Il fatto è questo: quando sei libero professionista puoi "fondamentalmente" gestirti il tempo come vuoi.
Il problema è che la gente pretende, vuole e non gliene frega un accidenti di te, tu devi solo portare a casa il risultato.
I tuoi "colleghi", ovvero altri professionisti come te, la prima domanda che ti fanno è "hai la febbre?" come se fosse indice di stai bene o male. Io non ho praticamente mai la febbre, ma sto male lo stesso.
Ora certi appuntamenti li ho spostati, ma purtroppo stiamo lavorando per un appalto pubblico, siamo stretti con i tempi perché il RUP ci rema contro, anche se il progetto non andrà in porto saremo rimborsati del tempo perso, ma comunque il lavoro va fatto. Devo produrre purtroppo degli elaborati che mi dovrò mezzo inventare perché prendere le misure dentro a quei locali era praticamente impossibile.
Da questi disegni dipendono il progettista del termico, dell'elettrico e l'impresario quindi che faccio??????
Certo ho la postazione di lavoro a casa ma tante cose le ho in ufficio e sono, per questo lavoro, più comoda a lavorare li e non mi dilungo sui dettagli. Senza contare che questa nottata mi ha colta impreparata e non ero quindi organizzata.
Per carità non crediate che non mi curi di me stessa, ma è sempre una guerra, perché c'è sempre un'urgenza, una catastrofe....e sembra farlo apposta sempre quando sto male o mi prendo qualche giorno di ferie.
Poi se stanno male gli altri si ferma il mondo ma se stai male tu apriti cielo, gli fai un torto.
Una volta con un raffreddore ancora peggio di questo son dovuta andare in ufficio perché se no chissà che tragedia: poi quando mi vedono mi dicono "ma allora stai proprio male". Li ho mandati tutti a fare in...... ma a chiare parole.
Qui diluvia.