parte terza
La scelta delle erbacee
Infine pensiamo alla bordura vera e propria: per ottenere l'effetto migliore le piante erbacee, perenni e annuali, devono essere sistemate almeno in tre ordini successivi di altezza, ma è possibile aumentarne il numero e articolare ancora di più la bordura, se le dimensioni del giardino e il tempo a disposizione per curarlo lo permettono.
Le macchie vicine di fiori devono comunque essere di altezze diverse, per ottenere un'idea di irregolare naturalità. I fiori più alti andranno piantati nella fascia più arretrata, accanto al muro, sotto la siepe o subito dopo gli arbusti: Delphinium azzurri o blu, malve (Althaea rosea, Lavatera spp), lupini giallo rosati, Verbascum gialli dal cuore rosso, allegre e forti Rudbekie, le dorate Solidago, girasoli ornamentali (Hellanthemum decapetalus). E' importante piantare (non è possibile infatti seminare direttamente, si trapiantano piantine già grandicelle) i fiori in lunghe strisce orizzontali o leggermente oblique, in modo che poi si mescolino tra loro, evitando così di ritrovarsi con improvvisi spazi vuoti, quando una specie o varietà inizia a sfiorire.
La fascia centrale della bordura è quella più importante, perché vi si concentra la maggior parte delle fioriture: i fiori devono essere piantati in gruppi sufficientemente grandi da essere ben visibili da lontano, tenendo conto del loro colore. I colori freddi infatti hanno un effetto visivo minore di quelli caldi, per cui occorrono grosse macchie, per esempio, di campanule blu (Campanula glomerata, C. persicaefolia, C. pyramidalis) o Eryngium azzurro polvere, mentre bastano piccole fiammate di Salvia splendens o dalie arancioni. E' meglio piantare i fiori in strisce di dimensioni irregolari, come pennellate di un arazzo, così come le altezze delle piante vicine possono essere differenti, in modo da creare un apparente disordine. Altezze diverse, inoltre, sono utili per nascondere i fiori man mano che appassiscono, perché quelli portati da lunghi steli, se lasciati senza sostegno, tendono a ricadere in avanti, ricoprendo quelli- ormai sfioriti. Nella zona centrale possiamo far crescere papaveri orientali (Papaver orientale), Iris color indico o gialli, bocche di leone (cultivar di Anthirrinum majus) giallo oro, dalie scarlatte o rosa acceso, Aster violetti (Aster erícoídes, A. novae-angliae, A. amellus). Aggiungiamo ciuffi di campanule azzurre ed emerocallidi arditi (ibridi di Hemerocallis), aquilege dalle testoline crestate, gigli tigrati (ibridi di Lilium tigrinum) o candidi come la neve (L. candidum, L. japonicum, L. longiflorum), Coreopsis e Cìazania, così simili a margherite imbellettate. E ancora, Geranium ricadenti, l'odorosa lavanda e l'eterea Cipsophyla, Phlox rosse o cremisi, la digitale (Digitalis purpurea), dalle corolle panciute rivolte all'ingiù.
Lungo la fascia frontale si collocano le piante basse, tappezzanti, capaci di formare ricchi e colorati cuscini di fiori, come campanule, dalie e garofani nani, l'aromatica Nepeta, piccoli Aster azzurrini, viole, scabiose, calendule, Iberis bianchi o gialli, e quelle piante dalle foglie grigie o glauche, come Senecio cineraria, Crambe maritima, Ruta e Santolina.
Attenzione agli accostamenti
L'aspetto più importante è comunque l'accostamento dei fiori: si può giocare sui contrasti di colori oppure su sfumature graduali, e addirittura formare bordure di un solo colore, in innumerevoli sfumature, usando, per esempio, solo fiori bianchi o di tenui tinte pastello, circondandoli di piante dalle foglie argentate o rese opalescenti da lanuggini glauche. Basta seguire le regole base sugli abbinamenti di colore, ricordando che nessun colore e quindi nessun fiore può essere visto isolato, ma sempre in relazione a ciò che gli è vicino. E quindi necessario fare attenzione all'influenza che ciascun colore esercita sugli altri e soprattutto ricordare che troppi colori generano stanchezza: non bisognerebbe infatti mescolare più di due-tre colori. I risultati migliori si ottengono scegliendo un colore principale e giocando poi su questo con contrasti e armonie di toni diversi. Chi si sente più k esperto può anche osare un solo colore, e staccare i piani diversi utilizzando toni decisamente più chiari o più scuri, e gruppi di piante di altezze diverse: l'effetto finale sarà di un dilatamento ottico della bordura, resa tridimensionale grazie al gioco di chiaroscuri.
Una certa difficoltà riguarda lo scaglionamento della fioritura: non è infatti sufficiente scegliere piante che fioriscono in momenti diversi, occorre anche indovinare quali piantare vicine, considerandone anche il tipo e la velocità di sviluppo: per esempio e molto utile collocare dietro ai Delphinium i piselli odorosi (Lathyrus odoratus), perché questi si arrampicheranno sugli steli sfioriti, nascondendoli sotto grappoli di fiori profumati. Si possono poi piantare delle bulbose per avere le prime note di colore all'inizio della primavera: muscari blu, scille bianche o azzurrine, narcisi gialli o bianchi e gli innumerevoli tulipani. Altre piante annuali, anche quelle delicate tipiche delle aiuole formali, come calceolarie, Lobella e Tagetes, sono invece utilissime per riempire spazi lasciati vuoti durante la stagione estiva. Per assicurarci una fioritura più prolungata, ricordiamoci di piantare, tra le erbacee perenni, i fiori autunnali, come aster settembrini, Anemone japonica dai colori pastello, crisantemi dalle teste arruffate o piccoli e compatti come pratoline, il polveroso Sedum spectabile, Begonie tardive, verbene e saxifraghe.