occhio a dare consigli quando non si hanno esperienze dirette: non è un obbligo. e si rischia di peggiorare le condizioni delle piante per cui si richiedono tali consigli
Salve a tutti,
a settembre del 2011 mi sono divertito a seminare in un vasetto
un pinolo di Pino Domestico... che adesso è diventato il giovanotto che vedete nella foto:
(è alto circa 30 cm)
Vedi l'allegato 151194
ma sei sicuro sia un pino? visto così mi pare più un cedro (ora non saprei dire se del genere 'libani' o 'atlantica' o 'deodara' o chissà che altra)... :confuso:
magari è la foto della pianticella giovane che mi confonde... una foto della pianta madre (sempre che sia nota) sarebbe possibile averla?
comunque, se fosse un pinus domestica avrebbe degli aghi belli lunghi (e infatti dubito per questo e per la disposizione degli aghi)... tanto che di norma se ne sconsiglia l'impostazione a bonsai; ciò non toglie, però, che qualcosa si possa fare
non ho esperienza diretta con questo genere di pini (ne ho con neri e pentaphylla, qualcosina col mugo e sto provando il silvestre), ma le cose che chiedi, bene o male, sono generali per tutti.
va anche detto che la pianta della foto sta bene... quindi ti consiglierei di continuare come hai fatto, senza soffocarla di attenzioni come invece probabilmente vorresti fare.
innanzitutto i pini sono 'piante da pazienza' nel senso che i lavori che gli si fanno sopra o li si diluisce ampiamente nel tempo oppure li si diluisce ampiamente nel tempo: non conoscono vie di mezzo. tipo che se un anno trapianti, l'anno dopo poti, l'anno ancora dopo fili. poi, in realtà, sopportano tranquillamente due lavorazioni 'comuni' (non invasive) nello stesso anno, ma per chi inizia è bene invece fare molto lentamente, quindi una lavorazione per anno.
rinvaso: da e il periodo buono va da metà marzo a metà aprile, ma poi te lo dice la pianta con il gonfiarsi delle gemme; altro momento 'canonico' secondo i giapponesi sarebbe agosto, ma non ho mai provato... e francamente dubito lo farò mai
diciamo che 'prendo per buona' l'esperienza giapponese, ma non mi sento in obbligo di ripeterla (anche perchè il clima è un po' diverso).
potatura: in inverno, a pianta 'ferma', evitando il momento più freddo... e se la lavorazione fosse troppo invasiva... la serra fredda aiuta (a Roma non penso proprio serva); qualcosa si può fare in agosto approfittando della stasi estiva per il gran caldo; le potature leggere dei ramoscelli possono essere eseguite anche in questo periodo, ma solo se son ramoscelli... e non certo sulla tua pianta: troppo piccola.
filatura: può essere eseguita in inverno o anche estate.
trapianto: io uso substrati altamente drenanti (più o meno 2/3 akadama e 1/3 kyriu anche se poi vario i rapporti 'a naso' o 'a caso'); sconsiglierei l'impiego di terricci in quanto trattengono troppa umidità... cosa che i pini in genere detestano (e infatti spessissimo ti salutano per marciume radicale).
innaffiatura: qui viene il bello... perchè i pini vogliono un po' di secco, non gradiscono il substrato troppo umido o umido per troppo tempo. poi dipende dal tipo di pino: coi pentaphylla aspetto di più a bagnare, con i neri qualcosa meno, coi mughi bagno anche sempre (loro stanno in kyriu piena)... ma se fosse un cedro cambierebbe tutto.
esposizione: vogliono sole. sole pieno.
concimazione: in generale dipende dal tipo di pino, ma essendo questo piccolo si può concimare... senza esagerare (altrimenti lo bruci).
se dovesse star male: lo si mette al sole. si controlla se il suolo è troppo bagnato e, in caso, si aspetta ad innaffiare... ma va sempre al sole (che aiuterà anche ad asciugare). soprattutto d'estate gradiscono qualche bagnata di chioma.
sugli interventi che farei alla pianta fotografata: ora come ora concimerei e basta. la prossima primavera un trapianto con sfoltitura del fittone. poi tranquillità per un altro anno.
non taglierei perchè, oltre ad essere il momento sbagliato, la pianta è piccola e ha bisogno di crescere;comunque ha rami 'indietro' che tra uno o due anni potranno essere utilizzati dopo aver asportato il 'ramone' centrale.
a chi chiedeva quanto tempo serve perchè un pinolo germini... boh, mai provato i pini, ma qualche anno fa ho provato a piantare dei cedrus deodara prelevati in ottobre/novembre da una pigna di un albero lungo la via: a primavera erano spuntati; l'anno scorso dei larici, invece, prelevati in Trentino a fine aprile dalla loro pigna (quindi si son fatti l'inverno sotto la neve) son spuntati in una ventina di giorni circa (poi mi son morti tutti tranne l'highlander che sta benissimo).