Mi piacerebbe aiutarti, ma non so come, perché quando non si hanno chiare le situazioni, si rischia anche di dare consigli inutili o sbagliati.
Proviamo ad andare sul concreto. Partiamo dalla prima foto, quella della phaelonopsis appena acquistata, in quel bellissimo coprivaso.
1. ACQUISTO. La pianta, per quel poco che si può vedere dalla foto, appare già all’ acquisto in dubbie condizioni. Uno stelo SEMBRA già mezzo secco, contorto; l’altro è molto esile, di diametro molto piccolo. Sembra una pianta già sfinita e mal coltivata. Una pianta così non andrebbe mai comprata. Il che non significa che sia irrecuperabile. Può darsi benissimo che possa essere recuperata e riportata in buona salute.
2. LUCE. In entrambe le foto in cui compare la painta sembra avere troppa poca luce. Non so se la pianta si trova sempre nella posizione in cui compare nelle foto. Se è così, la posizione va bene per una situazione di mantenimento, per godersi la pianta fiorita o in attesa di spostarla, ma non va bene come sistemazione costante. La pianta è troppo lontana dalla finestra, è troppo in alto (la luce della finestra colpisce le foglie tangenzialmente e quindi senza efficacia; le foglie guardano il soffitto, cioè la parte più scura della stanza), la tenda è troppo pesante e scherma troppo. Io non ho mai sperimentato il limite minimo di luce in cui una phalaenopsis possa rifiorire, ma quella mi sembra una posizione impossibile (dico come posizione stabile).
3. FUSTO nel punto di entrata nel composto appare “seduto”, non è ben ancorato. Potrebbe essere un brutto segno. Cause più probabili: eccesso di bagnature; temperature troppo basse con pianta eccessivamente bagnata.
4. RADICI INTERNE. Se la pianta è stata appena bagnata, abbastanza bene. Altrimenti eccesso di bagnature e di umidità nel composto. Comunque, una pianta poco vitale, e quindi con basso consumo di acqua, che ha le radici in quelle condizioni, non andrebbe bagnata almeno per dieci giorni, e sempre poco.
5. RADICI ESTERNE. In cattivo stato. Cause più probabili: debolezza generale della pianta.
6. COPRIVASO.Tenerla dentro un coprivaso va benissimo. Io le tengo dentro dei coprivasi o fasciate di carta bianca per impedire che il sole surriscaldi le radici per l’effetto serra che si creerebbe dentro il vasetto trasparente, e non mi sembra che subiscano alcun danno da questo. Purché dentro il coprivaso non si accumuli acqua o eccessi di umidità. Se dentro il coprivaso c’è della ghiaia, cerca di tenerla asciutta e pulita. Assicurati che il fondo del vasetto poggi su una superficie asciutta.Nel contenitore oltre alla phalaenopsis vedo che ci sono altre piante. Assicurati che non abbiano parassiti, e che innaffiandole non finisca acqua di scolo sul fondo del sottovaso.
7. CURA. Spostare la pianta in un posto luminoso; bagnare quando ne ha bisogno, cioè poco; se proprio non riesci a fare a meno di vaporizzare, fallo solo al mattino, e poi asciuga l’acqua che resta nell’ascella delle foglie. Tieni il più asciutto possibile la base del tronco. Taglia con forbici pulite tutta la parte secca degli steli e la parte secca delle radici aere che non abbiano la punta infilata nel terreno. Per completare l'opera, potresti anche rinvasare. Non è possibile dire che sia necessario, ma sarebbe molto opportuno.