scusami idice ma non concordo sulla scelta di alcune essenze che hai consigliato al nostro amico Giooo:l'aridità della Puglia,oltre che meteorologica è accentuata dal substrato calcareo di quei suoli,pertanto per i pini consiglierei vivamente i pini d'Aleppo(imbattibili nelle situazioni più aride e ventose);invece per i cedri,specie se lasciati a se stessi e senza irrigazione,la vedo durissima(rimarrebbero magri e spelacchiati semmai sopravvivessero),anche la rovere non riesce in quelle situazioni estreme.Sulle più alte quote collinari pugliesi si ritrova semmai la cugina roverella molto più attrezzata per quei suoli aridi e sassosi,mentre a quote inferiori ai 500 m. si trova meglio il leccio(che peraltro in Puglia può salire sino ad oltre 700 m.).
Per il fatto che siamo ormai a fine maggio,visto il fresco-freddo che sta facendo,direi che si può ancora trapiantare.Certamente alberi coltivati in vaso ed affrancati(non quelli a radice nuda).Dando molta acqua durante la prima estate,meglio se sagomando il terreno alla base della pianta a catino e proteggendo la terra intorno ad essa con abbondante pacciamatura(si riduce moltissimo la necessità di annaffiature).
Una volta mi capitò di regalare ad una casa di riposo,che aveva il giardino proprio sotto casa mia,degli alberi che avevo in vaso sul mio terrazzo(due cipressi dell'arizzona,due pini di Aleppo ed ubn pino silvestre).Mi occupai personalmente dell'impianto,era giugno,ed il terreno privo di impianto di irrigazione e piuttosto asciutto.Fatte le bucche d'impianto e collocate tutte le piante,lasciando il terreno conformato a catino per facilitare l'irrigazione,procedetti ad una prima abbondante bagnatura di ogni singola pianta,poi coprii la base di ogni pianta con un grosso cumulo di erba ,come pacciamatura,per ridurre l'asciugatura del terreno ed evitare la crescita delle erbacce.Tornai nelle settimane successive per nuove irrigazioni,ma non ce ne fu bisogno,ogni volta che tastavo il terreno lo trovavo ancora umido,sebbene non avesse più piovuto.Insomma bastò solo quella prima innaffiatura per affrancare quelle piante che dal 1992 sono ancora lì vive e vegete(e cresciute parecchio)senza che nessuno mai se ne sia occupato più da allora.
Ho estrapolato da google earth questa immagine di un rimboschimento nei pressi di Altamura sulla Murgia barese a circa 400 m. di quota,qui sono stati usati pini di aleppo e cipressi ed il risultato mi sembra più che buono.
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