Datura rosa
Guru Master Florello
Ho letto che aspergere le piante di rose, o comunque qualsiasi pianta ornamentale - ma soprattutto orticole - con una soluzione di bicarbonato di sodio sciolto in d'acqua nelle ore fresche della sera contrasterebbe l'insorgere di malattie fungine. Poiché il bicarbonato ha comunque un effetto momentaneo e una bassa persistenza, essendo solubile e completamente dilavabile, occorrerebbe riutilizzarlo ogni volta che piove ma sempre senza esagerare e solo in caso di effettivo bisogno.
La soluzione andrebbe preparata secondo la proporzione di 1 kg di bicarbonato per 100 l di acqua. Va da sé che basterà prevedere la quantità di acqua necessaria per le nostre piante e aggiungere il bicarbonato in proporzione.
Il perché utilizzarlo:
Il bicarbonato di sodio ha un pH basico. Diffondendo la soluzione sulle piante, rendiamo l’ambiente ostile alla permanenza dei nostri sgraditi ospiti. I funghi, infatti, per svilupparsi e riprodursi necessitano di un mezzo acido, e le foglie sono acide! Ed è proprio grazie a loro che l’infezione fungina trova terreno fertile. Con il bicarbonato di sodio innalziamo momentaneamente, senza controindicazioni sulle colture, il pH delle lamine fogliari. In questo modo creiamo un ambiente basico e rendiamo impossibile la proliferazione del fungo che, povero lui, avrà scelto male la sua nuova casa.
Qualche esperto può confermare, smentire o modificare? Grazie
La soluzione andrebbe preparata secondo la proporzione di 1 kg di bicarbonato per 100 l di acqua. Va da sé che basterà prevedere la quantità di acqua necessaria per le nostre piante e aggiungere il bicarbonato in proporzione.
Il perché utilizzarlo:
Il bicarbonato di sodio ha un pH basico. Diffondendo la soluzione sulle piante, rendiamo l’ambiente ostile alla permanenza dei nostri sgraditi ospiti. I funghi, infatti, per svilupparsi e riprodursi necessitano di un mezzo acido, e le foglie sono acide! Ed è proprio grazie a loro che l’infezione fungina trova terreno fertile. Con il bicarbonato di sodio innalziamo momentaneamente, senza controindicazioni sulle colture, il pH delle lamine fogliari. In questo modo creiamo un ambiente basico e rendiamo impossibile la proliferazione del fungo che, povero lui, avrà scelto male la sua nuova casa.
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