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cocciniglia a scudetto??

Amy

Apprendista Florello
Buon giorno a tutti.
La mia monstera deliciosa è infestata da questi simpatici animaletti e non riesce a riprendersi.
L'ho sezionata e piantata, ogni sezione sta facendo butti nuovi.
Li tolgo con un cotton fioc imbevuto di alcool e vengono via benissimo (con le dita sole non vengono via).
Annaffio con acqua mista a sanium insetticida sistemico per afidi, cocciniglia (cotonosa), mosca bianca; i simpatici animaletti si ripresentano ogni volta che li tolgo dopo due o tre settimane.
Chiedo la conferma dell'identificazione e come eliminarli definitivamente.
 

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Margherita^

Aspirante Giardinauta
Sorella, come ti capisco!
Da un paio di anni sto combattendo contro la cocciniglia a scudetto, arrivata proprio con una Monstera deliciosa.
Mi sembra uguale a quella delle tue foto. Le foglie sono appiccicose?
Allora non avevo idea di cosa fosse e, prima che capissi il problema, aveva infestato quasi tutte le mie piante.
Le poverelle sono tutte in camera da letto, unico posto dove posso tenerle, quindi devo andarci piano con gli insetticidi.
Io la tolgo con cotton fioc bagnato solo con acqua, così pulisco anche l'appiccicoso, poi ripasso le foglie sopra e sotto con cotton fioc imbevuto di Sanium. Cambio il dischetto a ogni foglia per paura di portare in giro delle uova senza rendermente conto.
In un paio di occasioni, con piante particolarmente colpite, ho anche spruzzato il Sanium direttamente sulle foglie.
Ho perso il conto delle volte che ho ripetuto questa manfrina e, al momento, non ne vedo quasi più... ma non è la prima volta che lo dico...
Per cercare un lato positivo della cosa, adesso posso dire veramente di conoscere le mie piante foglia per foglia.
 

Amy

Apprendista Florello
Ahhh, non avevo affatto pensato alle uova!!!!
Sulle mie foglie non c'è niente di appiccicoso e sono sempre le stesse foglie, quelle più in difficoltà.
Su altre piante la raccolta manuale o lo spruzzare la pianta direttamente con uno spruzzino pieno di alcool (contro ogni parere di sensato forumista) ha sempre funzionato e nel giro di due estati non sono più tornate.
La monstera c'è sotto da ottobre e sembra non finire mai.

Se funziona il cotton fioc bagnato solo con acqua allora ho qualche speranza che possa funzionare la ricetta di mia madre contro 'gli animaletti delle piante': un macerato di aglio e peperoncino spruzzato direttamente sugli animaletti. Funziona bene contro gli afidi ... proverò anche sulla cocciniglia a scudetto (e qui immagino le risate profonde e di cuore di @CasperA e @Stefano Sangiorgio :laugh::laugh:)
Appena ne trovo delle altre ti faccio sapere se funziona.
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
E' una cocciniglia penso del tipo coccidi (forse Coccus hesperidium che è ampiamente diffusa e polifaga).
Non ci sono rimedi miracolosi e vanno bene quelli che hai messo in atto.
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Per me questa ulteriore soluzione è un mix ottimo, ma come avevi previsto ... :laugh: ... per la spaghettata :whistle: .
In termini più seri queste cocciniglie sono rivestite di un follicolo protettivo e non a corpo molle ed esposto come gli afidi, dunque un blando prodotto irritante difficilmente può ottenere risultati apprezzabili.
A titolo informativo riporto che esiste un prodotto fitosanitario a base di estratto di aglio, ovviamente a una concentrazione molto ma molto più alta e purificata rispetto a un infuso casalingo, tuttavia è registrato per i nematodi del terreno; funziona grazie all'allicina che si trasforma in composti polisolfurici che agiscono sull'integrità delle cellule dei nematodi.
 
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Margherita^

Aspirante Giardinauta
La prossima volta che mi ritrovo la cocciniglia su una pianta piccola, faccio una prova. Male non dovrebbe fare e, se funziona, vale la pena di trafficare un mese. (Si capisce quanto odio la cocciniglia?) Sulle piante grandi la vedo difficile.
Per stare sul sicuro, l'esperimento lo farò all'aperto, sarà naturale ma in pratica è una camera a gas...
 
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Amy

Apprendista Florello
Poiché sono un galileiano dunque aborro :giu: gli intrugli stregoneschi...
Inquina meno di un veleno che si sparge nell'ambiente e colpisce anche altri insetti.
L'anidride carbonica è cibo per le piante.

La ricerca mirata si fa sulle intuizioni che nascono dalle osservazioni dei fenomeni reali; ogni medicinale è nato da una intuizione erboristica osservata in natura, utilizzata dai popoli e studiata in laboratorio solo dopo lo sviluppo delle conoscenze necessarie per farlo.
Più galileiano di così ... è questo il metodo che usava Galileo.
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Poiché sono un galileiano dunque aborro :giu: gli intrugli stregoneschi...
Perdonami, ma dal mio punto di vista, se mi dicono: per eliminare i parassiti agita tre volte una radice di mandragola nella notte di Beltane, con un rametto di vischio stretto fra i denti, quella è "stregoneria".
Se mi dicono che quando un acido e una base (nello specifico acido citrico e bicarbonato di sodio) entrano in contatto si verifica una azione di neutralizzazione che annulla le proprietà acide e basiche e produce CO2, quella è "chimica".
Incidentalmente, questa stessa reazione viene usata in cucina come agente lievitante, probabilmente tutti nella vita abbiamo mangiato un croissant lievitato in questo modo.
Poi si può discutere sull'effettiva efficiacia. Non so valutare la resistenza della cocciniglia ad un aumento di CO2 nell'aria, non so misurare quanta ne viene prodotta in questo modo artigianale e difficilmente posso improvvisare un contenitore a tenuta veramente stagna.
Però, provando e riprovando...
 
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CasperA

Aspirante Giardinauta
Concordo sul termine inappropriato di 'stregoneria' che ho usato però soltanto per enfatizzare la discutibilità dei metodi casalinghi. Non concordo invece sulla modalità del faidate e del 'provando e riprovando' che solo in parte è riferibile al metodo scientifico.
Il metodo galileiano, o meglio scientifico, parte dall' osservazione di un fenomeno per il quale si ipotizza una spiegazione logicamente plausibile, che per essere validata dovrà essere sottoposta a sperimentazione (fiat experimentum); la prove sperimentali poi devono seguire criteri precisi, come la presenza di un testimone, la ripetitibilità etc..
C'è ad esempio chi avvolge le piante di pomodoro con un filo di rame nella presunzione che ciò protegga dalla peronospora solo perché è noto che il rame - ma in date condizioni! - ha un'azione anticrittogamica, e se le sue piante non si ammalano ritiene che di aver avuto ragione: senza un testimone e senza ripetizioni in ambiente controllato la non malattia può essere semplicemente dovuta all'assenza dell'inoculo oppure all'assenza di condizioni ambientali favorenti o ancora - in questo specifico caso improbabile - alla non suscettibilità della cv impiegata (il c.d. 'triangolo della malattia').
La ricetta linkata peraltro in realtà non è neppure una sperimentazione ma un tentativo di creare un ambiente sufficientemente asfittico (sistemi similari basati sulla CO2 in concentrazione al 70-90%, spesso in miscela con azoto, sono in uso nella disinfestazione di cereali nei silos), ed è impiegabile solo per piccole piante in vaso...le quali, ammesso che il trattamento riesca, una volta ricollocate saranno nuovamente soggette a ingiurie, dunque anche come strategia di difesa non mi pare granché.
 
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Amy

Apprendista Florello
Il parroco di un piccolo paese va a trovare una vecchietta e rimane piuttosto sbalordito dalla presenza di un preservativo che galleggia in un bicchiere di acqua sulla credenza del salotto. Chiede spiegazioni. "Ah, padre, un vero toccasana. L'ho trovato per terra, c'era scritto di non far seccare e che protegge dalle malattie. L'ho provato, funziona. Lo sa che quest'inverno non ho avuto nemmeno un raffreddore!!!"
 

Amy

Apprendista Florello
A me va bene anche se funziona solo per piante piccole e anche se una volta ricollocate saranno di nuovo soggette alle ingiurie.
Distruggendo gli adulti ho distrutto anche le migliaia di uova che avrebbero potuto fare in futuro e, almeno per un po', la mia pianta avrà il tempo di rafforzarsi e difendersi da sola.
E' la stessa situazione che si verifica quando termina l'effetto del sanium; ci sono solo 15 giorni di differenza fra le due azioni. Solo che il sanium prende in considerazione anche insetti che alle mie piante non danno fastidio.

Tutte le nostre azioni vanno decise e rapportate in base al contesto in cui vengono agite.
Sul mio balcone e in casa mia ho piante piccole, ci vivo e respiro quello che introduco nell'aria; il ricambio è meno efficiente che all'aperto e la concentrazione degli inquinanti in casa è superiore (vale anche per l'uso di detersivi e prodotti per la pulizia di casa).
Nel mio contesto preferisco togliere a mano gli insetti, fare un po' più di fatica per respirare meglio e far stare bene sia le piante che le persone.

Ovvio che in un contesto più ampio, di siepi, di piante alte, di aperta campagna (anche se preferirei che non lo facessero su ciò che mangio) questa soluzione non è applicabile.
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
...un vero toccasana ... che protegge dalle malattie. L'ho provato, funziona...
Per quanto riguarda la storiella, esempi di talismani si trovano anche nella storia dell'agricoltura.
In epoca romana, a protezione di giardini e campi e per scoraggiare intrusioni, per stare nel tema proposto (preservativo) si usava mettere statuette priapesche in cui era ben evidente l'organo corrispondente; con il cristianesimo tali raffigurazioni erano ovviamente fuori luogo e allora si posero delle semplici croci in legno, poi si cominciò a metterci sopra dei panni e così si originarono gli spaventapasseri.

...E' la stessa situazione che si verifica quando termina l'effetto del sanium; ci sono solo 15 giorni di differenza fra le due azioni. Solo che il sanium prende in considerazione anche insetti che alle mie piante non danno fastidio...
Per quanto riguarda i fumiganti, indipendentemente dalla sostanza impiegata, sono fatti per uccidere tutte le forme viventi animali che respirano, dunque non sono per niente pratiche selettive, mentre le nuove generazioni di insetticidi - di sintesi e microbiologici - sono studiate per agire almeno prevalentemente contro il target. Sanificando una pianta tramite fumigazione si eliminano non solo i parassiti ma anche eventuali loro antagonisti presenti (es. larve di coccinellidi o parassitoidi infeudati nell'organismo nocivo).
 
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