io quel giorno ero a casa dei miei, era primo pomeriggio e mio padre aveva la tv accesa, hanno interrotto i programmi e hanno cominciato a mandare le immagini in diretta. quello che ricordo è che sono andata nell'incredulità. la mia mente nn riusciva a collocare quelle scene in un quadro possibile e reale. un aereo di linea che va dritto contro un grattacielo a new york seguito altrettanto improvvisamente da un secondo....... cosa stava accadendo? sono rimasta a seguire la cosa penso proprio per potermene capacitare, senza riuscirci del tutto, dato che le notizie che si susseguivano (altro areo dirottato sul pentagono, nessuno sa perché, crollo, morti morti morti, scene da apocalissi nel cuore del più grande potentato del mondo...) non facevano che aumentare la dimensione di totale mancanza di senso del tutto.
ogni volta che ho ripensato a quella giornata in seguito, se sono andata nella rabbia mi è venuto il ricordo dei 7 minuti in cui bush è stato immobile con un libro per bambini in mano a pensare non si sa a cosa (e al fatto che qualche tempo dopo abbia dichiarato che cmq aveva già visto il primo aereo colpire la torre, salvo che quelle immagini non erano ancora state mandate in onda, più tutte le altre cose che degli eventi di quel giorno non tornano); se vado nel dolore penso a quanti si sono gettati nel vuoto e a quelli che sono accorsi in aiuto e sono morti con gli altri o si sono intossicati nel farlo.
l'unico ricordo che però mantengo volutamente è quello delle telefonate di chi si trovava all'interno delle torri o sull'aereo e sapeva ormai che non ne sarebbe più uscito. o, meglio, il fatto che hanno tutti pensato a una sola cosa: chiamare chi amavano per dirglielo. da allora il mio senso di cosa sia veramente importante nella vita probabilmente per ogni essere umano, tolte tutte le parti che nell'affannosa corsa quotidiana distraggono dall'esserne in contatto, è totalmente cambiato perché da puro concetto ha acquistato una dimensione di realtà per me non più passibile di essere messa in discussione da qualsivoglia idea. perché, in fondo, so che avrei fatto lo stesso e quindi ho deciso di tenerlo presente per poterlo usare come metro in tutto nella mia vita. suonerà paradossale, ma ricordare a me stessa l'importanza dell'amore è la cosa più concreta che sento di poter fare in risposta a quella tragedia.