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bonsai di mirto

Mammi_Mammillaria

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti! per natale mi hanno regalato il mio primo bonsai... è un bonsai di mirto e ora non so proprio come prendermene cura!!! mi piacerebbe innanzitutto fargli venire fuori le radici e poi dargli una forma particolare...ma come si fa??? insomma,qualche consiglio per iniziare??? :martello:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
allora... nn so cosa tu intenda per "fargli venir fuori le radici"..... spiegati meglio, pliis...
So solo che il mirto è un'OTTIMA essenza per i nostri climi, cresce bene in terricci grossolani, non ama le eccessive concimazioni e annaffiature... poi metti un foto così la ns simpatica combriccola ti consiglia sull'impostazione.. un saluto
 

Mammi_Mammillaria

Aspirante Giardinauta
in effetti forse non sono stata tanto chiara.... :martello:
intendevo dire...quei bonsai che hanno le radici fuori dalla terra.... :ros:
per la foto, appena posso, provvedo subito :cool3:
 
T

tartamimmi

Guest
non tutte le piante sono predisposte per le radici esterne, bisogna rispettare la forma naturale delle piante.
Se in natura la pianta non ha radici a vista un bonsai di mirto con radici a vista sarebbe un controsenso.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
No, tartamimmi, in realtà un bel nebari è fondamentale per dare pregio al bonsai, di qualunque specie si tratti. E' anche vero che certe essenze formano più rapidamente una serie di grosse radici superficiali, ma vi sono trucchi per far sì che la base del tronco si allarghi. La mia salvia officinalis coltivata a bonsai ha delle belle radici esposte, e per ottenerle ho rinvasato ponendo la pianta sempre un po' più in alto, ho mantenuto molte radici capillari e ho stretto un filo di rame alla base del tronco cosa che lo ha fatto allargare. Ciò vale per qualsiasi bonsai, così come la necessità di usare un vaso relativamente piccolo che assieme a delle potature di radici ad hoc, che "forzi" l'alberello ad invecchiare... Un ultimo trucco è liberare il più possibile il pane radicale dalle radici fittonanti sotto il tronco mantenendo quelle radiali che sono quelle che portano nutrimento ai rami e non all'apice...
 
T

tartamimmi

Guest
capisco... ma rimango un po' della mia idea... rispettare la natura...
ma forse i bonsai sono un po' "contronatura".
non vedo l'ora di trasferirmi nella nuova casa per dedicarmi al giardinaggio e sperimentare anche le coltivazioni di bonsai all'aperto.
 

Lele85

Apprendista Florello
La storia sul nebari è vero....è una delle cose più importanti che mi hanno spiegato al corso bonsai.
Bhe per far venire radici aeree basta fare anche una "cassetta" con listelli di legno inchiodati tra di loro dentro la quale si rinvasa il bonsai; poco a poco si tolgono i listelli partendo dall'alto, lasciando le radici scoperte. Giusto marchese? così le radici sono "costrette" a svilupparsi più rapidamente diventando successivamente radici aeree.

Non so se mi sono spiegato bene...magari farò un disegno un giorno ....chissà quando...ma lo farò ^^
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
capisco... ma rimango un po' della mia idea... rispettare la natura...
ma forse i bonsai sono un po' "contronatura".
non vedo l'ora di trasferirmi nella nuova casa per dedicarmi al giardinaggio e sperimentare anche le coltivazioni di bonsai all'aperto.

...capirai col tempo che la giusta strada sta come sempre nel mezzo. Ti accorgerai che malgrado la tua insistenza, il bonsai cercherà di fare come pare a LUI e tu non dovrai fare altro che assecondarlo. Non è "contronatura" -un antipatico e desueto termine che peraltro ha sempre dato adito a fraintendimenti, o discriminazioni- fare bonsai: è cercare di comprenderla e guidarla, perchè forzarla non si può, e l'alberello ne soffrirebbe o morirebbe.
Un maestro Giapponese del quale nn ricordo il nome dice che il miglior maestro è il tuo bonsai, che ti invia segnali di benessere o sofferenza che devi saper interpretare per poterlo coltivare al meglio.
E' un po' difficile da spiegare, è la pratica che ti insegna molto.... sebbene lontani dallo Zen, anche noi occidentali siamo vincolati da regole che -al limite- sono quelle della fisiologia dei vegetali. Conoscere i cicli delle piante, le loro esigenze, è fondamentale anche più del saper usare una tronchese concava o un coltello jin...
Avvicinarsi al bonsai che lo si voglia o no, suona un po' così:


UNA TAZZA DI TE'

Nan-in, un maestro giapponese dell'èra Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.

Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. «E' ricolma. Non ce n'entra più!».
«Come questa tazza,» disse Nan-in «tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?».
 

Lele85

Apprendista Florello
UNA TAZZA DI TE'

Nan-in, un maestro giapponese dell'èra Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.

Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. «E' ricolma. Non ce n'entra più!».
«Come questa tazza,» disse Nan-in «tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?».

Bellina sta storiella:eek:k07:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
è vera "sta storiella".... Come gli Jedi... disimparare per imparare di nuovo....
 

Lele85

Apprendista Florello
è vera "sta storiella".... Come gli Jedi... disimparare per imparare di nuovo....

maestro joda [mode on] ? :lol: :lol:

alla fine è giusto, se uno è convinto e pieno di tutti i suoi pensieri, idee, tradizioni e non è aperto, non riuscirà mai a capire il senso di qualcosa di nuovo che non conosce. è giusto.
E poi che gusto c'è a fare i bigottoni :D
 
T

tartamimmi

Guest
...capirai col tempo che la giusta strada sta come sempre nel mezzo. Ti accorgerai che malgrado la tua insistenza, il bonsai cercherà di fare come pare a LUI e tu non dovrai fare altro che assecondarlo. Non è "contronatura" -un antipatico e desueto termine che peraltro ha sempre dato adito a fraintendimenti, o discriminazioni- fare bonsai: è cercare di comprenderla e guidarla, perchè forzarla non si può, e l'alberello ne soffrirebbe o morirebbe.
Un maestro Giapponese del quale nn ricordo il nome dice che il miglior maestro è il tuo bonsai, che ti invia segnali di benessere o sofferenza che devi saper interpretare per poterlo coltivare al meglio.
E' un po' difficile da spiegare, è la pratica che ti insegna molto.... sebbene lontani dallo Zen, anche noi occidentali siamo vincolati da regole che -al limite- sono quelle della fisiologia dei vegetali. Conoscere i cicli delle piante, le loro esigenze, è fondamentale anche più del saper usare una tronchese concava o un coltello jin...
Avvicinarsi al bonsai che lo si voglia o no, suona un po' così:

detta così... sembrerebbe giusta... :eek:k07:

ho tanto da imparare... perdonate l'ignoranza! :Saluto:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
.....ma nessuno nasce "imparato", e di certo non devi scusarti. Casomai, una cosa intelligente è concentrarsi su ciò che si desidera fare, documentarsi su molte pubblicazioni ben fatte, essere curiosi. Allora arriveranno i risultati: quando riuscirai a modellare un alberello più o meno come lo avevi immaginato, allora vedrai che soddisfazioni. E farli nascere da seme, da talea e vederli crescere è ancor più entusiasmante.
 
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