazzo (anche lui la vede esattamente come me), no.

sono cresciuta in una famiglia che potrei definire normalissima, senza grandi traumi, certo.
Ma certi ricatti morali, come giustamente li definisci tu, o altri milioni di atteggiamenti apparentemente senza gravità o di poco conto, ma in realtà a mio avviso di estremo significato sullo sviluppo della personalità di un individuo, per me sono una autentica violenza che, se non ho potuto risparmiarmi io, almeno risparmierei senza dubbio a un figlio.

io l'analisi l'ho fatta, le mie colpe le ho buttate fuori e sto divinamente :)
figuriamoci se rimetterei nel tunnel mio figlio :)

in bocca al lupo!
 
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S

SarahKay

Guest
mah.............discorso pieno di ma e però.

Qualcuno ha messo in piedi un filone filosofico/scientifico sulla questione.
Il sig Eric Berne,psicologo,ha studiato questi comportamenti.
La sua teoria si chiama ANALISI TRANSAZIONALE,son sicuro che alcuni di voi la conoscono,inquanto materia adattissima anche sul luogo di lavoro,aiuta molto a saper comunicare.
A tal proposito avevo promesso a uno di voi delle letture,consiglio:
-"A che gioco giochiamo" - di Eric Berne
-"Intuizione e stati dell'io"di Eric Berne

Vi assicuro che vi cambierà molto,aiuterà voi e i vostri figli,quantomeno vi renderà consapevoli.
Il mio parere sulla questione proposta da sarah è che brava non lo permettere a nessuno neanche ai nonni.
Poi sai il buonsenso tuo fa il resto.

Ciao:)


Hei...il Brando ne sa...ne sa...ne saaaaaaaaa :rosa:!!!!!!!!!
Ma spiega cosa intendi con "discorso pieno di ma e però".
Il dato oggettivo credo rimanga la carenza di argomentazioni valide che spinge ad adottare il ricatto, gli urli e la violenza...l'ignoranza insomma.
Genitori più informati------figli migliori?
Questo credo rimanga un "mah ed un però.":Saluto:...
 

Pietradiluna

Giardinauta
Una volta si educava con autorità poi si è scoperta l'autorevolezza che è diventata parte del filone educativo recente.
Chi non ha argomenti usa il ricatto emotivo. Esistono schemi precisi a livello famigliare, lavorativo, di coppia o in ogni altra relazione. E non è solo questione di transfert ma anche di come noi ci percepiamo e di come gli altri ci percepiscono. E qui si parla di pura comunicazione. Un esempio quotidiano èla differenza di comunicazione e di decodifica di ciò che è detto tra i generi: uomini e donne usano le stesse parole ma attribuiscono significati diversi a ciò che dicono o sentono rispetto alti intenti dell'interlocutore.

Gli schemi educativi dei genitori spesso li apprendiamo inconsapevolmente e da grandi ci troveremo a rifare le stesse cose anche se in ambiti diversi.
Anche usare la malattia come ricatto è terribile: basta rompere lo schema per spezzare qs sorta di legame energetico (o cordone ombelicale) che i genitori usano per trovare conferme, tenere i figli legati a sè.

L'errore è sperare che loro cambino...io parto dal presupposto che i genitori non cambiano ma io posso scegliere di smettere di invischiarmi in un gioco emotivo o energetico e quindi prendo distanza. Che sia la mamma, l'amica o la suocera (e di qs ne so qualcosa!) si può sempre scegliere. E io oltre che le scatole:mazza:, rompo gli schemi! :eek:k07:

Buona serata
Silvia
 

vesna

Maestro Giardinauta
io figli nn ne ho e questo problema percio lo evito.
ma come figlia ne ho avuti e tutt'oggi la mia famiglia d'origine cerca in tutti i modi a farmi sentire colpevole.
figurati che sono arrivati a non venire al mio matrimonio perche non aprovano le mie scelte di vita. è una storia molto lunga e travagliata ma il nocciolo è quello.
io non sono quello che loro avrebbero voluto e percio me lo ricordano non essendoci nella mia vita.

ho anche l'esempio inverso. mia cognata ha due figli e fa i ricatti morali/emotivi ai propri genitori. lei vive lontano (lei in francia e loro in meridione). mio suocero è malato e nn puo prendere l'aereo e se nn è come dice lei glieli fa vedere un 5 gg all'anno ma ovviamente non li porta mai per le feste comandate, ovviamente tutto cio' se i genitori nn si organizzano e li portano in qualche vacanza figha ma come lei non si fida di loro (sono anziani) tocca che portino qualcuno che li aiuti (e in quei casi ci sono io).

insomma ci sono "stronzi" da una parte e dal altra :(
 
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quadricromia

Guru Giardinauta
ti quoto Vesna... ci sono da entrambe le parti....ma un figlio fa ricatti morali ai propri genitori perchè essi stessi hanno commesso l'errore di non correggere i propri

Boh è complesso, forse perchè sono figlia e non mamma... ma ritengo che una mamma non debba mostrare debolezza verso un ricatto morale ... è un suo dovere arginare simili atteggiamenti sin dall'esordio.. qunado i propri figli sono in età... diciamo 'modificabile'.
 

vesna

Maestro Giardinauta
la mia suocera è un pezzo di legno con tutti e nn fa sconti a nessuno ma se si parla di nipoti si venderebbe l'anima. è il suo punto debole.
poi la figlia ha fatto le scelte che corispondevano alle sue aspetative (si è laureata in tempo, ha lavorato, ha trovato un marito e per giunta ricco, ha fatto due figli etc etc) ma solo adesso si rende conto che è stornza uguale.
mio marito la pecora nera della famiglia invece non ha fatto "le scelte" giuste. ma nn è mai stato stronzo, anzi, fin troppo accondiscendente.
insomma alla fine etrambi i figli "l'hanno delusa".
ogni tanto penso che le famiglie(nn solo semplici nuclei famigliari genitori/figli, ma quelli allargati di 3 generazioni genitori/figli-fratelli/nipoti-cugini) legate/felici/senza grossi problemi personali ci sono solo esclusivamente nei telefilm
 

Paola-Luna

Florello
L'errore è sperare che loro cambino...io parto dal presupposto che i genitori non cambiano ma io posso scegliere di smettere di invischiarmi in un gioco emotivo o energetico e quindi prendo distanza. Che sia la mamma, l'amica o la suocera (e di qs ne so qualcosa!) si può sempre scegliere. E io oltre che le scatole:mazza:, rompo gli schemi! :eek:k07:

beh, puoi prendere le distanze dall'amica o dalla suocera, dalla sorella o dalla zia... ma dalla mamma... credo che sia difficile riuscire a prendere le distanze dalla propria mamma, proprio perchè c'è quel 'legame' biologico che comunque tiene unito. Non credo che in questo caso ci sia molta scelta e visto che i genitori non cambiano (anzi diventando vecchi peggiorano sempre più!) chi ci rimette, chi si piega, siamo sempre noi!
 

quadricromia

Guru Giardinauta
quoto anche te Paola-Luna, pardon...

una osservazione: scommetto che pochi uomini si sentiranno coinvolti da questa discussione! forse mi sbaglio, ma penso che i ricatti emotivi facciamo molta più presa sUlle donne.
 
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opy74

Giardinauta Senior
L'errore è sperare che loro cambino...io parto dal presupposto che i genitori non cambiano ma io posso scegliere di smettere di invischiarmi in un gioco emotivo o energetico e quindi prendo distanza. Che sia la mamma, l'amica o la suocera (e di qs ne so qualcosa!) si può sempre scegliere. E io oltre che le scatole:mazza:, rompo gli schemi! :eek:k07:

ti straquoto!


beh, puoi prendere le distanze dall'amica o dalla suocera, dalla sorella o dalla zia... ma dalla mamma... credo che sia difficile riuscire a prendere le distanze dalla propria mamma, proprio perchè c'è quel 'legame' biologico che comunque tiene unito. Non credo che in questo caso ci sia molta scelta e visto che i genitori non cambiano (anzi diventando vecchi peggiorano sempre più!) chi ci rimette, chi si piega, siamo sempre noi!

dalla mamma è più, molto più difficile!
ma NON impossibile!
specialmente quando in gioco c'è la nostra libertà e il fatto di PRENDERSI la PROPRIA vita!
i genitori non cambiano ma non è vero che non c'è scelta.
io la scelta me la sono presa!
e ho scelto di non piegarmi più.
 

miciajulie

Fiorin Florello
oh, ma siamo un battaglione!!!! non so se ho deluso i miei, tutto sommato non credo, però che faticaccia non deluderli! alla mia bella (si fa per dire) età son qui a subire ancora e tuttora i ricatti (ne sarà cosciente? boh) di una mamma che mi ha dato tanto ma che non pretende meno! tra il dolore per ciò che le è capitato (senso di colpa?, altro boh a caratteri cubitali), il suo stato di salute ora pessimo, il dover decidere per lei cose che forse lei non avrebbe mai deciso, sono in cura da quasi un anno. e non sto meglio... non ho figli e comincio a esserne felice!
 
S

scardan123

Guest
Ho avuto qualche settimana fa il piacere di avere ospite a casa mia la mia mamma...e si capisce...avendo due bimbe piccole...qualche volta l'hanno fatta spazientire con capricci e lagne varie..!!
Tutto ok...per i primi giorni...dopodichè la nonna, vedendo che con le buone non riusciva sempre a farsi ascoltare, ha tirato fuori la sua arma segreta...che conosco fin troppo bene...IL RICATTO EMOTIVO... In cosa consiste? Nel far sentire il destinatario di tale ricatto ...tremendamente cattivo...farlo sentire in colpa...farlo sentire senza cuore ed ingrato...fino al punto che, per l'opprimente senso di colpa, il soggetto si piega alla volontà altrui strisciando ai suoi piedi come un vermiciattolo...
...Come è stato strano, spiacevole, rivivere quelle sensazioni che mi facevano così tanto soffrire da bimba...

Scusa se lo dico così pari pari, ma secondo me l'errore è tuo.
Non dovevi rivolgerti a tua madre per badarli, ma a una baby sitter (una vecchietta del paese, una studentessa che così fa qualche soldino, una vicina con dei figli, etc).
Io se avessi dei figli non li lascerei mai da mia madre (a parte che lei non li vorrebbe manco morta :lol:). Proprio non mi passerebbe per l'anticamera del cervello. Dalla nonna andateci a pranzo tutti assieme qualche volta, ma una giornata soli con lei NO, non lasciarli.
Invecchiando i difetti delle persone si irrigidiscono e peggiorano, solo il vino migliora invecchiando...
:Saluto:
 

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Master Florello
Scusa se lo dico così pari pari, ma secondo me l'errore è tuo.
Non dovevi rivolgerti a tua madre per badarli, ma a una baby sitter (una vecchietta del paese, una studentessa che così fa qualche soldino, una vicina con dei figli, etc).
Io se avessi dei figli non li lascerei mai da mia madre (a parte che lei non li vorrebbe manco morta :lol:). Proprio non mi passerebbe per l'anticamera del cervello. Dalla nonna andateci a pranzo tutti assieme qualche volta, ma una giornata soli con lei NO, non lasciarli.
Invecchiando i difetti delle persone si irrigidiscono e peggiorano, solo il vino migliora invecchiando...
:Saluto:


Guarda che parlava di aver avuto ospite sua madre, no che la usa normalmente come baby sitter.
Cosa fai nel caso ti venisse a trovare tua madre per un giorno, le dici qualche ora si di + no?
 
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