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Concimi con aminoacidi

MutantGarden

Aspirante Giardinauta
Avete mai sperimentato i suddetti concimi? Avete ottenuto risultati?
Riporto quanto ho trovato:

Le principali attività degli amminoacidi levogiri nel terreno sono:

1. Incrementare la prolificazione radicale , favorendo la sintesi degli ormoni vegetali e i vari processi simbiotici (es. noduli radicali, micorrize), che contribuiscono alla crescita dell’apparato radicale, aumentando la capacità di ancoraggio e quella di assorbimento.

2. Aumentare l’effetto chelante in relazione ai macro-elementi (N, P, K), ai meso-elementi (MgO, CaO) e ai micro-elementi (B, Co, Cu, Fe, Mn, Mo, Zn) presenti nel terreno o apportati dal concime per favorirne l’assorbimento radicale.

3. Nutrire la pianta con una forma di azoto energicamente vantaggioso, poiché l’amminoacido è preferito rispetto alle forme di azoto minerale.

4. Stimolare l’attività dei microrganismi del terreno , che a loro volta promuovono la produzione di composti organici che aumentano l’assorbimento degli elementi nutritivi e, quando i composti sono ormonali, agiscono direttamente sulla pianta a livello fisiologico (es. effetto poliammine).

Non ho mai sentito parlare dell'uso degli amminoacidi come forma di concime.
Esattamente, di quali aminoacidi stiamo parlando?
 
D

djinn95

Guest
Gli amminoacidi in chimica sono un numero infinito, potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa! Diciamo che negli eucaroti si trovano solo le forme levogire di 22 amminoacidi caratterizzati da un gruppo R particolare. la logica dice che gli amminoacidi siano si una forma vantaggiosa per la pianta, salvo che nessuna pianta assorbirà mai un intero amminoacido dalle radici... probabilmente questo comcime verrà degradato da funghi e batteri e poi assorbito come ammoniaca o come ammine, che sono molecole piccole e facili da assorbire e trasportare nelle cellule dove verranno trasformare in proteine e amminoacidi di cui la pianta ha bisogno. È la logica del ciclo degli elementi :)
L'azione chelante degli amminoacidi boh, mi par strana ma tutto puó essere nella chimica, ovvio bisogna avere gruppi chelanti nel Residuo dell'amminoacido...
In generale è tutto giusto, ma temo sia una nuova trovata per vendere care cose scontate (gli amminoacidi sono tipici di carne uova scarti letame ecc ecc, in generale sostanze azotate derivanti dalla decomposizione)... in conclusione temo so stia parlando di aria fritta, e ci mancano le piante culturiste e siamo a posto!
 

MutantGarden

Aspirante Giardinauta
Le piante non riescono ad assorbire la forma levogira degli amminoacidi? Stiamo pur sempre parlando di molecole piccole...sono troppo "grosse" per le radici? Lì parla proprio di nutrire la pianta in quanto si presume che essa preferirebbe l'aminoacido piuttosto che l'azoto minerale...non ci sono studi o qualcosa a riguardo?
 
D

djinn95

Guest
Tieni conto che fa fatica a passare l'acqua, esistono strutture suberificate apposite per creare un filtro e strutture pilifere apposite per l'assorbimento di acqua e soluti... Alcuni amminoacidi hanno peso anche di centinaia di dalton, non sono molecole piccole, nè strettamente polari. Come ti ho detto: mi sembra un modo di vendere qualcosa di scontato a 200€/kg
 

MutantGarden

Aspirante Giardinauta
Non sono molto pratico di questo....quindi nessun amminoacido é in grado di passare attraverso le radici?
L'azoto assorbibile dalla pianta ha una grandezza specifica per poter passare attraverso le radici?
 
D

djinn95

Guest
Allora, non esistono regole generali: esistono piante parassite che assorbono il glucosio da altre piante mediante sistemi appositi, ed il glucosio è un alcool a catena carboniosa piuttosto pesante; la maggior parte delle piante ha un filtro floema/xilema che impedisce a molecole di dimensioni molto superiori all'acqua di passare. Ad esempio la molecola di ammoniaca (ultimo prodotto della decomposizione) NH3 ha peso molecolare simile a quello dell'acqua. Ossidi metallici, idem. Gli amminoacidi al contrario non diffondono passivamente nelle radici, hanno comunque bisogno di sistemi di trasporto. Poi ti dico: a logica mi sta bene perché è come dire che tu stai dando della carne a una pianta. Questa sostanza si decompone (a opera di vari organismi) e viene infine assorbita dalla pianta. Tutti gli amminoacidi che utilizzano i viventi eucarioti sono levogiri, i destrogiri sono inutili o cancerogeni quindi non si toccano. Se vuoi fare una prova, fai... io non mi fiderei perché potrebbe bastare sciacquare un uovo o il cartone del latte per ottenere il medesimo risultato
 

MutantGarden

Aspirante Giardinauta
Mi piacerebbe sperimentare e mi piace farlo, però se mi dici che alla fine gli amminoacidi non riescono ad essere assorbiti a causa del loro peso maggiore (hanno un peso maggiore dell'ammoniaca o dell'azoto nitrico, giusto), mi sembra inutile provare.
Avevo sentito invece che diverso sarebbe iniettare gli amminoacidi all'interno della pianta (tipo alla base del fusto), e in tal caso dovrebbero fare il loro lavoro, anche se a tal proposito potresti dirmi: chi é che si sbatte per fare una cosa del genere?
A riguardo hai più info?
 
D

djinn95

Guest
Inoculazione nei tessuti è tutta un'altra faccenda, ma anche li con riserbo: in genere si iniettano farmaci sistemici a piante molto anziane o particolarmente pregiate (vicino a casa mia ho un glicine di 300 anni a cui hanno fatto un inoculo di fungicida, proprio perchè è una pianta tricentenaria), peró inoculare amminoacidi... non mi sembra molto ortodosso. Tra l'altro ogni incisione nelle piante è potenziale veicolo di patogeni perché loro non dispongono di sistemi immunitari per come noi li intendiamo, quindi probabilmente tutto resterà nel campo della sperimentazione
 

MutantGarden

Aspirante Giardinauta
Certamente, non bisogna partire convinti di ottenere risultati, però provare non costa nulla...però anche qua: con quale diluizione? Tipo per ogni litro quanto? Risultano irritanti?
Al fine di prevenire marciumi da agenti patogeni, potrebbe essere una buona idea diluire nella soluzione una piccola quantità di antifungino?
 
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