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Davide N.
Guest
No ma il mio discorso sullo stallatico non era assolutamente per squalificare il substrato da te proposto, era semplicemente un discorso parallelo partito da quanto detto da altri.Ti ho detto, partiamo da due approcci diversi
Premesso che nel substrato da me suggerito c'è già un 10 % di corteccia, il 35 % mancante al 100% ho sottinteso fosse costituito dal famigerato TU (di torba di buona qualità), parte x Acidofile, parte con PH più neutro (percentuali da adattare alla durezza dell'acqua comunale.
Se poi @Gingleman vorrà adottare quanto gli ho suggerito, in toto o in parte, liberissimo
Non voglio convincerti né provare niente; so solo che le mie piante in vaso, bonsai o meno, traggono beneficio da un substrato più drenante della terra da giardino (che poi ce n'è per tutti i gusti)
I giapponesi e molti Bonsaisti di fama mondiale coltivano le loro piante in Akadama puro (inerte) o con aggiunta di altri terreni inerti (Kanuma, Kiryu).
Il nutrimento e l'apporto di microorganismi è dato essenzialmente da fertilizzanti organici a lenta cessione.
In casa ho qualche pianta d'appartamento piantata in pomice pura cui, per questioni olfattive, non posso apportare fertilizzanti organici , bensì chimici diluiti, con periodicità.
Una specie di coltivazione idroponica, insomma