• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

causa boccioli gialli

*fly*

Aspirante Giardinauta
ho scoperto la causa dei miei problemi con le phal::confuso:
oggi ho comprato un termometro x casa e ho scoperto che tra un'accensione e l'altra della caldaia la temperatura oscilla di circa 3 gradi
ho impostato la temperatura giornaliera di 19.5° e notturna di 17° ma non so' il perchè a caldaia accesa arrivo anche a 22° per poi scendere sensibilmente sotto i 19°
ora mi chiedo come posso rimediare a questo
non so' che fare vado a vivere ai tropici con le mie phal
non vedro' mai un fiore nato dal mio amore
hhhooooooooo che tristezza:cry:
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Non è sicuramente questa la causa.

Le phalaenopsis non soni schifiltose in fatto di temperatura, purché non scenda troppo, e non è il tuo caso.

Le mie hanno addirittura una inversione termica (parziale) tra notte e giorno e hanno oscillazioni nettamente superiori alle tue. E non succede niente. La temperatura raggiunge il suo massimo verso le 23, quando vengono spenti i termosifoni, e poi cala fin verso le 14.00, quando vengono riaccesi. In pratica le temperature più basse si hanno proprio sul mezzogiorno e le più alte poco prima di mezzanotte. Inoltre, stando vicinissime, almeno due di esse, al radiatore, subiscono forti riscaldamenti quando la caldaia è accesa. Eppure, come dicevo, non succede niente.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
grazie per avermi risposto ma questo non mi consola
allora qual'è la causa??
faccio tutto nel modo corretto
metto acqua a temperatura e quella che beviamo noi
le stò nebulizzando quando si accendono i caloriferi xchè l'aria diventa secca
hanno nei porta vasi dei sassoline tipo argilla esp e poi un sottovaso con l'aqua gli ho messo vicino un ficus che assomiglia un pò all'edera che richiede umidità x vedere se si secca lui
sono 2 anni che ho lo stesso problema con tutte in ogni punto della casa
non so che fare
sento che non mi può aiutare nessuno:cry:
 

valentina

Giardinauta
Non è che non hanno una buona esposizione di luce?
Io con le mie, che continuano a fiorire da anni (Pahl, Dendrobium, Zygopetalum, Cymbidium, Epidendron, Brassavola) non ho alcun problema e confesso che da quando le "curo di meno" stanno una meraviglia.
Anni fa avevo messo pure la lampada artificiale per avere più luce in inverno, ma ho solo speso un sacco in elettricità. Sto solo attenta a non bagnarle troppo, stanno tutte dietro e una finestra esposta a sud-est e non nebulizzo neanche (ma casa mia non è proprio secca!).
L'unico vizio che gli concedo e di metterle fuori in primavera e abbandonarle all'aperto fino a settembre-novembre, a seconda delle specie.
Non ho mai avuto problemi.
Ricordo che qualcuno, tempo fa, aveva spiegato che è fisiologico che non tutti i boccioli si aprnano e che qualcuno ingiallisca e cada prima di schiudersi. A te non se ne apre propri neanche uno?
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
hanno tutte una buona esposizione chi a sud,est e ovest,praticamente in tutta la casa e vicino alle finestre(quelle a sud le schermo con la tenda quando c'è il sole)
comunque se si apre un bocciolo mi posso ritenere fortunata
resto convinta che sia lo sbalzo di temperatura e di umidità,ti spiego e poi dammi la tua opinione
l'altro ieri ho comprato un barometro che misura temp e umidità,lo metto vicino alle phal e dopo pochi minuti mi dà le temperature,così ho notato che a caloriferi accesi la temp arriva fino a 28°umidità 52%,poi man mano si abbassa a 19°um.60/65%circa(di giorno)questo succede 3 volte circa al gioro la temperatura notturna arriva a 17.5°con umidità sup. al 70%
ho proprio voluto monitorare la situazione x bene
penso di doverle spostare lontano dai calor.ma così verrebbe a mancare la luce
aspetto con ANSIA una tua (o di chiunque)opinione
 

valentina

Giardinauta
Beh, certo che se sono vicine ai termosifini, ecco spiegato il problema. Le orchidee (e le piante in genere!) sono NEMICHE dei termosifoni. Vietato metterle vicino o spora alla famigerata marmetta. E poi 28° sono davvero troppi, non sono nemmeno salutari per gli umani.
Non puoi risolvere la sciandole dove stanno ma chiudendo la manopolina del termosifone in questione? Non penso che influisca molto sul clima di casa, ma le orchidee ne trarranno sicuramente beneficio.
Io con quelle che ho in mansarda faccio esattamente così, a costo di avere un po' freddino di sopra, altrimenti si lesserebbero anche loro.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
ti dò ragione,ma ti devo dire che vedo molti che le tengono sui davanzali con i termos. sotto o comunque vicine
anche perchè,pensandoci bene ne ho una in bagno ed è a più di 3m dal termo ma non cambia nulla

comunque provo a chiudere le manopole vediamo se così risolvo

grazie

comunque oggi ho fatto 2 acquisti
metterò le foto
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
L’ARIA CALDA E ASCIUTTA

Sicuramente non fa bene, però mi sembra strano che sia questa la causa di tutti i problemi. Le mie due phalaenopsis più vicine alla finestra hanno foglie e fiori a 20 cm di distanza da un radiatore. Unico accorgimento da me adottato, è un foglio di cartone messo a pelo tra tavolo e radiatore, per allontanare un po’ la corrente ascensionale d’aria calda. Ma la superficie superiore del radiatore è quasi totalmente scoperta. Mi ero riproposto di coprire anche quella se avessi visto che le due phalaenopsis più vicine ai radiatori mostrassero qualche problema rispetto alle due phalaenopsis più arretrate, ma questo non si è mai verificato, almeno non in modo palese. Le phalaenopsis gradiranno sicuramente l’atmosfera umida, ma vivono e fioriscono anche con un’aria molto calda e asciutta. Questo è un dato di fatto che non può essere messo in dubbio. E per giunta io non ho mai usato vasoi di ghiaia umida e, dopo la morte di una pianta per un fungo nero, non ho mai neppure più fatto vaporizzazioni. In verità un vassoio di ghiaia umida lo vorrei introdurre, ma ho problemi di spazio e di stabilità dei vasi.

Comunque mi risulta molto difficile credere che i bocci ingialliscono e cadano per questa causa. Ricordo che i bocci ingiallivano e cadevano anche a un’altra forumista che addirittura teneva le phalaenopsis davanti a una porta finestra situata sulla parete opposta a quella dei radiatori.
Io cercherei altre spiegazioni.

LE VARIAZIONI TERMICHE
Le tue sono particolarmente ampie, anche perché l’intervallo tra accensione e spegnimento della caldaia è stranamente lungo, come se ci fosse una scarsa sensibilità del termostato. Potresti ovviare cambiando termostato oppure regolando più basso il termostato dell’acqua sulla caldaia stessa, rimedio molto efficace ma forse con un leggero peggioramento dell’efficienza termica dell’impianto. Comunque mi sembra incredibile che anche questa sia la causa dei guai. Per ovviare basterebbe forse il bel vasoio grande di argilla espansa bagnata che io non ho mai messo. All’aumentare della temperatura aumenterebbe anche la vaporizzazione, con effetti che potrebbero essere anche benefici. Cosa di meglio di un bel caldo umido?

Non so, è tutto molto generico e misterioso. Forse potresti descriverci meglio le condizioni di coltivazione e i segni di sofferenza delle piante, soprattutto l’evoluzione delle stesse nel lungo periodo.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
stò approfittando delle belle giornate che mi permettono di avere 19° di giorno con i caloriferi spenti,

con il barometro monitorizzo la situazione di temperatura e umidità,dò una vaporizzata quando l'umidità scende sotto il 60%,

quanto le innaffiature,soppeso il vaso e guardo se il bark è più chiaro,
l'acqua da circa un mese uso quella che beviamo,
le piante in genere hanno un copri vaso con sassolini tipo argilla esp.che tengo umidi e inoltre sotto il copri vaso ho messo dei sottovasi con solo acqua da fare evaporare e creare umidità,
tra il calorifero e i vasi c'è un piano di legno spesso 3 o 4 cm,
ho controllato con una cadela se ho spifferi d'aria ma sembra di no

come ripeto,la phal che tengo in bagno è lontana da fonti di calore ma la cosa non cambia

ultima cosa, non spalanco le finestre in presenza delle piante,
cè qualcosa che faccio che non và ma non capisco cosa!!!!

comunque,prima di comprare il santo barometro ero un continuo accendere e spegnere la caldaia,
il mio termostato ha 3 temperature che si regolano in base all'orario,(max-intermedia-minima)quindi ho fatto in modo che la max e l'interm siano a 19.5° e la min 17

giovedì ho comprato 2 phal "cavie"(la scusa era questa)con molti boccioli,voglio proprio vedere se ingialliscono anche queste

cosa ne pensate??faccio tutto secondo le regole o sbagio qualcosa??
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
credo che i segni di sofferenza sia semplicemente legata ai boccioli e ai fiori,che non durano mai + di un mese circa per il resto sembra stiano bene sia foglie che radici,a parte quelle che escono dal vaso che si seccano,
vorrei riuscire a trovare il problema xchè alcune hanno dei getti,quindi spero di vedere i fiori
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
“dò una vaporizzata quando l'umidità scende sotto il 60%,”
So di essere in minoranza, ma, a mio parere, un coltivatore principiante non dovrebbe vaporizzare MAI.

“quanto le innaffiature,soppeso il vaso e guardo se il bark è più chiaro”
E’ più sicuro e semplice controllare colore e turgore delle radici

“l'acqua da circa un mese uso quella che beviamo”
L’acqua sarebbe meglio di osmosi o almeno piovana, ma questo non c’entra nulla con i tuoi problemi, infatti l’accumulo dei sali a causa di un’acqua troppo dura si vede solo a lunga distanza di tempo e il suo effetto è di bruciare le radici non certo di far ingiallire i bocci;

“le piante in genere hanno un copri vaso con sassolini tipo argilla esp.che tengo umidi e inoltre sotto il copri vaso ho messo dei sottovasi con solo acqua da fare evaporare e creare umidità”
Non mi sembrano buone soluzioni. Il coprivaso e addirittura i sassolini dentro il coprivaso possono contribuire a creare asfissia alle radici per mancanza di ossigeno. Inoltre in nessun caso il fondo del vaso dovrebbe essere a contatto con materiale umido. Cattiva mi sembra poi l’idea degli ulteriori sottovasi pieni d’acqua. L’acqua ha un altissimo calore specifico e crea alla base dei vasi una riserva di calore. Sotto il vaso della phalaenopsis devi far circolare l’aria. Molti mettono il vaso con la pianta sopra un piccolo sottovaso rovesciato e il tutto sopra un largo sottovaso riempito, intorno al sottovaso rovesciato, da allrgilla espsmsa bagnata. Mi semmbra una soluzione nettamente migliore.

“tra il calorifero e i vasi c'è un piano di legno spesso 3 o 4 cm”
Ottimo il legno e ottimo anche lo spessore, purché il legno non sia a contatto col calorifero ma opportunamente distanziato e abbia una sufficiente larghezza. L’ideale, per una coltivazione ottima, sarebbero almeno 35-40 cm; per una coltivazione solo buona, anche un po’ meno.

“ai fiori,che non durano mai + di un mese”
I fiori non durano in eterno, per alcuni tipi un mese è quasi la misura giusta. Ed è possibile che l'aria asciutta abbrevi la durata.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
ok provo a seguire alcuni tuoi suggerimenti,inserisco un sottovaso tra i sassolini e i vasi,elimino l'acqua nei sottovasi,ma non sono d'accordo sulle vaporizzazioni,come posso aumentare all'ora aumentare l'umidità avendo aria così secca,visto e considerato che anche quelle lontano dai caloriferi hanno lo stesso problema,ti invio foto di una comprata da circa un mese e tenuto lontano dai calor e lo stato di adesso,comunque grazie x il profondo interessamento

appena acquistata
15022007234-1.jpg

stato attuale
04032007293.jpg
04032007294.jpg


04032007291.jpg
 
Ultima modifica:

primo maggio

Maestro Giardinauta
Mi piacerebbe aiutarti, ma non so come, perché quando non si hanno chiare le situazioni, si rischia anche di dare consigli inutili o sbagliati.

Proviamo ad andare sul concreto. Partiamo dalla prima foto, quella della phaelonopsis appena acquistata, in quel bellissimo coprivaso.
1. ACQUISTO. La pianta, per quel poco che si può vedere dalla foto, appare già all’ acquisto in dubbie condizioni. Uno stelo SEMBRA già mezzo secco, contorto; l’altro è molto esile, di diametro molto piccolo. Sembra una pianta già sfinita e mal coltivata. Una pianta così non andrebbe mai comprata. Il che non significa che sia irrecuperabile. Può darsi benissimo che possa essere recuperata e riportata in buona salute.
2. LUCE. In entrambe le foto in cui compare la painta sembra avere troppa poca luce. Non so se la pianta si trova sempre nella posizione in cui compare nelle foto. Se è così, la posizione va bene per una situazione di mantenimento, per godersi la pianta fiorita o in attesa di spostarla, ma non va bene come sistemazione costante. La pianta è troppo lontana dalla finestra, è troppo in alto (la luce della finestra colpisce le foglie tangenzialmente e quindi senza efficacia; le foglie guardano il soffitto, cioè la parte più scura della stanza), la tenda è troppo pesante e scherma troppo. Io non ho mai sperimentato il limite minimo di luce in cui una phalaenopsis possa rifiorire, ma quella mi sembra una posizione impossibile (dico come posizione stabile).
3. FUSTO nel punto di entrata nel composto appare “seduto”, non è ben ancorato. Potrebbe essere un brutto segno. Cause più probabili: eccesso di bagnature; temperature troppo basse con pianta eccessivamente bagnata.
4. RADICI INTERNE. Se la pianta è stata appena bagnata, abbastanza bene. Altrimenti eccesso di bagnature e di umidità nel composto. Comunque, una pianta poco vitale, e quindi con basso consumo di acqua, che ha le radici in quelle condizioni, non andrebbe bagnata almeno per dieci giorni, e sempre poco.
5. RADICI ESTERNE. In cattivo stato. Cause più probabili: debolezza generale della pianta.
6. COPRIVASO.Tenerla dentro un coprivaso va benissimo. Io le tengo dentro dei coprivasi o fasciate di carta bianca per impedire che il sole surriscaldi le radici per l’effetto serra che si creerebbe dentro il vasetto trasparente, e non mi sembra che subiscano alcun danno da questo. Purché dentro il coprivaso non si accumuli acqua o eccessi di umidità. Se dentro il coprivaso c’è della ghiaia, cerca di tenerla asciutta e pulita. Assicurati che il fondo del vasetto poggi su una superficie asciutta.Nel contenitore oltre alla phalaenopsis vedo che ci sono altre piante. Assicurati che non abbiano parassiti, e che innaffiandole non finisca acqua di scolo sul fondo del sottovaso.
7. CURA. Spostare la pianta in un posto luminoso; bagnare quando ne ha bisogno, cioè poco; se proprio non riesci a fare a meno di vaporizzare, fallo solo al mattino, e poi asciuga l’acqua che resta nell’ascella delle foglie. Tieni il più asciutto possibile la base del tronco. Taglia con forbici pulite tutta la parte secca degli steli e la parte secca delle radici aere che non abbiano la punta infilata nel terreno. Per completare l'opera, potresti anche rinvasare. Non è possibile dire che sia necessario, ma sarebbe molto opportuno.
 
Ultima modifica:

*fly*

Aspirante Giardinauta
per quanto riguarda la luce,l'esposizione è ad ovest e quindi il massimo è nel pomeriggio,le foto in questione sono state scattate di mattina,hai ragione sul fatto che è troppo inalto e quindi riceve meno luce,la sposterò
per quanto riguarda lo stelo,(è unico) non è secco
è stata bagnata da non molto (in genere le bagno x bene ogni 10 gg circa perchè il composto non asciuga molto facilmente,quelle sui caloriferi 1 alla settimana)
magari ho fanno un brutto acquisto,visto he ieri sono tornata al garden e ho notato che la maggior parte delle phal che erano rimaste avevano i bocci gialli
mi rendo conto che ti stò sfinendo!!
ma mettiamola così:sono un caso mooolto disperato
da qualche gg. stavo pensando di organizzare una parete con mensole di vetro e luci al neon (o qualcosa del genere) l'ho visto su un'altro forum,chissà se funzionerà
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Non preoccuparti proprio (se mai cercherò io di essere meno prolisso), salvare piante moribonde e fare esperimenti è in verità l’unica cosa che mi diverta con le piante. Il fatto estetico per me è del tutto secondario, e in verità non mi interessa se non come esperimento anch’esso. Sono io che non so sottrarmi alla tentazione di intromettermi.

Sul fatto che lo stelo sia unico e non sia IN PARTE secco, evidentemente non sono riuscito a decifrare la foto.

Complimenti per i nuovi acquisti. Sono bellissime e, se le tieni alla luce, e se ti astieni dall’affogarle, e se le rinvasi quando il composto ha accumulato troppi sali, vivranno e rifioriranno per molti anni.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
volevo chiederti,ma tu quando le bagni?in che modo devono essere le radici prima della bagnatura?
con me ti puoi intromettere quanto vuoi!!anzi mi stai dando preziosi consigli e e sopra tutto 6 tempestivo,quando attendo una risposta sono sempre ansiosa
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
La frequenza è più o meno la stessa che usi tu. Tre phalaenopsis le innaffio una volta alla settimana. La più piccola, il keiki, lo innaffio ogni 9-10 giorni.

Ma la frequenza di per sé non dice quasi nulla. Io le innaffio “poco”, cioè mi limito a far assorbire 50-60 ml di acqua alla volta, cioè – suppongo - l’equivalente di mezzo vasetto di yougurt da una porzione singola. E devi tener conto che le tengo abbastanza al caldo. Ma anche questo non è decisivo, perché una pianta con un composto molto arieggiato e molto drenante richiede più acqua e un fertilizzante più diluito, perché l’acqua si asciuga prima; mentre un composto meno arieggiato richiede meno acqua ma anche (almeno in teoria) un fertilizzante un po’ più concentrato. I miei composti sono poco arieggiati.

L’unica cosa, finché non si è presa la mano, è guardare le radici. Si annaffia quando le radici si sono palesemente schiarite e incominciano a perdere il turgore che avevano assunto appena annaffiate. Inoltre, sempre a mio parere (ma è un parere non condiviso da tutti), un coltivatore principiante non dovrebbe mai bagnare per immersione e dovrebbe limitarsi a bagnare solo lungo il bordo del vaso, tenendo l’acqua lontana dal fusto.
 

*fly*

Aspirante Giardinauta
infatti non bagno x immers.,anche perchè facendo così il bark mi galleggia nella bacinella d'acqua a mi rompe le scatole questa cosa,e poi se in uno stesso seccio bagno + piante finirei per far diffondere malattie,nell'eventualità ci siano in alcuna di esse.
le mie bagnature sono + abbondanti,nel senso che prendo la phal la metto nel lavandino e lascio scorrere l'acqua dalla bottiglia,aspetto un pochino,poi prendo in mano il vaso e lo muovo xchè l'acqua resta in fondo al vaso creandomi marciumi
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Io facevo esattamente la stessa cosa fino a un anno fa. Poi ho cominciato a bagnare con acqua piovana. Da allora, poiché raccogliere acqua piovana è complicato e noioso, la poca acqua che ho la riciclo. Verso lungo i bordi di ogni vasetto quasi un litro d’acqua, ma quella che scola via la raccolgo in una bacinella. La cosa più difficile è rinfilare l’acqua della bacinella nella bottiglia senza schizzarla qua e là. Ma in questo sono quasi uno specialista. Chi avesse problemi, comunque, può sempre ricorrere a un imbuto.

Quando dicevo 50-60 ml mi riferivo all’acqua assorbita, non a quella versata. Spero di aver chiarito un eventuale equivoco.
 
Alto