Allora: il Regolamento UE di cui ho detto (poi viene recepito e trasformato in Decreti dai Paesi Membri come l'Italia) ha radicalmente modificato quel che concerne l'immissione in mercato, l'etichettatura e l'impiego dei prodotti fitosanitari.
In linea generale per tutti tali prodotti ci vuole, per l'acquisto e l'impiego, una apposita abilitazione (patentino).
Attualmente sono ancora de jure condendo (almeno in Italia) quei prodotti fitosanitari che in precedenza erano in libera vendita (inclusi negli ex- Presidi Medico-Chirurgici o ex-PPO): c'è una circolare che in pratica consente l'impiego per i prodotti che non portano in etichetta pittogrammi o frasi di pericolo per l'uomo (ne sono rimasti pochi).
Lo smaltimento scorte era fissato in Decreto al 30/11/2013.
Riguardo i neonicotinoidi l'input alle restrizioni nasce in pratica dalla querelle sulla moria delle api: tre di essi, tra cui appunto imidacloprid presente nel prodotto di cui alla tua foto, sono stati vietati per uso non professionale (nel decreto mi pare che ne siano enumerati 32 tra cui un Afloor Pronto Uso, sempre facente capo ad Adama Italia ma commercializzato con altro marchio) e per concia dei semi, mentre sono consentiti per uso professionale su vegetazione con descritte limitazioni in etichetta (Aflor 200 SL- Zapi ad es. porta in etichetta 'floreali e ornamentali in pieno campo solo dopo fioritura, e in serra, contro afidi ed aleurodidi': cioè uso professionale: in pratica è uguale uguale al Confidor la cui sostanza attiva, appunto imidacloprid, è stata brevettata dalla Bayer che però non ha rinnovato il brevetto e perciò altri la producono).
Meglio di così non so spiegare.
Ciao