il conte verde
Maestro Giardinauta
Ciao, credo che con i secchi della pittura non sia semplice avere buoni risultati perché contengono poco materiale e quindi sono difficili da gestire, meglio sarebbe una massa di almeno mezzo metro cubo. Negli anni ho costruito diverse compostiere utilizzando legname di pallet di recupero, cilindri in rete metallica e anche vecchi avvolgibili in plastica, ma a parte l’estetica anche il cumulo libero va bene.
Per capire come regolarsi, secondo me, bisogna conoscere il motivo per cui un cumulo di materiali vari si trasforma in ottimo terriccio. Questa che segue è la mia ipotesi, nata dalle mie esperienze, e non pretende di essere verità assoluta. Responsabili della trasformazione del cumulo sono in massima parte i batteri aerobi, anche se una quota non marginale viene trasformata dall’alimentazione dei lombrichi e di larve di mosche, moscerini, cetonie ed altri insetti. I batteri aerobi, come dice il nome, hanno bisogno di aria; in assenza di questa si sviluppano batteri anaerobi che danno avvio ad un processo di putrefazione, con emissione di odori nauseabondi e formazione di un terriccio inutilizzabile. Naturalmente gli aerobi non vivono di sola aria, per costruire il loro corpo necessitano di acqua, azoto e carbonio in proporzioni ottimali. E di calore. Non serve la luce, indispensabile invece per i funghi che digeriscono il legno.
Il calore è quello dell’atmosfera: è intuitivo che d’estate il processo è molto più veloce che d’inverno. L’acqua non deve mai mancare, pena la morte dei batteri ed il fermo della trasformazione. E non deve essere in eccesso: se ristagna sul fondo del cumulo, manca l’ossigeno e si sviluppano gli anaerobi, con gli odori già descritti. L’azoto è indispensabile, nella giusta quantità: se compostassimo solo scarti di pesce, ricchi di azoto, potete immaginare cosa succederebbe in breve tempo. E così è per il carbonio: la carta compostata da sola la ritroveremmo uguale dopo tempi lunghissimi. Il discorso può sembrare molto complicato ma in realtà non è così, in pochissimo tempo ci si fa la mano e diventa semplice allevare i nostri batteri nelle condizioni migliori, aumentando o diminuendo i componenti della miscela. Per aumentare l’aria è sufficiente rigirare di tanto in tanto il cumulo, mandando sotto quello che stava sopra. Se l’acqua è troppa è bene coprire il cumulo quando piove e farlo poggiare su uno strato di ramaglie che favoriscono anche la circolazione dell’aria.
Per capire come regolarsi, secondo me, bisogna conoscere il motivo per cui un cumulo di materiali vari si trasforma in ottimo terriccio. Questa che segue è la mia ipotesi, nata dalle mie esperienze, e non pretende di essere verità assoluta. Responsabili della trasformazione del cumulo sono in massima parte i batteri aerobi, anche se una quota non marginale viene trasformata dall’alimentazione dei lombrichi e di larve di mosche, moscerini, cetonie ed altri insetti. I batteri aerobi, come dice il nome, hanno bisogno di aria; in assenza di questa si sviluppano batteri anaerobi che danno avvio ad un processo di putrefazione, con emissione di odori nauseabondi e formazione di un terriccio inutilizzabile. Naturalmente gli aerobi non vivono di sola aria, per costruire il loro corpo necessitano di acqua, azoto e carbonio in proporzioni ottimali. E di calore. Non serve la luce, indispensabile invece per i funghi che digeriscono il legno.
Il calore è quello dell’atmosfera: è intuitivo che d’estate il processo è molto più veloce che d’inverno. L’acqua non deve mai mancare, pena la morte dei batteri ed il fermo della trasformazione. E non deve essere in eccesso: se ristagna sul fondo del cumulo, manca l’ossigeno e si sviluppano gli anaerobi, con gli odori già descritti. L’azoto è indispensabile, nella giusta quantità: se compostassimo solo scarti di pesce, ricchi di azoto, potete immaginare cosa succederebbe in breve tempo. E così è per il carbonio: la carta compostata da sola la ritroveremmo uguale dopo tempi lunghissimi. Il discorso può sembrare molto complicato ma in realtà non è così, in pochissimo tempo ci si fa la mano e diventa semplice allevare i nostri batteri nelle condizioni migliori, aumentando o diminuendo i componenti della miscela. Per aumentare l’aria è sufficiente rigirare di tanto in tanto il cumulo, mandando sotto quello che stava sopra. Se l’acqua è troppa è bene coprire il cumulo quando piove e farlo poggiare su uno strato di ramaglie che favoriscono anche la circolazione dell’aria.