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cocciniglie su phal

lenasco

Aspirante Giardinauta
Ho bisogno di aiuto!! dopo tanta fatica finalmente alcune Phal. sono fiorite.
In quella con più rami ho notato con sgomento dopo 20 giorni che i fiori iniziavano ad appassire in un altra dopo attenta ispezione ho trovato tante cocciniglie sulle foglie ma anche all'interno dei fiori, anche dentro e sotto il labello .
In quella con i fiori appassiti ho scoperto alcune cocciniglie ma non ho potuto fare niente, ho tagliato i rami, nell'altra ho staccato le cocciniglie e ho passato i fiori con un cotton fioc e alcool.
A qualcuno di voi è capitato, cosa fate??

Grazie anticipato per l'aiuto
 

claudio_trento

Giardinauta
chi non ha mai avuto a che fare con quelle "bestiacce" , se le piante sono poche le tieni sotto controllo con l'alcol, in caso contrario io uso un prodotto della Ital - Agro, precisamente Sword anticocciniglia. minidose per 10 lt d'acqua, costo 4 euro.
ciao e buona caccia
Claudio .
 

jonny83

Giardinauta Senior
Ciao lenasco! Però... che vigliacche che sono ste bestie...

Aspetti la fioritura per un sacco di tempo e poi... puf!

Io seguirei Claudio!!!

Ciao!
 

fraelucia

Giardinauta Senior
A questo proposito trovi delle buone informazioni sull'infestazione da Cocciniglia su www.orchids.it:

orchids.it ha scritto:
Uno dei problemi più gravi per il coltivatore di orchidee è la lotta alla cocciniglia nelle sue diverse specie, fra le tante, la cotonosa è forse la più temuta.
La cocciniglia cotonosa è molto pericolosa e subdola. A volte per scovarla bisogna guardare sotto le guaine che avvolgono gli pseudobulbi, come si può vedere nella foto a sinistra.
Quando si scopre che un’ orchidea è colonizzata a tal punto dalla cocciniglia cotonosa, risulta indispensabile intervenire drasticamente con azioni di pulizia, disinfestazione e rinvaso della pianta.

Cocciniglia cotonosa
Nome scientifico: Lichtensia viburni.
Ordine: Rincoti.
Famiglia: Coccidi.

Descrizione
Il corpo della femmina adulta misura circa 5 millimetri di lunghezza, è di forma ovale, giallognolo, con macchie scure ed appare ricoperto da un velo di colore bianco, costituito essenzialmente da cera prodotta da apposite ghiandole poste sul dorso. Generalmente il maschio è alato. Nelle orchidee, la cocciniglia cotonosa infesta la pagina inferiore delle foglie, si annida anche all’interno della guaina degli pseudobulbi e tutto intorno al rizoma orizzontale delle specie simpodiali. Il danno è provocato dalle punture di nutrizione e dalla formazione di melata che oltre a provocare asfissia aumenta il rischio di fusaggini. Le piante colpite presentano uno sviluppo ridotto ed evidenziano un deperimento generale. Purtroppo quando s’interviene, la colonizzazione della cocciniglia è già allo stadio avanzato ed i danni, a volte risultano irreparabili.
Ciclo biologico
Verso maggio-giugno le femmine depongono nell’ovisacco, dopo 2-3 settimane fuoriescono le neanidi di 1° generazione, a queste si aggiungeranno poi quelle di 2° generazione verso agosto che avranno il compito di svernare e di completare lo sviluppo nella primavera successiva.
Lotta
In natura, l’equilibrio biologico è controllato da antagonisti naturali, quali: alcuni coccinellidi o imenotteri calcidoidei parassitoidi.
Nelle coltivazioni quest’equilibrio è ovviamente compromesso e quindi diventa indispensabile l’intervento di tipo chimico.
Fra i collezionisti d’orchidee, la presenza di cocciniglia sulle piante è considerata alla stregua della “peste o dell’AIDS”; sì perché inizialmente si è convinti, magari a ragione, che non è un problema.
Di sé, la cocciniglia cotonosa non è molto resistente agli insetticidi, ma è assai difficile aggredire tutte le colonie presenti; individui o uova protette, rimangono sempre nascosti e pronti a ricolonizzare.
Cosa fare
Per evitare contagi migratori, individuare un set operativo fuori dalla serra e/o lontano dalle altre piante, dove poter iniziare le operazioni di pulizia, disinfezione e rinvaso.
Sterilizzare gli utensili di lavoro passandoli con la fiamma e procedere alla svasatura della pianta
Eliminare il vecchio polistirolo usato come drenante di fondo vaso. Dividere la pianta lasciando almeno 3 pseudobulbi per ceppo
Separazione delle radici dal vecchio substrato, potatura e pulizia con getto d’acqua a pressione.
Eliminare le radici con eventuali segni di marcescenze, potare le rimanenti a lunghezze che non superino i 10 centimetri e togliere le guaine che avvolgono gli pseudobulbi maturi.
L’eliminazione delle guaine di copertura degli pseudobulbi va fatta per mettere allo scoperto eventuali colonie di cocciniglie nascoste.
Pulire drasticamente: le pagine superiori ed inferiori delle foglie, le radici, il rizoma orizzontale e gli pseudobulbi con getto d’acqua nebulizzata a 10 -15 bar di pressione.
Questa azione consente l’eliminazione delle cocciniglie ancorate su tutte le parti della pianta.
Azione disinfestante con insetticida
Spruzzare tutte le parti della divisione da rinvasare con “Confidor-oil” dose 3 grammi di prodotto per litro d’acqua.
Confidor- oil è un insetticida studiato specificamente per combattere le cocciniglie attraverso due azioni combinate - soffocamento delle popolazioni presenti con l’olio emulsionato e azione preventiva con il principio attivo Imidacloprid di cui è composto.

Cloronicotinili
Meccanismo d’azione: interferenze con la trasmissione di impulsi nervosi.
Imidacloprid
nome chimico (IUPAC): 1-(6-chloro-3-pyridylmethyl)-N-nitroimidazoiidin-2-ylideneamine.
Formula bruta: C9 H10 CIN5 O2
Imidacloprid: nome comune BSI, ISO-E. Sinonimi, sigle e trademarks: omissis
E’ un insetticida sistemico che agisce sui più importanti fitofagi ad apparato boccale pungente-succhiatore, quali afidi, aleurodidi, cicaline, tripidi (esclusa Frankliniella occidentalis) e ad apparato boccale masticatore, quali microlepidotteri, dorifora, ecc.
Presenta un’elevata sistemia acropeta; dopo l’applicazione viene traslocato nella pianta mediante la corrente xilematica (ascendente) e partendo dalle radici, attraverso il fusto, raggiunge le foglie.
Viene costantemente veicolato dalle radici alle giovani foglie ed a quelle in corso di formazione, mantenendo una concentrazione sufficientemente elevata dell’insetticida. Oltre che dall’apparato radicale, viene assorbito anche attraverso la cuticola fogliare (azione citotropica e translaminare), ma la traslocazione dalla foglia trattata in altre parti della pianta e relativamente limitata, per cui con il trattamento fogliare la vegetazione formatasi successivamente al momento dell’applicazione non risulta sufficientemente protetta. Il modo di applicazione influenza pertanto la traslocazione e la durata d’azione del prodotto.
Per quanto attiene al meccanismo d’azione, l’Imidacloprid si lega in modo permanente con i recettori proteici specifici della membrana delle cellule nervose, impedendo così l’ingresso dell’acetilcolina (il trasmettitore naturale di impulsi). A differenza dell’acetilcolina questo principio attivo non viene degradato, o solo lentamente, dall’enzima acetilcolinesterasi, per cui l’azione prolungata del prodotto distrugge il sistema nervoso degli insetti provocandone la morte.
Confidor può essere usato anche nella sua formulazione con solo principio attivo Imidacloprid, in questa modalità d’uso, sulle orchidee si consiglia di effettuare al massimo un trattamento l’anno per via fogliare e radicale.
Classificazione CE: nocivo, irritante, non classificato.
Dosi d’impiego per orchidee, con formulati al 17,8% di principio attivo: 0,05 ml/litro.
Terminata l’operazione di disinfezione generale, lasciare asciugare la divisione per qualche ora al fresco e all’ombra, poi procedere con il rinvaso della nuova pianta.

La nostra divisione di Cattleya è ora pronta per essere sistemata in vaso, le colonie visibili di cocciniglia sono state eliminate dallo spruzzo d’acqua, tutte le varie parti della pianta sono state protette dall’isetticida e le ferite si sono cicatrizzate a sufficenza per impedire infezioni…possiamo cominciare il rinvaso.
Procurare un vaso nuovo o sterilizzato con amuchina (disinfettante a base di ipoclorito di sodio) diluito 1 a 10, lavato per bene e lasciato ad asciugare. Il vaso deve essere di dimensione idonea, non molto alto per evitare sprechi di substrato e largo tanto da concedere 3 o 4 centimetri di corona circolare attorno al ceppo della pianta.
Sul fondo del vaso sistemare del polistirolo espanso quale strato drenante e poi depositare uno strato di bark umido di media pezzatura (il bark va messo alcuni giorni a bagno in acqua e lasciato ad asciugare per un giorno prima dell’uso)
Una volta preparato il “letto” di base, sistemare la divisione da rinvasare sopra il bark e sostenerla con un tutore. Rimpinguare le radici con lo stesso bark, avendo cura di non impaccarlo eccessivamente, fino a raggiungere il livello del rizoma orizzontale, che deve rimanere quasi scoperto.
Risultato finale
La Cattleya rinvasata e pulita si presenta così, come si può vedere nella foto a sinistra ha già un nuovo getto in formazione e quindi si trova nella sua fase vegetativa. Sicuramente è sottoposta ad un periodo di stress e per questo va tenuta sotto controllo (evitare luce e temperature eccessive), con frequenti spruzzature sulle foglie per dilavare lentamente la patina impermeabilizzante creata dall’olio emulsionato e per rimettere in azione l’intero apparato vegetativo.
Non dimenticare di ancorare alla pianta una targhetta con la scritta “attenzione cocciniglia”, noi ci si dimentica della sua presenza, ma lei no! Dopo qualche tempo, inspiegabilmente ricompare e la battaglia deve ricominciare.
Non credere mai a quel coltivatore che giura di non avere la cocciniglia cotonosa nella sua collezione…se è ancora sprovvisto perchè ha poche piante sarà presto accontentato, magari portata da una vostra pianta datagli in omaggio, oppure come spesso capita, acquistata da qualche produttore a caro prezzo insieme alle orchidee… in bocca al lupo.

L' "articolo" fa riferimento alla Cattleya, ma le info in generale sono applicabili ad ogni orchidea.
Buon lavoro!
 
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lobelia

Florello Senior
Io elimino manualmente le cocciniglie a scudetto. Spesso le trovo attraverso la melata. Se la vedo su un ramo o su una qualsiasi altra parte dell'orchidea, capisco che la pianta è infestata. E se anche sono sicura di averle eliminate tutte e rivedo la melata, vuol dire che qualcuna è sfuggita al mio controllo.
Le spulcio peggio di una scimmia, finanche le bestiole tra i petali, ormai so che si allineano preferibilmente lungo le venature più grosse in cui scorre la linfa, sotto le foglie e alle ascelle dei rami. Una volta conquistati questi avamposti, si diffondono poi in maniera più capillare.
Le tue sono cocciniglie a scudetto o cotonose?
 

lenasco

Aspirante Giardinauta
Scusami lobelia se non ti ho risposto subito ma sono stata via,le mie cocciniglie sono a scudetto, la povera phal era piena soprattutto nei fiori, le ho tolte una ad una con cotton fiocc bagnato con alcool la pianta non ne ha sofferto e pare nemmeno i fiori anche se due sono appassiti, speriamo bene! ciao
 
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