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dimensione vasi

aristarco

Maestro Giardinauta
Nell'eseguire il rinvaso delle mie piante ho notato che,la prima volta,dal vasetto in plastica del rivenditore ( dai cui fori spuntavano le radici),trattandosi di colonnari,le ho immesse in un vaso di coccio lungo supponendo che le radici avessero bisogno di spazio in profondita'. Dopo un paio d'anni,essendo cresciute,le ho ancora rinvasate in un vaso ancora piu' lungo,ma mi sono accorto che le radici del primo rinvaso non erano cresciute come ritenevo e non avevano raggiunto minimamente la zona del drenaggio. Il terreno,tra l'altro,era rimasto umido perche' le radici non potevano assorbire, essendo distanti da quella zona. Anzi qualcuna aveva le radici ammalorate,tanto che dopo un ventina di giorni se ne e' andata.
Mi chiedo: La proporzione tra la lunghezza del colonnare fuori terra e la lunghezza (e diametro ) del vaso quale dovrebbe essere per un ottimale sviluppo delle radici?
 

reginaldo

Florello Senior
La dimensione del vaso deve essere tale da non far ribaltare la pianta, quindi non è la profondità, ma il diametro del caso che è importante.
Per la mia esperienza nemmeno le colonnari sviluppano radici in profondità.
Il vaso troppo profondo non permette al terriccio di asciugarsi rapidamente e quindi l'acqua ancora presente nel vaso causa spesso marciumi.
Se proprio vuoi un vaso profondo è bene riempirlo per metà di inerti: ghiaia, lapillo, cocci triturati.
Mi sembra di ricordare che per le colonnari il vaso deve essere un terzo dell'altezza o del diametro della pianta.
In genere io personalmente uso per piante molto accestite vasi il cui diametro sia di dimensione più grande almeno di 2 cm rispetto alla larghezza della pianta, per le colonnari uso solo il criterio di stabilità della pianta: molto drenante in fondo (3-4 cm) al vaso riempimento fino a metà di terriccio, appoggio delle radici e quindi completamento con terriccio idoneo (molto poroso) fino a quasi all'orlo del vaso.
Ciao
Reginaldo
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Ciao, concordo con Reginaldo; personalmente in generale uso vasi piuttosto piccoli e a rinvasare aspetto che praticamente la pianta stia per andarsene da sola dal vaso :D (quindi spesso ben più di due anni), proprio perchè la terra "in più" che c'è nei vasi troppo grossi resta bagnata più del dovuto e rischia di creare marciumi. Nella stragrande maggioranza dei casi uso ciotole o, per qualcuna più alta a rischio ribaltamento, dei "cilindri" comunque non troppo alti; la profondità serve soltanto alle piante che hanno radici napiformi (ingrossata, tipo a carota o a rapa), il che può essere spesso per piante che hanno una parte aerea anche molto bassa.
 

aristarco

Maestro Giardinauta
Ringrazio Reginaldo ed Elebar per le loro comunicazioni sempre appropriate. Esse mi confermano delle intuizioni,ma solo intuizioni,sulla fenomenologia che si trova dopo il dissotterramento delle radici. Il terreno "in piu'" di cui fa menzione Elebar e' effettivamente molto nocivo e provoca marciumi. Cio' accade,soprattutto,dopo piogge torrenziali che si protraggono per molte e molte ore.
In alcuni casi,invece,mi e' capitato di trovare radici che si sono estese fin tutto intorno le pareti del vaso raccogliendo ed imprigionando dal fondo persino le palline di poliuretano espanso.Ma cio' accade quando il vaso vede debordare la pianta fuori del suo diametro.
Un'altra perplessita':E' piu' utile un vaso a fondo cilindrico,oppure a fondo concavo (ciotola)?
 

reginaldo

Florello Senior
Direi il fondo concavo, per stessa ragione di occupazione spazio (più esteso quello tondo ) ma se nel fondo ci sono molti inerti mi sembra influente.
Ciao
reginaldo
 
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