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Bonsai defogliati

carne

Florello Senior
Non capisco cosa sia potuto succedere, alcuni bonsai hanno sofferto la siccità altri no, gli spruzzini funzionano ma loro hanno perso tutte le foglie, ora sono così...
bonsai melo.jpg bonsai1.jpg

sono stati defogliati completamente perchè le foglie erano tutte secche però ...forse danno ancora qualche speranza, cosa consigliate di fare o di dare a questi bonsai?
 

dragstar

Giardinauta
Cerca di capire se dagli sgoccioatori ricevevano troppa acqua oppure troppo poca acqua. Questo serve per capire se il problema è un colpo di secco oppure un marciume radicale.
E' un peccato ...sono proprio belli!
 

carne

Florello Senior
purtroppo si era azzerata la centralina, era stata programmata poi non so come ma segnava tutti zero....l'unca speranza è che presto ci sarà la seconda vegetazione e se hanno ancora un po' di linfa ce la faranno, questa sera guardando le cime si vedeva un po' di verde.
Ho dato un po' di sinergon2000 molto leggero come antistress. Spero di aver indovinato.
 

GORLA

Florello Senior
eeeeeeeeeee-----vai altri due nudi,che essenze erano ,io non sono brava e riconoscerle senza foglie ciao anna
 

carne

Florello Senior
quelle due non dire "erano"...sono..., non sono ancora morti..spero.
uno è un nocciolo nato da seme di un nocciolo ritorto e l'altra un melo ma ce ne sono altri che non ho fotografato, ne ho postati due per avere consigli se dovevo trattarli con qualche antistress.
 

GORLA

Florello Senior
chiedo scusa non volevo darli per morti,,,,ma spingerli nel periodo di agosto non e sconsigliato????
 

aurex

Esperto di Bonsai
anche alcune mie piante ...tra cui proprio un malus hailliana... sono in pessime condizioni....poichè ho l'abitudine di catalogare tutte le mie piante e scrivere per ogni essenza mese per mese ciò che capita ad ognuna ho notato guardacaso che la sofferenza maggiore si riscontra sempre nei periodi più caldi dell'esate....il forte caldo stressa le radici con ovvie conseguenze per le foglie.....potrebbe però essere anche un attacco di ragnetto rosso....okkio...specie il malus che è un piattino prelibato per il ragnetto....io opterei anche per un pò di ombra e trattamenti preventivi con acaricida specifico.....
 

carne

Florello Senior
Grazie aurex, a questo problema non ho pensato, controllerò meglio ma al punto di secco delle foglie, temo che pure il ragnetto si sia seccato. Ora vado di acqua e prima e dopo il sole nebulizzo, per quell che vale a quelli totalmengte defogliati, mentre alcuni hanno qualche foglia...sono in attesa di vedere qualcosa ma finchè c'è questo caldo non si muovono.
 

GORLA

Florello Senior
frmi immmmmmmmmobili anche i nostri ,fa un caldo da paura ,oggi seccate le foglie a due olmi,ma stiamo in attesa ciao anna
 

carne

Florello Senior
haha i nuovi rametti del mio retusa invece crescono a vista d'occhio , come gooodooo :)
ecco, sotto ai bonsai con foglie secche ho 2 ficus, uno retusa e uno benjamin e hanno foglie rigogliose e belle verdi, sgtessi spruzzini, stesso posto, solo sono posti sulla griglia subito sotto...mistero irrisolto.
 

elisa83

Giardinauta
Mi unisco a voi, io ho un olmo bonsai, prima si è completamente defogliato a causa di un colpo di calore, poi ha rimesso le foglie ma non ha fatto in tempo a rimanere verde per qualche giorno che le foglie stanno ricominciando ad appassire e cadere. Gli do l'acqua tutti i giorni perché noto che il terriccio si asciuga subito, per ora lo tengo all'ombra, però mi dispiace vederlo così "moscio"... è pieno di gemme ma si vede che soffre e non capisco come poterlo aiutare più di così...
 

dragstar

Giardinauta
Ho notato che ultimamente, con l’arrivo delle temperature africane, ci sono parecchi interventi che riguardano piante che si defogliano, poi tentano di vegetare, qualcuna ce la fa e qualcuna muore ... e tutti a chiedersi il perché ..dove ho sbagliato? .. ho dato troppa acqua? ..troppo poca? marciume radicale? ..funghi? attacchi di insetti parassiti? e chi più ne ha più ne metta..
A volte la risposta è proprio da ricercarsi in una delle cause appena citate ma a volte il problema è un altro: i nostri bonsai soffrono e muoiono, proprio perché sono bonsai, cioè piante in vaso e le temperature di questi giorni sono per loro letali tanto quanto le gelate invernali!
Mi spiego:
Nel terreno,in campo aperto, supponendo di avere una temperatura superficiale (del terreno e non dell’aria!) di 20°C (come la si può avere nel mese di Agosto), ad un metro di profondità avremo una T° di 15°C.
Se invece la Temperatura superficiale è di 10°C, come potrebbe essere a novembre o a maggio, avremo due situazioni:
1- se arriviamo dalla stagione invernale ( in tarda primavera), misureremo, ad un metro di profondità, una T° di 8°C, mentre
2- se arriviamo da una stagione calda (nel tardo autunno),misureremo una T° di 12/13°C.
Durante l’’inverno con una T° superficiale di 0°C, ad un metro di profondità, avremo una T° di 5/6°.
(dati “rubati” da un sito di geotermia)
Questo ci fa capire come le radici di una pianta messa in piena terra siano ben protette dal punto di vista termico.
In un vaso bonsai invece questo isolamento termico non esiste! Le radici sono ricoperte da pochi cm di terra nella parte superiore , e dalle pareti dei vasi lateralmente e sotto, quindi la temperatura della terra in cui esse si trovano raggiunge temperature simili se non uguali, o addirittura superiori, a quelle esterne.
Oltre a questo, sono soggette a repentini sbalzi di T°, che in natura non avverrebbero, poiché in profondità la temperatura varia, sia in salita che in discesa, molto lentamente.
E’ nostro compito cercare di limitare questi sbalzi cercando di ricreare, per quanto ci è possibile, quello che avverrebbe se la pianta fosse piantata in piena terra.
..Ognuno escogiti il metodo e la tecnica che ritiene migliore.
Questo potrebbe spiegare perché i due ficus di Carne ,piante provenienti da zone a clima tropicale, e quindi abituate alle temperature di questi giorni, stiano bene nonostante si trovino pressappoco nella stessa posizione del nocciolo e del melo (piante di climi più temperati), che invece hanno subito la perdita delle foglie.
Ciao
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Caro Dragstar,

avrei preferito replicare di non essere d'accordo, magari fornendo qualche strampalata spiegazione, o perlomeno qualche obiezione o perplessità rispetto alla tua esposizione, ma invece concordo al cento percento.

Quello che tu hai saputo ben spiegare io lo chiamo "massa termica" che volgarmente si chiama anche "volano termico" che forse rende di più l'idea. La terra come tu hai detto tende a mantenere la temperatura delle radici quasi stabile se si confronta con la temperatura all'interno dei vasi.

Una volta compreso questo però il modo di proteggere le nostre piante non è facile da trovare.
L'ideale se pur banale sarebbe di togliere le nostre piante dai vasi e rimetterle in terra, ma temo che pochi sarebbero disposti a farlo, anche perché il problema diventa grave solo in periodi relativamente brevi e trovando una soluzione anche non perfetta, le piante sopravvivono.

In estate io ho adottato due soluzioni diverse in occasione dei miei rari viaggi.
Gran parte delle mie piante le ho spostate sul balcone esposto a nord nord est, che riceve sole solamente fino alle 11:30.
Le altre le ho "imboscate" nel giardino condominiale, cercando di non essere sfacciato ed evitando che fossero in particolare evidenza.

Entrambe i due rimedi hanno dato buoni risultati dal punto di vista termico e le piante ne hanno avuto beneficio anche dopo soli pochi giorni, cosa che mi ha davvero fatto pensare di lasciare le mie piante dove le avevo piazzate.

Però sono sorti altri problemi. Sul balcone l'oidio l'ha fatta da padrone e tutti i rami si sono allungati trascinando con sé degli internodi sproporzionati.
Nel giardino le cose sono andate molto meglio ed aggiungo qualcosa d'altro.
Sia per mimetizzare un po' meglio i vasi che proprio per migliorare l'effetto termico, i vasi li ho inseriti per circa metà nel suolo, migliorando quindi lo scambio di calore con la massa terrestre.
Questa secondo me sarebbe la migliore soluzione, ma a condizione di poter dare alle piante anche un po più luce di quella che ricevono dove ho potuto metterle io.
Ma senza andare per il sottile, è davvero un dispiacere toglierle da li e riportarmele in casa a soffrire.
Inoltre questi cambiamenti anche se necessari, sono di per se nocivi e non tanto quando dal balcone torrido metto le piante al fresco, ma quando dal fresco le rimetto a cuocere.
In quei momenti le vedo soffrire molto di più.

Il consiglio che darei a tutti, sapendo già che non a tutti è possibile metterlo in pratica, è di procurarsi un contenitore enorme, capace di ospitare tutti o quasi i vasi che avete, metterci terra fino a metà, poggiarvi i vasi e riempire fino all'orlo con la terra.
Se il volume complessivo fosse almeno quello di un a vasca da bagno, diciamo fra i 50 e i 100 litri, e la profondità almeno 25 o 30 cm. credo che avremmo messo le nostre piante in una specie di "centro benessere".
La preoccupazione del drenaggio sarebbe giustissima, ma credo che se il periodo in cui si impiega un tale sistema fosse quello di un paio di settimane al massimo (non come quest'anno) l'innaffiatura potrebbe essere così poco frequente da non far nemmeno sorgere il problema.
Per periodi più lunghi invece, il ristagno potrebbe esserci ed andrebbe evitato.
Secondo me però esiste una combinazione di equilibrio (non facile da controllare) per cui il terreno conserva una notevole riserva di umidità e la cede in tempi così prolungati da non richiedere innaffiature per lunghi periodi.

Quello che ho scritto l'ho scritto pensando al calore estivo, ma la "massa termica" è utile anche nel periodo invernale.
Quello che però mi pare più grave alle nostre latitudini e per le nostre piante è il caldo.
Mi pare che le nostre piante il freddo lo sopportino per lo più, magari con qualche piccolo accorgimento si riesce a limitare l'intensità delle escursioni, cosa che invece col caldo è molto più difficile. Certe mattine, dopo nemmeno un'ora che il sole illumina le mie piante, se tocco il loro vaso o il terriccio, non scotta ma quasi!
 

carne

Florello Senior
Voi avete dato risposte scientifiche io non sono a quei livelli, però, ho messo le piante sofferenti in zona ombreggiata dove possono prendere umidità dagli spruzzini che bagnano nell'intorno. L'hanno prox però prenderò un contenitore che posizionerò all'ombra per il periodo di vacanza, dove metterò i bonsai e li coprirò con la corteccia che, inumidita quella e non prendendo sole sui vasi, la pianta non dovrebbe soffrire.
 

aurex

Esperto di Bonsai
si in effetti questa estate è stata davvero dura...anch'io ho perso delle piante per colpa del caldo...almeno credo...di sicuro però qualcuna..anche se ancora viva è andata pesantemente in sofferenza. Il mio caso invce è il seguente, da qualche settimana mi sono trasferito nella mia nuova casa e pertanto ho abbandonato un balcone caldissimo per godere di un giardino agevolissimo che però aimè e assolatissimo. Le piante prendono sole dalle 10 alle 17...come sempre ci sono piante come olivi, olivastri, quercie, ginepri, melograni, pioppi che non ne hanno risentito altre come malus hailliana, ficus, prunus ume, chaenomeles japonica (addirittura anche qualche olmo) che hanno mostrato chiari segni di bruciatura delle foglie... ecco che ho cercato di sistemare le piante al meglio alcune in ombra totale (sotto il porticato) altre a mezzombra ed altre in sole pieno.
Io credo che la prima cosa sia la conoscenza delle nostre piante osservando giorno dopo giorno il loro comportamento ai cambiamenti climatici...io scrivo per ogni pianta tutto quello che le accade così che posso andare a verificare anno per anno se i problemi sono li stessi in quel determinato periodo..ecc...
Le radici in vaso sono di sicuro meno resistenti delle radici in piena terra ...ma credo anche che sia importante capire che a volte siamo noi che peggioriamo lo stato già tanto difficile delle nostre piante....in questo periodo infatti di caldo asfissiante l'attività fotosintetica della pianta si riduce tantissimo ...fenomeno naturale che avviene in tutti i vegetali per proteggersi dal caldo....(come in inverno dal freddo)...gli stomi si chiudono la pianta rallenta in tutte le sue parti...attività delle radici comprese. E qui casca l'asino....nella convinzione di dover dare più acqua per alleviare la loro sofferenza si finisce con il creare anche dei problemi di eccessiva umidità alle radici con conseguente proliferare di malattie fungineee alle stesse. per quel che serve io il ditino nel terriccio ce lo affondo sempre ..e devo dire che vado anche qualche cm in profondità per essere sicuro di dover dare acqua. Innaffio le mie piante alle 18/19 circa in modo tale da adare la possibilità all'acqua di evaporare un pò senza lasciar troppo zuppo il terriccio durante la notte (cosa che io penso sia deleteria).
Conclusione : quest'anno ormai è andata così ed il caldo ha i giorni contati...l'anno prossimo sui miei bancali attrezzero un telo ombreggiante (tipo retine verdi) da posizionare luglio ed agosto...forza tesuricci miei...RESISTETE!!!!!
 
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