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Disperazione Camelia... Aiuto!!!

ilares

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti. Ho iniziato a seguire questo forum da un mesetto a causa della mia prima incompresa camelia e adesso sono nella confusione totale e ho bisogno di qualcuno che mi dia una mano a risolvere la situazione ingarbugliata.
Mi sono sempre piaciute esteticamente le camelie e la mia storia inizia l'anno scorso, quando ho comprato una japonica bonomiana per il mio balcone.Ero completamente ignara e ignorante sul come curarla.
Il vivaista mi ha dato terriccio universale (forse non aveva capito che mi serviva per la camelia...), con cui l'ho messa in un vaso grande, con un bello strato di argilla espansa sotto e esposta in un angolo del balcone a nord est riparato dal vento. (nell'ignoranza almeno ne ho azzeccate 3 su 4 :martello:). La pianta stava bene ma tutti i boccioli mi sono caduti quando ancora erano verdi. Ho pensato al trauma del rinvaso, ma comunque alla comparsa dei nuovi boccioli sono tornata dal vivaio presentandogli il problema. Mi ha dato un concime per acidofile e del calcio dicendomi di metterli una settimana uno e una settimana l'altro. Così ho fatto. Con questo trattamento i boccioli si sono formati di più(come allego nelle foto) ma di nuovo sono caduti prima che il fiore sbocciasse.
In piena crisi mistica sono riandata dal vivaio per sapere cosa avevo sbagliato, e mi ha dato del ferro. La pianta aveva già perso quasi tutti i boccioli e non stava proprio benissimo. Alcune foglie sembravano bruciate sui bordi. Gli ho dato il ferro una sola volta nelle dosi consigliate. E ho iniziato a leggere il forum scoprendo che le camelie non vogliono essere troppo "nutrite" con concimi (aaaarrrrgggghhh!!!).
Dopo il ferro, la mia camelia ha iniziato a peggiorare e perdere molte foglie (mi dicevo "ok sta cacciando le nuove"), caduta che è degenerata fino ad oggi, dove ritrovo la mia adorata e amatissima piantina completamente spiumata(la vedete in foto). Anche i nuovi getti si stanno annerendo sulla punta.
Adesso la domanda: si può fare qualcosa? E cosa?
E' causato dal troppo concime e quindi dovrei innaffiarla con acqua distillata per eliminare l'eccesso (come ho letto da qualche parte)? Cambiarle il terriccio e ripiantarla con terreno per acidofile? Devo lasciarla stare così com'è? Aiutatemi!!! (Come vorrei che la mia camelia parlasse...)
Vi ringrazio tutti in anticipo!!!

Camelia Prima:
CameliaPrima1.jpg CameliaPrima2.jpg

Camelia Dopo:
CameliaOra1.jpg CameliaOra2.jpg CameliaOra3.jpg
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
secondo me di cadono fisiologici in quanto trattasi di bonomiana, hai sbagliato camelia!
Per il resto mi pare evidente l'eccessivo concime causa delle sciupature fogliari e conseguente cascola.
Il dilavare il terriccio con le annaffiature porta via i sali in eccesso, ma ci vuole tempo, oppure cambi il terriccio ma si aggiunge stress a stress.
Ma dalle foto (che ho visto ora) mi pare più evidente un problema di ristagno, togli quel sottovaso, sempre che la pianta sia recuperabile e ho forti dubbi
 

ilares

Aspirante Giardinauta
Ho sempre cercato di non far ristagnare l'acqua nel sottovaso (consiglio che mi aveva dato mia zia): se vedevo che dopo una annaffiatura mi si depositava sul fondo, toglievo il sottovaso, lo svuotavo e lo rimettevo al posto. Adesso lo tolgo del tutto e vediamo come va... sighsigh...grazie mille comunque per la risposta.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
La vedo dura......una pianta in simili condizioni, se non ha un valore particolare per te perchè regalata da una persona speciale....è meglio optare per l'eutanasia e ripartire con un'altra.

Se vuoi tentare:
1) toglila dal vaso immergila in un secchio di acqua e scuotila cercando di togliere più terriccio possibile.
2) rinvasala in un vaso uguale o appena più grande del pane di radici usando preferibilmente torba bionda, se non la trovi un buon terriccio per acidofile.
3) riduci i rami partendo dai completamente secchi, lasciandone solo qualcuno, meglio pochi.
4) non mettere il sottovaso, se non puoi farne a meno, solleva il vaso con qualche spessore.
5) mettila in ombra e riparata dal vento.
6) innaffia poco e con acqua per ferro da stiro.
7) non concimarla fino alla prossima primavera.
8) vai dal tuo vivaista e il calcio daglielo a lui negli stinchi!
 

ilares

Aspirante Giardinauta
Non è che abbia un valore particolare perchè me l'ha data qualcuno: è solo che mi affeziono alle piante che entrano in casa mia. Se stanno male, vorrei fare tutto il possibile per non farle morire. Mi sento responsabile!
Non so francamente se sono abbastanza capace per attuare il procedimento che mi hai consigliato senza danni: starà pure malissimo, ma ha i ciccetti verdi un pò dappertutto e una parte di me spera che se la bagno semplicemente con acqua da ferro da stiro magari è meglio che non traumatizzarla con i miei goffi tentativi (classica perdita di fiducia XD).
Comunque ti ringrazio tantissimo per il dettagliato decalogo: se riesco a prendere il coraggio a due mani, magari decido di lanciarmi in questo tentativo. Il calcio al vivaista invece glielo do sicuro!!!
A questo punto, domanda: se dovessi ritentare con le camelie(indipendentemente dalla sorte di questa...anche se ovviamente spero che sopravviva), quale sarebbe una tipologia adatta a una neofita come me? Premessa: ne vorrei avere una con molti petali (del tipo che non si vede il pistillo centrale), possibilmente screziata o sfumata (tipo chiara dentro e scura fuori). Temo che queste caratteristiche si associno sempre a camelie problematiche. Comunque in generale non mi interessa avere molti fiori, ma riuscire a vedere fioriti almeno un paio di boccioli!!!
 

loli63cam

Esperto di Camelie
Le normali camelie reperibili in commercio sono C. Japonica o al massimo ibridi di japonica e quindi adatte a tutti. Il fiore doppio o imbricato perfetto era quello in voga nell'800, molte cultivar antiche hanno questa caratteristica, l'unico problema è che per dar modo a tutti i petali di distendersi soffrono un pò di più il sole durante la fioritura.

Abiti in zona del vivaio "Le camelie del Generale" di Velletri se hai la possibilità, fagli visita, cosi avrai modo di scegliere direttamente la cultivar che più ti soddisfa come canoni estetici e intanto fai una chiaccherata con una persona competente.
Facilmente reperibili, compatte e carine ci sono la Nuccio's Pearl o la Nuccio's Cameo, ma ce ne sono tante altre.

Per non andare incontro ad altre spiacevoli esperienze, le regole generali sono:
Un buon terriccio per acidofile, meglio se aggiungi pomice sul fondo come drenaggio.
Acqua lasciata decantare.
Concimare dimezzando le dosi riportate in etichetta, usando un concime specifico per acidofile.
Ricorda che le camelie amano un terreno umido tutto l'anno, la mancata costanza nelle annaffiature porta alla cascola dei boccioli.
 
Ultima modifica:
K

Kakugo

Guest
Un'altra vittima della Bonomiana... quella pianta è veramente una disperazione.
Se vuoi una pianta che mi sta dando solo soddisfazioni, ti consiglio la Dahlonega. Tra tutte quelle che ho (e ne ho tante) oserei dire che è la migliore come resistenza, consistenza della fioritura etc. Almeno la mia è una pianta molto compatta, quindi adatta anche per balconi.

Tieni conto che io tutte le mie japonica le coltivo nella torba pura, mischiata con ghiaia e sabbia grossa per migliorare il drenaggio ed in vasi di cotto. Dopo anni di esperimenti coronati generalmente da insuccessi clamorosi sono arrivato alla conclusione che la maggior parte se non tutti i terricci per acidofile sono troppo ricchi e con insufficiente drenaggio per le camelie. Detto brutalmente, sono terricci per Skimmia, Pieris ed Hydrangea, che hanno requisiti diversi a parte il pH acido.
Come dice saggiamente Lolli, è meglio essere parsimoniosi col concime: la camelia, specie in vaso, può essere "bruciata" facilmente dal concime. Io concimo una sola volta l'anno con Compo granulare per acidofile in metà della dose consigliata, a fioritura terminata.
A parte l'irrigazione, l'unica altra cura che do sono tre trattamenti fungicidi preventivi l'anno.
I risultati?
Questa è la Dahlonega ad inizio fioritura lo scorso anno:

Dahlonega_02_zps30e9ffa2.jpg


E quest'anno ha dato spettacolo, ma le foto non le ho ancora caricate.
 

robmel

Giardinauta Senior
Io quoto Kakugo sulla considerazione della terra per acidofile.
La mia esperienza dovuta anche per me, purtroppo, ad insuccessi mi ha portato a non prendere più in considerazione il terriccio e il concime per acidofile.
Avevo anch'io una bella camelia e un'ortensia, ad entrambe cambiai il vaso e usai terriccio per acidofile. Iniziarono subito ad avere problemi, fino a che persero tutte le foglie e dovetti buttarle.
La camelia che ho ricomprato più di un anno fa, la sto trattando come pianta normale : ho usato terra universale ed anche concime generico per piante fiorite.
Non so se dipende da come la pianta è stata cresciuta in vivaio, ma stai attento col terriccio e il concime per acidofile, magari mischiali con quello universale.
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
mah, secondo me non è questione di terriccio per acidofile o universale e quindi delle acidità relative ma di come sono tagliati i terricci.
Spesso i terricci in commercio sono tagliati troppo finemente e quindi col tempo si compattano e non lasciano respirare le radici, ne consegue talvolta marciume e perdita delle foglie.
a mio avviso vi siete trovati bene con la sola torba perché se tagliata nel modo corretto non si compatta.

Non per altro su questo forum è stato ribadito più volte che :

- è necessario acquistare terricci di una certa qualità in modo da evitare di utilizzare terricci poco torbosi o tagliati troppo finemente

- arricchire con aghi di pino, bark e ghiaia di pomice i terriccio stesso, proprio per evitare il più possibile il compattamento nel tempo.

Se si mette direttamente un terriccio tagliato fine senza arricchirlo, poi le conseguenze sono quelle.

La torba da quel che ho letto nelle confezioni e conoscendo le esigenze di PH della camelia, talvolta può essere troppo acida.

Io ho provato diversi terricci e spesso mi sono orientato verso quello della compo specifico per acidofile.

Mi è sempre stato consigliato il vigorplant per il buon rapporto qualità prezzo e ho trovato chi lo vende nella mia zona e devo dire che si può considerare quasi già pronto all'uso essendo molto torboso e comprensivo di ghiaia di pomice, nel rinvaso ho comunque aggiunto gli aghi e un po di bark ma appare alla vista sicuramente migliore del compo.

Il discorso sulla torba mi pare comunque valido, in effetti molte piante all'acquisto sono in torba che io sappia
 

loli63cam

Esperto di Camelie
A mio parere occorre fare un distinguo, chi si approccia a una due piante di camelia non può acquistare la torba bionda da 150lt e farsi tutto da solo, una buona base di partenza è un buon terriccio per acidofile di qualità, si può aggiungere pomice e/o corteccia e migliorare ulteriormente così il drenaggio, altra cosa se si è dotati di spazio e un discreto numero di acidofile, in questo caso il "terriccio fai da tè" è giustificato.
I terricci per acidofile sono di norma più cari a parità di marca di quelli per uso universale, proprio perchè le materie base che lo vanno a comporre sono di qualità superiore, il contenuto di torba è più elevato e di maggior qualità, il contenuto salino molto inferiore, anche la concimazione risulta inferiore normalmente pari a 1kg/mc ma di qualità, non capisco come tu ti sia trovato meglio robmel con un terriccio universale che normalmente viene addizionato di 2-2,5kg/mc di concime.

Io per le piante piccole e medie uso il Vigorplant perchè dopo varie prove lo reputo buono, ma l'addiziono di ulteriore pomice e lapillo in proporzione sempre maggiore man mano che cresce il vaso. Nelle piante grandi aggiungo torba a fibra lunga oltre alla pomice, perchè il peso del pane di terra tende a compattare il substrato.

Riflessione....torba è un nome, ma ce ne sono di tanti tipi, gradi di maturazione e lunghezza della fibra, da fresatura o da blocco, non è così facile orientarsi.
 

kiwoncello

Master Florello
Giustissima la proposta del "calcio nello stinco": mi chiedo infatti (fra l'altro) perché mai suggerire calcio (in che forma?) per un'acidofila sofferente. E qui si apre ancora una volta il problema di troppi pseudovivaisti altamente ignoranti di piante e relativa coltivazione in quanto ormai i più sono solo passa-piante coltivate da altri.....
 

inazuma eleven garden

Aspirante Giardinauta
io ho un' ortensia che cresce sul terriccio universale.
Devo dire che è molto efficiente(difatti, quando l'ho potata, le foglie sono ricresciute subito), e poi la storia del concime è inutile: tanto se non glielo metti, la pianta sopravvive lo stesso, no?:D
Davide
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Concordo con quanto descritto. Aggiungo soltanto che il materiale inserito nel substrato, con lo scopo di migliorare il drenaggio (pomice, lapillo, ecc.), per avere una giusta efficacia, deve avere almeno una percentuale del 30%. Poi ognuno ha la sua formula, con ingredienti che possono variare in base alla tipologia del vaso (cotto, plastica, ecc.), forma (un vaso grande, più basso in altezza rispetto al diametro drena meglio), esposizione, ecc. ecc. Nei vasi grandi io, oltre al drenaggio sul fondo, differenzio la parte bassa del terriccio di riempimento aumentando il materiale di drenaggio. Ma, e mi ripeto, non esiste, almeno per me, un'unica formula che può andar bene in Trentino ed in Sicilia: sta a noi adattare le percentuali delle componenti.
 

loli63cam

Esperto di Camelie
io ho un' ortensia che cresce sul terriccio universale.
Devo dire che è molto efficiente(difatti, quando l'ho potata, le foglie sono ricresciute subito), e poi la storia del concime è inutile: tanto se non glielo metti, la pianta sopravvive lo stesso, no?:D
Davide

Inazuma, l'ortensia è un'acidofila in senso lato vive indifferentemente tra il moderatamente acido e basico, variando però il colore.
La camelia non ha problemi con un terriccio universale per il ph che normalmente è sul 6,5-7, ma piuttosto per la salinità molto più alta nell'universale che non nel terriccio acido.
Per il concime concordo con te e kakugo, non ne hanno un'assoluta necessità, ne basta veramente poco.

Concordo con quanto descritto. Aggiungo soltanto che il materiale inserito nel substrato, con lo scopo di migliorare il drenaggio (pomice, lapillo, ecc.), per avere una giusta efficacia, deve avere almeno una percentuale del 30%. Poi ognuno ha la sua formula, con ingredienti che possono variare in base alla tipologia del vaso (cotto, plastica, ecc.), forma (un vaso grande, più basso in altezza rispetto al diametro drena meglio), esposizione, ecc. ecc. Nei vasi grandi io, oltre al drenaggio sul fondo, differenzio la parte bassa del terriccio di riempimento aumentando il materiale di drenaggio. Ma, e mi ripeto, non esiste, almeno per me, un'unica formula che può andar bene in Trentino ed in Sicilia: sta a noi adattare le percentuali delle componenti.

Sono d'accordo con te Giulio ognuno deve trovare il suo giusto equilibrio tra clima, necessità.....e tempo libero.
Anch'io in pratica faccio come te, a ogni rinvaso aumento la percentuale di materiale drenante, che diventa pomice nei vai grandi, lapillo nei piccoli. Tieni conto che nel terriccio che uso io una percentuale di pomice è già presente.
 
Ultima modifica:

ilares

Aspirante Giardinauta
Giustissima la proposta del "calcio nello stinco": mi chiedo infatti (fra l'altro) perché mai suggerire calcio (in che forma?) per un'acidofila sofferente. E qui si apre ancora una volta il problema di troppi pseudovivaisti altamente ignoranti di piante e relativa coltivazione in quanto ormai i più sono solo passa-piante coltivate da altri.....

Il prodotto che mi ha dato è un integratore di calcio liquido da aggiungere all'acqua per innaffiare. Il dubbio sulla sua utilità mi era venuto perchè sulla confezione, fra le varie piante per cui lo indicavano (prevalentemente ortaggi) non era citata assolutamente la camelia. ma mi sono, ingenuamente, fidata, pensando che sicuramente ne capisse più di me.
Fra i vari prodotti che mi ha dato ci sono:
Della flortis concime liquido per azalee, camelie, rododendri e acidofile.
Della compo: ferro liquido e concime in grani per rododendri (quest'ultimo me lo ha dato per una peonia...a questo punto mi chiedo se vada bene...).
Fra i tre, quale sarebbe il più appropriato? E in che dosi?
Per la terra,invece, va bene mischiare il terriccio per acidofile con quello in corteccia per orchidee? Ho fatto un giro per trovare la corteccia di pino e la pomice ma non mi pare di averli visti fra i prodotti disponibili.
e un'ultima cosa: ne ho approfittato per vedere che tipo di camelie ci sono in vendita oltre la bonomiana. fra le varie generiche "rosso, rosa" il vivaio offre black lace e maxwell pearl. Il tagliando indica praticamente le stesse cure della bonomiana. Hanno lo stesso problema per quando riguarda le perdita/non apertura dei boccioli o sono più disponibili nello schiudersi?:D
Comunque ci sono rimasta male per non aver trovato la nuccio's pearl... dalla foto mi era piaciuta moltissimo...
 

kiwoncello

Master Florello
In genere diffido dei concimi liquidi: a meno di non usarli altamente diluiti (ben più di quanto come da etichetta) si rischia di dare una sberla salino-azotata alle camelie che tutto sommato non sono molto affamate. Da tener conto anche la noia di dover ripetere ad intervalli la somministrazione: molto meglio i granulari a lenta cessione due volte/anno; con le piccole camelie da seme invece la regolare somministrazione di liquidi può andar bene in quanto le piantine hanno esigenze nutritizie maggiori rispetto alle piante adulte. I ferro chelati (attenzione, sono fotosensibili) vanno dati soltanto in caso di necessità quando le foglie denotino clorosi incipiente (tipicamente nervature verdi, resto della foglia giallino), altrimenti sono inutili. La corteccia per orchidee va benissimo da miscelare ma è un pò sprecata in quanto cara, trattandosi di materiale sottoposto a trattamenti di sterilizzazione sia pure parziale ed eliminazione della resina eventualmente residua. Io uso tranquillamente il bark di pino o pinastro da pacciamatura a pezzatura medio-piccola: lo trovi in sacchi da 25 kg ovunque. Infine la classica Black Lace è altamente consigliabile sia per vigoria e generosità della pianta, sia come bellezza dei fiori da rosso-vivo a rosso molto scuro.
 
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