• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Clinica per animali

cleome

Giardinauta Senior
Dall'articolo non riesco a capire le motivazioni dei pro e dei contro.

Clinica gratis per animali,
veterinari in rivolta
Il presidente dell’Enpa: «Non si capisce perché debbano essere i privati a garantire l’assistenza senza costi»


L’imminente nascita della «Clinica-Casa degli Animali» scatena la dura opposizione di Ordine dei veterinari, Enpa e Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari) e associazioni animaliste. La clinica, nei piani del Comune, dovrebbe sorgere a Bruzzano: 200 metri quadrati in via Senigallia, in un piano terra con grandi vetrate, concesso a canone zero per tre anni a chi investirà e si dedicherà a curare gratis gli animali di milanesi indigenti. Qualcosa, però, non torna. La presidente dell’Ordine, Carla Bernasconi, che con i rappresentanti di categoria ha più volte incontrato l’amministrazione, spiega: «Volevamo la certezza che la struttura sia dedicata solo alle fasce di indigenti, ma nel bando non è affatto chiaro chi sarà il fruitore di queste prestazioni gratuite. Avevamo chiesto che si insediasse un comitato di garanzia per vigilare. Sono rimaste parole».


Il timore è la concorrenza sleale. Salvo trovare un mecenate, «chi può permettersi di avviare una clinica ed erogare prestazioni gratuite?», si domandano i professionisti. «Piuttosto, se dei fondi ci sono, perché non sostenere la spesa dell’indigente per le cure del suo animale presso il veterinario di fiducia?», aggiunge Bernasconi. «Il contenuto e la “protervia” del bando - dice Ermanno Giudici, presidente Enpa - non possono che essere frutto di un incubo notturno di chi lo ha partorito. Un ambulatorio veterinario gratuito a favore delle fasce deboli è un’idea meravigliosa. Ma perché dovrebbe toccare al privato fare quello che sarebbe opportuno e doveroso fare da parte dell’amministrazione pubblica?». Critica l’Anmvi, perché «manca la quantificazione dei soggetti che potrebbero beneficiare del servizio». Il rischio è di «creare un polo veterinario altamente specializzato, passibile di realizzare - nonostante la gratuità dei servizi - una concentrazione della domanda di prestazioni veterinarie atta ad introdurre il concessionario della “Clinica-Casa degli Animali” in posizione dominante sul mercato dell’offerta professionale cittadina».


Anna Mannucci, animalista, aggiunge: «A Milano ci sono centinaia di ambulatori veterinari e una dozzina di pronto soccorso. Strutture private che non ricevono nulla dal Servizio sanitario nazionale, eppure molti, senza alcun obbligo, vengono incontro agli “indigenti”, per esempio con pagamenti rateali. Svolgono una importante funzione sociale, di tutela della salute pubblica, compresa quella di chi non ha animali. Perché il Comune non ha pensato di coinvolgerli?». Il bando è stato pubblicato sul sito del Comune il 22 luglio scorso e scadrà il 9 settembre.

Clinica gratis per animali, veterinari in rivolta - Corriere.it
 
Ultima modifica di un moderatore:

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
La struttura dovrebbe curare gli animali degli indigenti ma il bando di concorso per assegnare questa struttura non è molto chiaro, ci si chiede chi sosterrà gli alti costi per questa struttura.
 

cleome

Giardinauta Senior
Ma non sarebbe meglio dare dei buoni "agli indigenti" da spendere presso il proprio veterinario, come proposto da alcuni? E chi sono "gli indigenti"? Come vengono identificati?
Ora, per quanto mi riguarda, in tutti questi anni, ho ricoverato in clinica il mio gatto una sola volta perché si era rotto una zampa e doveva essere operato. Per il resto ho sempre portato i gatti dal veterinario di fiducia.
 

njnye

Florello Senior
La parola "indigente" la cancellerei dal vocabolario perché è un formalismo burocratese per dare del morto di fame a qualcuno. Etimologicamente indica qualcuno che manca delle cose più necessarie alla vita. Chi sono oggi, quelli che non hanno l'iphone? "Sostenere la spesa dell’indigente per le cure del suo animale" è una frase che trovo orribile, ma passo oltre e torno in topic.
Ma non sarebbe meglio dare dei buoni "agli indigenti" da spendere presso il proprio veterinario, come proposto da alcuni? E chi sono "gli indigenti"? Come vengono identificati?
In Italia la ricchezza si valuta in vari modi, l'indicatore ufficiale, più volte riformato, è l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che tiene conto di vari parametri e cerca di dare una descrizione oggettiva della situazione di ogni nucleo famigliare. Ci prova, visto che in Italia abbiamo un problema di dimensioni gigantesche chiamato evasione e quindi una persona più essere considerata dallo Stato come dotata di maggiori mezzi anche se non è così. Ad esempio un lavoratore dipendente che dichiara tutto il suo reddito, risulta agli occhi dello Stato di maggiori risorse economiche del gioielliere sotto casa (che stando a quello che dichiara meriterebbe di ricevere l'elemosina) e quindi il gioielliere potrà portare al nido comunale suo figlio col bmw mentre il dipendente dovrà portare il suo al nido privato con la panda.
Riguardo al "ma non sarebbe meglio dare dei buoni agli indigenti" la risposta per quanto mi riguarda è no perché il sistema non è equo. Finché non riducono del 70% l'attuale evasione andrebbero solo ad alimentare il solito clientelismo (perché chi li accetta i buoni? coi tempi biblici di rimborso dello Stato? Nessun veterinario sano di mente lo farebbe perché vedrebbe le fatture saldate dopo 5 anni se gli va bene, altro che il cash dei clienti normali).
Benefici solo alle associazioni riconosciute e per tutti gli altri fatture scaricabili dalle tasse al 60% e poi se ne riparla...
 
Ultima modifica:

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Io posso dire solamente che qui in Sicilia la crisi è nerissima e molti animali ne pagano la conseguenza purtroppo, per le associazioni riconosciute, no comment.
 
Alto