Intervengo solo per dire le poche cose che so sui repellenti.
Ci sono molecole chimiche (non necessariamente di estrazione naturale) di cui è noto e anche ben verificato il potere repellente contro le zanzare, e perciò impiegate commecialmente in prodotti, come la dietiltoluamide, di cui si è cercato di studiare anche il meccansimo di azione (si suppone interferisca sui chemiorecettori presenti sulle antenne delle zanzare). Un'altra molecola largamente impiegata nei prodotti anti-zanzara è la picaridina il cui effetto dura parecchie ore (Autan: e magari stai a vedere che chi usa l'aglio per le piante perché è contro i prodotti chimici di sintesi poi si cosparge la pelle di Autan

). Certamente in natura i vegetali dispongono di sostanze in grado di contrastare l'attività dei parassiti, con modalità di azione anche sorprendenti (ad es. produzione di sostanze mimetiche dei feromoni di allarme che certi fitofagi emettono quando vengono aggrediti da predatori, per cui il risultato finale è una "fuga" dei fitofagi), dunque è senz'altro verosimile che estratti di piante, di cui è storicamente nota questa capacità, siano di un qualche aiuto (es. l'olio di cymbopogon = citronella, però sempre verso le zanzare).
Ma bisogna intendersi.
Repellente verso chi o che cosa? E in che misura? E per quanto tempo si prolunga l'azione repellente? Domande che richiedono una risposta certa per poter dichiare che una data sostanza è realmente utilizzabile come mezzo di prevenzione/lotta.
L'olio di citronella ad esempio fornisce una protezione per non più di 20-40 minuti, una candela sempre alla citronella riduce le punture di almeno il 40% (ma si è visto che una metà di questa percentuale è dovuta semplicemente alla diminuzione di umidità per effetto del calore della fiamma).
In ambito agrario so di ricerche su repellenti olfattivi e gustativi per tenere lontani gli ungulati (cinghiali), e prima che fossero revocati c'erano in commercio prodotti a base di antrachinone contro gli uccelli e di ossalato di rame (corvi) ma non conosco prodotti fitosanitari registrati specificatamente come repellenti contro gli insetti dannosi.
Di tutto ciò che non ha etichetta e viene proposto come repellente bio si può dire e credere cosa si vuole, perché non c'è obbligo di dichiarare ciò che il prodotto contiene e di conseguenza non c'è documentazione né circa l'efficacia né sui possibili effetti collaterali. Ovviamente anche l'esperienza ha valore: ma non dimentichiamo che nella ricerca scientifica si applicano le regole di Koch, e non semplici dichiarazione "nel mio caso ha funzionato" che non dimostrano nulla circa la relazione causa-effetto.
Ciao a tutti.